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Dopo cinque giornate di campionato, PSG e Olympique Marsiglia devono già fare i conti con la crisi di risultati. Per motivi differenti, da una parte tecnico-tattici dall’altra extra-calcistici, le due storiche società francesi si ritrovano a navigare in cattive acque. L’Europa da questo punto di vista potrebbe aver dato la scossa necessaria alla svolta in campionato, con il PSG che è uscito vittorioso dall’esordio in Champions contro il Borussia Dortmund (2-0) e l’OM che è riuscito a pareggiare contro l’Ajax alla Johann Cruyff Arena al termine di una rimonta spettacolare (3-3). Di seguito tutte le info utili per seguire il big match della sesta giornata di Ligue 1.

Le info utili su PSG vs Marsiglia

  • Quando e dove si gioca. PSG vs Marsiglia, grande classico del calcio francese, si gioca domenica 24 settembre 2023, calcio d’inizio alle ore 20:45. Lo stadio che ospiterà la contesa è il Parc des Princes di Parigi.
  • Dove vederla in tv. Per vedere il match è necessario essere abbonati a Sky Sport, che avrà l’esclusiva della visione in Italia. In streaming, sempre tramite abbonamento a Sky, la partita si potrà seguire anche su Sky GO e NOW.

Le probabili formazioni

Qui PSG. Luis Enrique opta per il classico 4-3-3, forte della disponibilità di tutti i titolari.

PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Skriniar, Hernandez; Ruiz, Soler, Vitinha; Dembélé, Ramos, Mbappé.

Qui Marsiglia. L’allenatore ad interim Abardonado, che ha sostituito Marcelino dopo appena cinque giornate, risponde con lo stesso modulo dell’omologo avversario.

Marsiglia (4-3-3): Pau Lopez; Clauss, Mbemba, Gigot, Lodi; Veretout, Kondogbia, Ounahi; Correa, Aubameyang, Ndiaye.

Precedenti tra PSG e Marsiglia

  • Precedenti totali: 105
  • Vittorie PSG: 49
  • Vittorie OM: 35
  • Pareggi: 21
  • Gol segnati PSG: 163
  • Gol segnati OM: 132

Statistiche

Il PSG, quinto in classifica, ha conquistato appena 8 punti nelle prime 5 uscite in campionato, perdendo l’ultimo incontro 3-2 in casa contro il Nizza del sorprendente Francesco Farioli. L’OM, rispetto ai rivali parigini, ha un punto in più in classifica ed è reduce in Ligue 1 dallo 0-0 contro il Tolosa al Velodrome.

Contro l’Ajax però una reazione è arrivata, soprattutto a livello offensivo. Solo il Manchester City, nella tre giorni europea, ha tentato più tiri verso la porta (16) dell’OM contro la squadra olandese (12). È un dato che riprende quello di cinque giorni prima in Ligue 1 contro il Tolosa, quando la squadra ancora allenata da Marcelino aveva tirato addirittura 24 volte verso la porta avversaria, senza segnare neanche un gol: si tratta del dato più alto dal dicembre del 2009, quando capitò lo stesso contro il Saint-Etienne, a riprova quindi di una squadra viva ma deconcentrata – anche a causa degli eventi esterni (rapporto infuocato tra Ultras e dirigenza).

Come detto quello col Tolosa è stato l’ultimo match di Marcelino, il 21esimo allenatore dell’OM nel XXI secolo. Nessuna squadra in Ligue 1 ne ha cambiati di più in 23 anni – a 20 il Nantes, a 16 il Bordeaux e il Monaco. Dall’altra parte c’è un Luis Enrique che aveva minacciato di andarsene prima che iniziasse la stagione, ma che è poi rimasto al timone dei parigini. In attesa di trovare la forma migliore, il PSG è ora appeso a Kylian Mbappé, arrivato con il gol al Dortmund alla sua 35esima rete segnata per i parigini in Champions: solo Benzema (78), tra i calciatori francesi, ha fatto meglio nella competizione. Il fuoriclasse francese ex Monaco è arrivato alla settima stagione consecutiva in gol con il PSG in Champions, come Cavani. È dalle sue giocate che il PSG dovrà ripartire per la risalita in Ligue 1.

Analisi di PSG vs OM

Nonostante il modulo speculare, PSG e OM giocano un calcio differente. I parigini ricercano costantemente il possesso palla, marchio di fabbrica della filosofia del suo allenatore Luis Enrique. Si arriva fino alla trequarti con enorme pazienza, per poi servire i due esterni Dembelè e Mbappe che hanno licenza di inventare o individualmente o per i compagni – soprattutto Gonçalo Ramos, la punta centrale.

L’OM è invece una squadra che fa dell’aggressività il suo marchio di fabbrica, e l’addio di Marcelino non può certo annullare all’improvviso tutti i progressi visti con l’allenatore spagnolo nelle ultime settimane. Da Bielsa a Marcelino, passando per Sampaoli e Tudor, è questa l’identità dell’OM: una squadra che vuole recuperare alto il pallone aggredendo l’avversario, che più palleggia più fa il suo gioco. Ci vorrà dunque grande qualità nel giropalla del PSG per evitare figuracce in contropiede. L’OM scommetterà su questo fattore per favorire gli esterni e l’abilità realizzativa di Aubameyang, reduce da una doppietta contro l’Ajax.