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Il successo del Bologna sul campo del Celta Vigo non è soltanto l’ennesima conferma della solidità del gruppo di Vincenzo Italiano: è un punto di svolta nella campagna europea rossoblù. La vittoria in rimonta per 2-1 in terra spagnola, firmata dalla doppietta di un ispiratissimo Federico Bernardeschi, spalanca infatti nuovi scenari in vista delle ultime due giornate della fase campionato di Europa League. Con 11 punti in classifica dopo sei turni, il Bologna è pienamente in corsa non solo per blindare un posto nei play-off, ma addirittura per provare l’assalto a una delle prime otto posizioni, quelle che garantiscono l’accesso diretto agli ottavi di finale senza passare per gli spareggi. Per una squadra falcidiata dagli infortuni, costretta a reinventarsi in difesa e a spremere ogni energia in un calendario fitto di impegni, il colpo di Vigo assume i contorni del piccolo capolavoro. E racconta, soprattutto, la crescita mentale di un gruppo che sta imparando a vincere anche nelle difficoltà, a restare lucido quando il punteggio è sfavorevole, a credere nel proprio gioco al di là delle circostanze.

La situazione di classifica: Rossoblù a quota 11, tutto ancora possibile

Al termine della sesta giornata, il Bologna si ritrova in tredicesima posizione con 11 punti, frutto di tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. Lo stesso bottino di Fenerbahce e Nottingham Forest, con cui condivide una zona di classifica estremamente affollata. Nella parte alta dominano Lione, Aston Villa e Midtjylland con 15 punti, seguite dal trio Ferencvaros–Friburgo–Betis a 14 e dalla coppia Braga–Porto a 13. Una graduatoria cortissima, quella dell’Europa League nuova versione, dove due risultati favorevoli possono farti balzare tra le prime otto e due negativi farti precipitare in un gruppo di squadre invischiate nella lotta per gli ultimi posti play-off. Il Bologna, però, grazie al successo di Vigo ha messo una seria ipoteca sul passaggio del turno: nella passata stagione, per entrare fra le prime 24, furono sufficienti 10 punti. I rossoblù, già a quota 11, hanno quindi la certezza matematica che una vittoria nelle ultime due sfide basterà a garantirsi la qualificazione. Ma è chiaro che gli scenari possibili sono molti di più.

Come è arrivato il capolavoro di Vigo

Per comprendere le prospettive del Bologna nelle ultime giornate è necessario partire dalla prestazione di Vigo. Il 2 a 1 esterno sul Celta, squadra reduce addirittura da un successo al Bernabeu contro il Real Madrid, è maturato in un clima tutt’altro che semplice: pioggia battente, svantaggio iniziale e necessità di giocare con una difesa stravolta dagli infortuni, al punto da vedere Lykogiannis adattato centrale. Il Celta parte forte e passa al 17esimo con Bryan Zaragoza su servizio di Swedberg. Il Bologna però non accusa il colpo: Rowe sfiora il pari, Castro impegna Radu e Bernardeschi inizia a farsi vedere tra le linee. La squadra di Italiano chiude il primo tempo in proiezione offensiva, senza però trovare il varco giusto. Il momento cruciale arriva nella ripresa. Prima il gol di Pobega annullato dal VAR per un fuorigioco millimetrico di Bernardeschi, poi il rigore trasformato dall’ex Juventus al 66’, quindi lo straordinario assolo del numero 10 al 75’, che firma il sorpasso sugli sviluppi di un errore in impostazione di Iago Aspas. Il Bologna vince così la seconda partita consecutiva in trasferta, raggiunge gli 11 punti e mantiene intatte le proprie ambizioni. Una vittoria di carattere, che dimostra quanto il gruppo creda nel lavoro dell’allenatore e quanto sia capace di adattarsi nonostante le numerose defezioni.

