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Siamo giunti all’ultimo atto di un campionato straordinariamente equilibrato e incerto. L’Inter di Simone Inzaghi, data per favorita ad inizio stagione, crede ancora nello scudetto. Ma il destino non è più solamente nelle sue mani.

Con due punti di vantaggio e lo scontro diretto a favore, il Milan di Stefano Pioli si laureerebbe campione d’Italia anche con un pareggio a Sassuolo contro la formazione allenata da Alessio Dionisi – simpatizzante nerazzurro.

I neroverdi vengono da una vittoria prestigiosa (un derby) in casa del Bologna (1-3), al termine della quale l’allenatore ex Empoli ha ribadito la volontà dei suoi di onorare il campionato fino in fondo: «Arbitri dello scudetto? Questa cosa non ci preoccupa, perché è stimolante. Vogliamo finire bene e cercheremo di onorare il campionato fino alla fine. […] Il Milan si merita quello che ha fatto fino ad oggi, ma noi faremo di tutto per invertire il pronostico», che ovviamente vede favoriti i rossoneri.

Un finale di stagione così non si viveva in Serie A da 12 anni, quando Roma e Inter si giocarono lo scudetto all’ultima giornata di campionato – con l’Inter trionfante a Siena e a +2 dai giallorossi dopo 38 giornate (82 contro 80 punti).

Gli stessi punti (2) separano adesso Milan e Inter (83 contro 81). Pioli, sapendo già che i tifosi rossoneri ripeteranno l’esodo già verificatosi contro Lazio ed Hellas Verona, ci ha tenuto a ringraziare i tifosi nel post-partita di Milan-Atalanta (2-0): «È da inizio stagione che ci fanno e mi fanno vivere sensazioni fortissime, non vedevo l’ora di salutarli e festeggiare l’ultima qui. L’emozione di quel coro che mi incita e mi esalta è indescrivibile. Non sono mai stato un allenatore acclamato sotto i riflettori, sentirlo dai milanisti abituati agli allenatori più vincenti di sempre è un onore ulteriore. E mi fa enorme piacere vedere anche i miei giocatori contenti per me».

Né Pioli né Inzaghi hanno mai vinto uno scudetto da quando allenano. Ecco perché già solo per questo il campionato 2021/22 ha un sapore speciale. Vincerlo significherebbe scrivere una pagina di storia importante. Ma come arrivano Sassuolo e Milan all’ultimo duello dell’anno calcistico?

I precedenti tra Sassuolo e Milan

partite totali18
vittorie Sassuolo6
pareggi2
Vittorie Milan10

Sono 18, complessivamente, gli incontri tra Milan e Sassuolo nella storia, tra Serie A e Coppa Italia.

I numeri del bilancio complessivo pendono dalla parte dei rossoneri, ma non in maniera netta: 10 vittorie del Milan, 6 del Sassuolo e 2 pareggi.

Risale invece addirittura alla stagione 1964/65 l’ultimo duello testa-a-testa per lo scudetto tra Milan e Inter. Fu una stagione magica per i nerazzurri, che il 27 maggio alzarono la Coppa dei Campioni a San Siro contro il Benfica, mentre il 6 giugno lo scudetto. A 90’ dal termine l’Inter – sconfitta l’anno prima nello spareggio contro il Bologna – era arrivata con due punti di vantaggio sul Milan (l’opposto di quest’anno), sconfitto all’ultima a Cagliari, e con gli uomini di Herrera vincenti grazie al pari di Torino.

Il Milan, nella corrente stagione, è stato davanti all’Inter per 14 giornate: alla 16° e poi alla 25°, quella dopo il derby – la partita che senza alcun dubbio ha cambiato il volto di questa stagione. Da quella giornata in poi, i rossoneri non hanno più mollato la vetta – pur sapendo, arma a doppio taglio per i nerazzurri, che l’Inter aveva una partita da recuperare contro il Bologna (poi persa 2-1).

Sono invece 4 i punti di massimo vantaggio dell’Inter nei confronti dei rossoneri in questa stagione: alla 18°, alla 19° e alla 23° giornata, quando nel derby i nerazzurri erano saliti potenzialmente a 7 punti dal Milan. Che all’andata contro il Sassuolo aveva rimediato un sonoro 3-1 a San Siro.

