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I quarti di finale di Champions League saranno molto più veloci del turno precedente, quello che ha visto salutare le due compagini italiane che avevano passato la fase a gironi, Inter e Juventus.

È di soli 7 giorni, infatti, la distanza che separa andata e ritorno delle partite del turno che si concluderà mercoledì 13 aprile, e ancora fresche sono le ferite inferte dalle squadre vittoriose.

Una delle più rumorose è stata quella che ha visto il Real Madrid banchettare a Londra contro il Chelsea, grazie ad uno straordinario Benzema, al quale Ancelotti chiede di chiudere la pratica che ha visto la luce a Stamford Bridge, al Bernabeu nella serata di martedì 12.

I precedenti tra Chelsea e Real Madrid

Le due squadre si affrontano per la sesta volta e, rispetto al bilancio di cui vi avevamo parlato all’andata, c’è da aggiornare il conto con la prima vittoria entro i 90 minuti di gioco, da parte del Real Madrid.

Fino alla settimana scorsa, infatti, i Blancos non avevano mai battuto il Chelsea, alla luce di ben tre vittorie e due pareggi della squadra inglese.

La vittoria di Londra ha cambiato sensibilmente anche il bilancio delle segnature tra le due squadre.

La tripletta di Benzema ha infatti aggiornato lo score della sua squadra, che adesso vanta un totale di 6 reti messe a segno nei confronti diretti contro il Chelsea, che è invece salito a quota 8 grazie al gol di Havertz.

Viene così a chiudersi un ciclo di ben 5 partite senza vittorie da parte del Real contro una stessa squadra a livello europeo. Non era mai successo che una squadra di rango internazionale e non spagnola, resistesse così tanto contro il Real Madrid, senza subire sconfitte.

La partita di andata ha migliorato anche il bilancio di Carlo Ancelotti contro il Chelsea, adesso a quota due sconfitte e due vittorie e anche contro il suo omologo Tuchel, contro il quale ha adesso un record di 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.

Dall’altra parte Thomas Thucel ha invece dovuto mandare giù il primo calice amaro della sconfitta contro il Real Madrid, contro il quale aveva collezionato, fino a mercoledì scorso, 2 vittorie e 4 pareggi.

Salgono a 2 le sconfitte nella Champions di quest’anno, da parte del Chelsea, dopo quella contro la Juventus nella fase a gironi e il passaggio trionfale ai quarti contro il Lille che ha offerto poca resistenza.

Di diversa pasta l’avversario francese del Real Madrid agli ottavi. Il PSG ha messo alle corde gli spagnoli per buona parte del doppio confronto, ma se si lascia spazio ad un giocatore come Benzema, tutto può accadere. Il risultato finale è di sei gol in due partite, quella di Madrid al ritorno degli ottavi e quella in casa del Chelsea superato 1-3.

Benzema è diventato il quarto giocatore della storia della Champions League a realizzare due triplette di seguito nella manifestazione. La compagnia è (quasi tutta) nobile: Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e Luiz Adriano.

Le statistiche dell’andata: Cosa cambia da martedì scorso?

CHELSEAREAL MADRID
20tiri totali8
5tiri in porta5
57.3%% possesso palla42.7%
90%% precisione passaggi83%
11contrasti vinti17
Le statistiche della gara di andata – fonte Whoscored

I tre gol rifilati dal centravanti francese all’andata, cambiano tutte le prospettive del match di ritorno al Santiago Bernabeu.

A Tuchel non sono mai piaciute le rivoluzioni e tanto meno consiglierà alla sua squadra di riversarsi in massa verso il centrocampo avversario senza un minimo costrutto, vista la situazione di punteggio che, pur non essendo delle migliori, permette ancora qualche margine di manovra tecnico e tattico.

Tenere in piedi il risultato fino a due terzi del match, significherebbe provare a dare tutto nell’ultima mezz’ora di gioco, sperando almeno in un gol segnato nella prima parte dell’incontro, ma sempre con la manovra che in questo ultimo anno ha fatto da paradigma al gioco dell’allenatore tedesco.

