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Napoli, Roma e Lazio scendono in campo giovedì 21 ottobre nelle due coppe europee “minori”, in tre match tutti importantissimi, nonostante le differenti situazioni di classifica nei rispettivi gironi.

Cosa devono aspettarsi le squadre italiane dai rispettivi avversari in Conference ed Europa League?

Bodo/Glimt-Roma (18:45): mantenere la vetta per ritrovare fiducia

La Roma cerca il riscatto in Norvegia, dopo la discussa sconfitta contro la Juventus. Sul campo del Bodo/Glimt possono centrare una vittoria che significherebbe una seria ipoteca sulla qualificazione al prossimo turno di Conference League.

In particolare è una grande occasione di riscatto per Riccardo Calafiori e Marash Kumbulla, i due giovani difensori che finora quest’anno hanno trovato poco spazio in campionato e che dovrebbero partire titolari.

D’altra parte Mourinho può permettersi di sperimentare un po’ in difesa, visto i numeri impressionanti che la squadra giallorossa può vantare in attacco: tra tutte le squadre di Conference League la Roma è quella che ha tirato più volte in porta, 17, e che vanta il maggior numero di giocatori con almeno 2 gol all’attivo: Lorenzo Pellegrini, Stephan El Shaarawy e Tammy Abraham. L’inglese, in gol in entrambe le partite giocate, ha l’occasione di eguagliare il suo record di reti in una competizione europea (preliminari esclusi), fissato a 3 gol con il Chelsea in Champions League nel 2019/20.

La Roma in Europa d’altro canto ha feeling con il gol che prosegue da parecchio: ha vinto, 5 delle ultime 6 partite nelle fasi a gironi, e tutte le ultime 5 gare di competizioni UEFA, qualificazioni incluse, sempre segnando almeno 2 gol. Minimo 2 gol segnati anche in ognuna delle ultime 6 trasferte giocate in giro per il continente: solo l’Inter, tra le squadre italiane, ha fatto di meglio, toccando quota 7, nel 2020.

I norvegesi del Bodo/Glimt, squadra da cui i giallorossi hanno prelevato pochi giorni fa il giovanissimo Magnus Bröndbo, portiere aggregato alla Under17 giallorossa, hanno vinto solo una volta contro una squadra italiana su 7 precedenti, nella sfida giocata in casa contro la Sampdoria nel 1994 (3-2).

L’ultimo confronto contro una squadra italiana è stato nel preliminare di Europa League giocato contro il Milan nella scorsa stagione, turno unico giocato a San Siro e conclusosi 3-2 per i rossoneri. Entrambi i marcatori norvegesi di quella sera, Kasper Junker e Jens Petter Hauge, hanno lasciato il Bodo: il primo per trasferirsi in Giappone, all’Urawa Red Diamonds, il secondo per vestire proprio la maglia del Milan, con scarso successo però visto che quest’anno i rossoneri l’hanno girato all’Eintracht Francoforte. 

Lazio-Marsiglia (18:45): snodo fondamentale per il futuro europeo

In un girone di Europa League particolarmente equilibrato finora la Lazio ospita quella che sulla carta è la rivale più accreditata per il passaggio del turno, l’Olympique Marsiglia di Jorge Sampaoli. Il doppio confronto in programma tra questo giovedì e il 4 novembre può risultare decisivo per entrambe le squadre.

Sicuramente sarà in campo la coppia di difesa titolare composta da Luiz Felipe e Francesco Acerbi, entrambi squalificati in campionato, mentre per il resto della squadra bisognerà vedere le decisioni di Maurizio Sarri anche in chiave campionato, dove dopo la vittoria sull’Inter domenica bisognerà affrontare la trasferta di Verona.

Aria di derby per gli ex romanisti Cengiz Under e Pau Lopez, entrambi in prestito in Francia dalla squadra giallorossa. Altre facce note del campionato italiano sono il centrocampista brasiliano Gerson, un passato tra Roma e Fiorentina, il terzino spagnolo Pol Lirola, cresciuto tra Juventus, Sassuolo e Fiorentina, e il centravanti Arkadiusz Milik, autore di 48 gol con la maglia del Napoli, di cui 2 proprio alla Lazio nella stagione 2018/19.

