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222 non sono solo i milioni di euro spesi per strappare Neymar al Barcellona. Ma sono anche i gol complessivi che si sono visti sommando le 33 partite del Sassuolo di De Zerbi e le 33 dell’Atalanta di Gasperini. Quasi 4 di media a partita, a testimoniare che anche gli allenatori italiani possono ottenere risultati facendo divertire chi guarda.

Sassuolo – Atalanta domenica al Mapei è quanto di meglio si possa vedere, dal punto di vista del gioco, nel nostro campionato. Sono due rose con qualche grande giocatore, ma la differenza la fanno soprattutto due allenatori innovativi, coraggiosi e capaci di marchiare le loro squadre.

Gasperini ormai 5 anni fa ha preso in mano l’Atalanta e trasformato le idee e l’organizzazione della famiglia Percassi fuori dal campo, in una macchina perfetta dentro al campo. Una macchina che corre, gioca bene, offre spettacolo e soprattutto ottiene risultati. La dimensione dell’Atalanta è passata da squadra in lotta per non retrocedere a squadra in lotta costante per la conquista della Champions League. E per eliminarla dall’Europa ci sono volute il Psg e la sfortuna una volta, e il Real Madrid – che la Champions la domina da sempre – l’altra volta. Senza considerare che in un calcio senza soldi e progetti, l’Atalanta con le plusvalenze e con lo stadio è una delle poche squadre ricche, sane e coi conti in ordine.

Il Sassuolo si ispira a quel modello. Conti in ordine, plusvalenze e bel gioco. Il progetto con De Zerbi, triennale per ora, sta portando la squadra a un passo dall’Europa, la prima delle squadre fuori dalle big7, l’unica che può avvicinarsi a una Roma in calo e prendersi l’ultimo posto buono per andare in Europa, una seconda volta. Sotto la guida dell’allenatore bresciano (150 panchine in A a 42 anni, chapeau), il Sassuolo ha visto triplicarsi il valore della rosa e letteralmente esplodere alcuni giocatori. Su tutti Locatelli e Berardi, lontanissimi parenti dei giocatori di tre anni fa e oggi punti fermi anche nella nazionale di Roberto Mancini.

Siamo stati abituati negli anni a vedere big match finire 0-0 o 1-1. Con squadre e allenatori più impegnati a difendere che ad attaccare. Gasp e De Zerbi, Atalanta e Sassuolo provano a rompere questo muro. 20 gol complessivi nelle ultime quattro sfide dirette. Ci si può solo divertire con queste due squadre. Ottenendo traguardi che sembravano impossibili. Il senso del calcio. Il senso dello sport. Il merito, e non i soldi, prima di tutto. Ora non resta che aspettare domenica e divertirci ancora una volta, con queste due fantastiche realtà.

 

Foto: Gian Piero Gasperini e Roberto De Zerbi (GettyImages)

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