Nella partita di andata il Chelsea, statistiche alla mano, non ha sfigurato del tutto. Ha provato a imporre il proprio gioco, ma sono stati i singoli, nel bene e nel male, a mettere le cose a posto.

Abbiamo già parlato di Benzema e della sua seconda tripletta dopo quella inferta al PSG, ma ai due colpi di testa del primo tempo, va aggiunto il pressing sulla linea difensiva del centravanti del Real Madrid, vera spina nel fianco del PSG e di Donnarumma.

La realtà è che la partita si è messa esattamente come la voleva Ancelotti e Benzema non ha fatto altro che il suo lavoro di guastatore su un poco sicuro passaggio di Mendy verso Rudiger e di qui una nuova frittata che ha chiuso i conti dell’andata.

Il risultato è ancora aperto ma è lo steso Tuchel a parlare di sfida difficile, che va recuperata solo se il Chelsea giocasse al suo massimo livello e il Real dovesse sbagliare più del dovuto.

Vi è un aspetto da non sottovalutare negli uomini di Ancelotti, l’esperienza. A parte Benzema che ha ormai compiuto 34 anni, lo scheletro della squadra parte dalla presenza in mediana di Luca Modric, vero artefice della costruzione dal basso della manovra madridista.

Una delle chiavi per un eventuale recupero degli inglesi, potrebbe essere la linea di passaggio scoperta che porta il pallone diretto dai piedi del croato a quelli del francese, il quale, mobilissimo, ha dato sfogo ai centrocampisti del Real all’andata, liberi di effettuare incursioni senza palla sulla trequarti inglese, per poi, dopo un giro sugli esterni, Valverde e/o Vinicius, occupare l’area a turno, tra Casemiro e Kroos.

Questo modo di giocare ha permesso a Benzema di fare il bello e il cattivo tempo, ma al ritorno Tuchel dovrà effettuare delle contromisure.

L’utilizzo degli esterni

Per Tuchel ci sarà da evitare il sovraffollamento a centrocampo della partita di andata. L’occupazione del campo da parte della squadra di Ancelotti che con centrocampisti e attaccanti perfettamente allineati, ha permesso agli esterni di avere parecchio campo a disposizione, deve essere in qualche modo fronteggiato dal Chelsea.

I 5 in mediana hanno spesso avuto problemi di connessione l’uno con l’altro e ci sarà da mettere un freno a Vinicius e Valverde. L’utilizzo di Marcos Alonso potrebbe dare una mano in questo senso, anche per liberare una maggiore spinta offensiva di Kantè che, a quel punto, potrebbe allargarsi senza dover agire per forza da mezz’ala, peraltro chiusa e senza sviluppo, come successo all’andata.

Lo straripante 0-6 ottenuto dal Chelsea nell’ultima giornata di campionato ai danni del mal capitato Southampton, è sembrato fornire qualche buona indicazione in questo senso.

Tuchel ha spostato più avanti Mount, inserendo Alonso a sinistra che è apparso in formissima, autore di uno dei 6 gol del Chelsea. Havertz e Timo Werner hanno fatto il loro davanti, producendo una partita di grande quantità e qualità.

La difesa è rimasta a 3, ma i 5 centrocampisti in linea sono diventati 4, con due mezze ali e due esterni, LoftusCheek e Alonso, piuttosto mobili e Mount ad agire da trequartista.

Per Ancelotti, che non cambierà nulla al 4-3-3 del modulo, c’è la grana Militao, squalificato e certamente assente al Bernabeu.

Real Madrid 4-3-3: Courtois; Carvajal, Nacho, Alaba, Mendy; Kroos, Modric, Casemiro; Rodrigo, Benzema, Vinicius.

Chelsea 3-4-1-2: Mendy; Christensen, Thiago Silva, Rudiger; James, Kantè, Joginho, M. Alonso; Mount; Havertz, Werner