I precedenti sono nettamente a favore della Lazio, che nei precedenti nelle principali coppe europee ha sempre vinto contro il Marsiglia, nelle fasi a gironi della Champions League 1999/2000 e dell’Europa League 2018/19. C’è però un precedente a favore dell’OM: si tratta della semifinale di Intertoto del 2005/06, quando al pareggio per 1-1 dell’Olimpico seguì il successo francese per 3-0 al Velodrome che eliminò la Lazio dal torneo estivo.

In genere comunque la Lazio ha sempre vinto contro le squadre francesi nelle ultime quattro sfide casalinghe (St. Etienne, Nizza, Marsiglia e Rennes), mentre il Marsiglia ha sempre perso, sia in casa che fuori, contro le squadre italiane nelle ultime cinque occasioni: una volta con l’Inter nel 2011/12, due con il Napoli nel 2013/14 e due appunto contro la Lazio nel 2018/19. L’ultima trasferta vittoriosa del Marsiglia risale al 2017/18 contro l’Athletic Bilbao: da allora 2 pareggi e 7 sconfitte, con un solo gol segnato nelle ultime 5 partite fuori casa. 

In caso di vittoria, sarebbero le prime due vittorie consecutive della Lazio in Europa dal novembre 2018, proprio in occasione del doppio confronto con il Marsiglia. Ancora, se i biancocelesti dovessero mantenere la porta inviolata per la seconda partita consecutiva, riuscirebbero a centrare un traguardo che non viene superato dal dicembre 2013. 

Un elemento su cui Sarri deve sicuramente fare affidamento è Ciro Immobile: l’attaccante biancoceleste è entrato in 19 delle ultime 21 reti messe a segno dalla Lazio in Europa, con 14 gol e 5 assist. I biancocelesti hanno messo a segno 8 delle ultime 10 reti europee tra le mura amiche dell’Olimpico, dove hanno sempre avuto un ottimo risultato in termini realizzativi: nelle ultime 16 gare europee casalinghe hanno segnato ben 32 reti, esattamente 2 gol a partita di media. 

Napoli-Legia Varsavia (21:00): ultima chiamata per gli azzurri

Il Napoli di Spalletti vola in campionato ma stenta in Europa League: al pareggio in rimonta di Leicester è seguita la sconfitta casalinga contro lo Spartak Mosca, arrivata a seguito dell’espulsione di Mario Rui che deve quindi scontare un turno di squalifica. Con Fauzi Ghoulam escluso dalla lista UEFA e Kevin Malcuit indisponibile, è aperto il ballottaggio sulla fascia sinistra tra Juan Jesus e il giovane Alessandro Zanoli.

In attacco Spalletti potrebbe decidere di dare inizialmente un turno di riposo a Victor Osimhen, ma fa comunque bene a tenerlo pronto a subentrare in caso di necessità: l’attaccante nigeriano ha segnato 3 delle 4 reti del Napoli in questa stagione di Europa League (capocannoniere della competizione insieme a Toko Ekambi del Lione e Galeno del Braga), ed in caso di gol potrebbe succedere a Dries Mertens nell’andare a segno in tutte le prime tre presenze in una singola stagione in competizioni europee, come fece il belga nel 2015/16.

D’altra parte il Napoli ha un potenziale offensivo notevole: delle ultime 13 reti messe a segno dal Napoli in Europa League, 12 sono state segnate su azione (fa eccezione la rete di Zielinski alla Real Sociedad dello scorso dicembre, sugli sviluppi di un corner), e nelle ultime 3 partite ha sempre messo a segno almeno 2 gol. Il Legia Varsavia, da parte sua, non ha mai vinto in trasferta in Italia e solo contro l’Inter nel 1985 è riuscito a non subire gol.

Nell’unico precedente a Napoli, il 10 dicembre 2015 in Europa League, i polacchi persero per 5-2, con doppietta di Dries Mertens, che aveva segnato anche all’andata a Varsavia e che potrebbe partire titolare anche questa volta.

In quell’edizione dell’Europa League il Napoli si qualificò come primo del girone con 6 vittorie su 6, mentre il Legia Varsavia arrivò ultimo: quest’anno si arriva allo scontro tra le due squadre con i ruoli completamente ribaltati, ovvero con il Legia primo con 6 punti in 2 gare ed il Napoli che deve ancora cogliere il suo primo successo.

L’ultima volta che i partenopei non sono riusciti ad ottenere nemmeno una vittoria nelle prime 3 partite europee risale alla stagione 1989/90, quando esordirono in Coppa UEFA con 3 pareggi consecutivi.