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Le due formazioni campane si affronteranno sabato nell’anticipo della 19ª giornata di Serie A, dopo una settimana parecchio intensa.

Da una parte i granata che hanno richiamato in panchina il buon Davide Nicola, con Iervolino che fa dietro-front dopo l’esonero.

Dall’altra i partenopei che dopo la roboante vittoria contro la Juve in campionato, hanno subito l’onta dell’eliminazione in Coppa Italia ad opera di una Cremonese fanalino di coda, ma rinata dopo l’arrivo di Ballardini. Ora però, conteranno solo i tre punti per i rispettivi obiettivi di stagione.

Salernitana vs Napoli: le informazioni utili

Dove e quando si gioca

Appuntamento alle ore 18:00 di Sabato 21 gennaio 2023, allo stadio Arechi di Salerno.

Dove vedere la partita

La partita tra Salernitana e Napoli sarò trasmessa in diretta per gli abbonati tramite l’applicazione di DAZN.

Le probabili formazioni di Salernitana vs Napoli

Il ritorno di Nicola in panchina non cambia le gerarchie dei titolari, che al netto dell’assenza degli infortunati (si dovrà fare a meno anche di Fazio in questa occasione, oltre ai soliti Maggiore, Sepe e Mazzocchi) non dovrebbero riservare grandi sorprese. C’è però la possibilità che l’allenatore colga questa occasione anche per provare un assetto nuovo, per esempio schierandosi con un 4-3-3, ma staremo a vedere.

in caso contrario difesa quasi fatta con Daniliuc al posto di Fazio e Radovanovic e Lovato davanti a Ochoa. Anche per la linea di centrocampo c’è praticamente un solo dubbio, quello tra Bohinen (favorito) e Nicolussi. Sulle fasce agiranno Candreva e Bradaric.

Ballottaggio anche in attacco, dove scalpita Bonazzoli che però dovrebbe partire dalla panchina lasciando spazio a Piatek e Dia.

  • Salernitana (3-5-2): Ochoa; Daniliuc, Radovanovic, Lovato; Candreva, Coulibaly, Bohinen, Bradaric; Vilhena; Dia, Piatek. All. Nicola.

Dopo il turn over di Coppa Italia (non riuscito), Spalletti ripresenta la sua formazione migliore per continuare il sogno scudetto. Kvaratskhelia però è ancora a forte rischio dopo l’influenza ed è in dubbio la sua titolarità (pronto Elmas nel caso) nel tridente insieme a Osimhen e probabilmente Lozano (in vantaggio su Politano questa volta).

Confermato tutto il solito centrocampo con Zielinski, Lobotka e Anguissa, mentre per la difesa l’unico dubbio sembra quello tra Mario Rui e Olivera, con il primo in netto vantaggio al momento.

  • Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Elmas (Kvaratskhelia). All. Spalletti.

I precedenti tra le due squadre

  • Incontri precedenti (totali): 26
  • Vittorie Salernitana: 3
  • Pareggi: 11
  • Vittorie Napoli: 12
  • Gol Salernitana: 36
  • Gol Napoli: 21

Per quanto riguarda i precedenti nella massima serie, sono soltanto quattro in realtà le sfide dirette. Le due più recenti nel campionato scorso, entrambe ad appannaggio del Napoli (con 5 gol fatti e 1 subito) e altre due nel lontano 1947/48 che si chiusero entrambe con un pareggio.

Poi diversi scontri nella serie cadetta e in Coppa Italia, an che in questo caso con gli ultimi due chiusi entrambi con la vittoria degli azzurri (sei reti fatte e una subita in totale).

In generale sono quattro le sfide dirette consecutive vinte dal Napoli ultimamente, mentre tutte e tre le uniche vittore della Salernitana sono avvenute all’Arechi (nel 2003 e nel 2002 in Serie B, nel 2000 in Coppa Italia).

Salernitana vs Napoli: statistiche a confronto

Abbastanza impietoso il confronto statistico di questa stagione. Dal punto di vista di condizione recente la Salernitana ha ottenuto appena due punti nelle ultime sei partite (con quattro sconfitte su cinque nelle più recenti giornate di campionato).

Mentre come sappiamo il Napoli arriva da 13 vittorie nelle ultime 14 giornate, con una striscia di imbattibilità frenata solo dalla sconfitta contro l’Inter proprio al ritorno in campo dopo la sosta mondiale.

Per il resto Spalletti ha posto il Napoli in vetta a praticamente tutti i parametri di gioco, in particolar modo quelli offensivi. Miglior attacco del campionato (44 reti), prima per tiri e tiri in porta (17.7 di media a partita di cui 6.2 nello specchio), maggior possesso palla (60.6%), maggior precisione nei passaggi (87.2%), maggior numero di passaggi (565 a partita).

Ma siamo al top anche per quanto riguarda la fase difensiva: seconda miglior difesa del campionato (14 reti subite, dietro solo alla Juve con 12), seconda squadra per meno tiri concessi agli avversari (10.4 a partita, dietro solo alla Fiorentina con 9.6).

Non si può dire certo la stessa cosa per la Salernitana, che invece nonostante una notevole campagna acquisti e una posizione di classifica relativamente sicura (nove punti sulla zona rossa), non brilla per gioco e precisione.

In attacco soltanto Lecce e Sampdoria hanno concluso meno (10.7 tiri a partita contro i 10.3 dei doriani e 9.9 dei salentini), così come in difesa soltanto Empoli e Spezia hanno concesso più tiri agli avversari (16.1 per i granata contro 17.2 dei liguri e 16.4 dei toscani).

Ma il dato più eclatante è sicuramente quello dei gol subiti, con i campani che vantano il poco glorioso record di peggior difesa della stagione con 35 gol subiti (anche se 8 arrivano da quell’ultima terribile trasferta in quel di Bergamo).

Analisi della partita

Non poteva esserci momento peggiore per la Salernitana di affrontare il Napoli, rimesso in allerta dopo la sorprendente eliminazione di Coppa Italia.

Certo Spalletti ha fatto riposare molti dei suoi uomini chiave, pronti a riprendersi la scena, con l’idea peraltro che l’unico vero obiettivo di stagione sia proprio quello scudetto a cui tutti sembrano pensare con estrema convinzione (lo si è visto nella splendida vittoria contro la Juventus e nel calore dei tifosi che hanno riempito lo stadio anche contro la Cremonese).

Impossibile quindi fare paragoni con quel Napoli di Coppa Italia, certi che quello che vedremo all’Arachi sarà ben diverso e decisamente molto più cinico e intraprendente.

Ma se c’è una speranza per la Salernitana, forse è proprio quel passo indietro fatto da Iervolino che dopo aver chiesto in giro, ricevendo va detto solo dei due di picche, è tornato sui suoi passi richiamando Davide Nicola in panchina.

Se il gruppo è con lui, probabile vedere una netta reazione sia alla debacle contro l’Atalanta, sia per ridare fiducia al nuovo (vecchio) corso tecnico. Sarà difficile? Decisamente sì, perchè su una cosa non abbiamo dubbi: questo Napoli è una forza della natura e ha ben chiaro dove vuole arrivare.