Gli scenari per le ultime due giornate

Le prossime sfide vedranno il Bologna impegnato:

  • Settima giornata: Bologna – Celtic Glasgow
    Giovedì 22 gennaio 2026, ore 18:45, Stadio Dall’Ara
  • Ottava giornata: Maccabi Tel Aviv – Bologna
    Giovedì 29 gennaio 2026, ore 21:00, campo neutro

Si tratta di due partite sulla carta favorevoli: il Celtic è reduce da un pesante 3 a 0 subito dalla Roma, mentre il Maccabi ha collezionato appena un punto in sei turni. Eppure, la fase campionato dell’Europa League insegna che ogni distrazione può costare carissima. Da qui le tre possibili linee di sviluppo del percorso europeo dei rossoblù:

Lo scenario migliore: Bologna nelle prime 8

È il sogno più grande e oggi è tutt’altro che irrealistico. Con due vittorie, il Bologna arriverebbe a 17 punti, un bottino che negli attuali incastri di classifica potrebbe comodamente valere un posto fra le prime otto. In alcuni casi potrebbero bastarne anche 15, sebbene molto dipenda dai risultati delle squadre che precedono i rossoblù. Perché arrivare tra le prime 8 è così importante?
Perché significherebbe saltare completamente gli spareggi di febbraio, evitando un turno molto insidioso e accedendo direttamente agli ottavi. Dal punto di vista fisico, mentale e logistico, si tratterebbe di un vantaggio enorme per una squadra che già sta gestendo un’emergenza continua in termini di uomini. Il Bologna può concretizzarlo se vince entrambe le prossime partite oppure fa 4 punti, sperando in qualche passo falso delle rivali posizionate tra l’ottavo e il dodicesimo posto. Le possibilità sono reali, e la forma della squadra – nonostante gli infortuni – è un fattore determinante.

Lo scenario più probabile: qualificazione ai play-off

La proiezione più realistica, al netto dei valori in campo e delle difficoltà del calendario, è che il Bologna concluda la fase campionato tra la nona e la ventiquattresima posizione, accedendo così alla fase dei play-off. Già oggi i rossoblù sono matematicamente dentro le prime 24: anche senza fare punti nelle ultime due giornate, avrebbero comunque alte probabilità di qualificarsi, dato che dietro di loro ci sono squadre molto più distaccate. Tuttavia, fermarsi qui sarebbe un errore. Il Bologna ha margini per ambire a molto di più e lo ha dimostrato sul campo. Se anche non riuscisse a centrare gli ottavi diretti, arrivare ai play-off da una posizione più alta permetterebbe comunque un accoppiamento più gestibile. In altre parole: il traguardo minimo è raggiunto, ma la stagione europea può diventare memorabile.

Lo scenario peggiore: un crollo che complicherebbe tutto

Un’ipotesi remota, ma non del tutto impossibile. Il Bologna potrebbe anche perdere entrambe le partite e ritrovarsi risucchiato verso il fondo della classifica, finendo a giocarsi la qualificazione in un contesto complicato dagli incroci tra squadre a oggi più indietro ma ancora in corsa. L’Europa League moderna è imprevedibile: un doppio ko potrebbe creare una combinazione di risultati sfavorevole che manderebbe i rossoblù verso le posizioni più basse del tabellone. Non sarebbe una bocciatura totale, ma certamente complicherebbe il cammino.

Un Bologna ambizioso, con il destino tra le mani

A due giornate dalla fine della fase campionato, il Bologna ha davanti un’occasione storica. La qualificazione ai play-off è già quasi blindata, ma il vero obiettivo adesso è sognare più in grande: l’ingresso tra le prime otto, un traguardo che non è solo un premio sportivo, ma un investimento sul futuro europeo del club. Le sfide con Celtic e Maccabi Tel Aviv saranno decisive, ma il Bologna parte da una posizione di forza. Con una rosa che ha dimostrato carattere, con un Bernardeschi sempre più leader, con un allenatore che ha dato identità e coraggio, i rossoblù hanno la possibilità di scrivere un nuovo capitolo importante della loro storia europea. Gli scenari sono aperti, affascinanti, pieni di prospettive. Sta al Bologna ora scegliere quale strada percorrere. E se le premesse sono quelle viste a Vigo, i tifosi possono legittimamente pensare che il meglio debba ancora venire.