Sassuolo e Milan: statistiche a confronto

SASSUOLOMILAN
50punti83
64gol fatti66
63gol subiti31
3clean sheet17
55.0%% possesso palla54.7%
Le statistiche stagionali espresse da Sassuolo e Milan

Il punto forte dei rossoneri, come sottolineiamo ormai da più di due mesi, è la difesa.

Con 31 gol presi, il Milan è la miglior difesa del nostro campionato insieme al Napoli – l’Inter, col gol preso a Cagliari, è ora terza in questa speciale classifica.

Il Milan ha totalizzato finora 83 punti in campionato: solamente nella stagione 2005/2006 i rossoneri avevano fatto meglio (88) nell’era dei tre punti a vittoria. 17 sono invece le partite senza gol incassati per il Milan, la squadra da leader da questo punto di vista in campionato.

Che la squadra di Pioli abbia cambiato marcia, in questo fondamentale, è ben constatabile dal fatto che 11 di questi 17 clean-sheets stagionali siano arrivati solo nel 2022. Nelle ultime dieci partite di campionato la difesa rossonera non ha mai subito gol dopo essere andato in vantaggio. Maignan, Tomori, Kalulu, Theo, e lo stesso Kessie: sono loro i migliori, ormai da un po’.

In fase offensiva il Milan non brilla, ma i suoi colpi sono fenomenali. Rafael Leao ha trovato il gol in tre partite consecutive al Meazza per la prima volta in Serie A.

In generale, l’Inter ha segnato 15 gol più del Milan (81 contro 66). Leao, miglior marcatore rossonero, ne ha segnati dieci in meno del miglior marcatore nerazzurro Lautaro Martinez (21). Attenzione però a sottovalutare il Sassuolo, prossimo avversario del Milan. Il miglior marcatore dei neroverdi – che fa parte del miglior trio offensivo del nostro campionato – è Scamacca con 16 reti.

Ma la minaccia numero uno per il Milan, storicamente, rimane Domenico Berardi, che col Bologna ha segnato il suo quindicesimo gol in carriera alle 12.30, staccando in questa speciale classifica Ciro Immobile (14).

Contro il Milan, Berardi vede rosso: sono 10 gol e 4 gli assist in appena 16 partite contro i rossoneri. Tutti hanno negli occhi i 4 gol della stagione 13/14 e la tripletta della stagione 14/15. Dopo un lungo digiuno, è arrivato un altro gol contro il Milan proprio all’andata.

Berardi al momento viaggia al ritmo di Mbappé (15 gol e 14 assist), mentre solo Haaland, Vinicus Jr. e Vlahovic hanno fatto meglio di Scamacca, in quanto più giovani calciatori ad aver segnato almeno 15 gol nei top 5 campionati.

Il Sassuolo (5.41) è la miglior squadra per tiri in porta ogni 90 minuti dopo l’Inter (6.14) nel nostro campionato. Non solo: il Sassuolo di Dionisi, che ha limato il gioco di De Zerbi, è settimo davanti alla Lazio (53.9) per expected-goals, a riprova di una fase offensiva davvero molto interessante e propositiva.

Infine il Sassuolo è anche la squadra che palleggia meglio nel nostro campionato. Gli emiliani sono quarti per precisione di passaggi alle spalle di Lazio (85.8), Napoli (85.7) e Inter (84.5). Maxime Lopez, assente nell’ultima sfida a Bologna, è il fulcro del gioco neroverde. Contrastarlo nella prima fase di palleggio sarà cruciale.

E non sarebbe una sorpresa se Pioli gli mettesse a uomo uno tra Tonali e Kessie (o entrambi). Grazie alla grande qualità del suo centrocampo, abbinata ad una spinta offensiva non indifferente (vedi Frattesi), il Sassuolo è una squadra che ama attaccare, ma lascia tanti spazi alle spalle. Leao in questo senso potrebbe risultare ancora una volta decisivo.

Le probabili formazioni di Sassuolo-Milan

Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Rogerio; Lopez, Frattesi; Berardi, Raspadori, Traore; Scamacca

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessie, Leao; Giroud.