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Un 2021 che Sergio Ramos difficilmente dimenticherà.

Prima la mancata convocazione ad Euro 2020 da parte del CT Luis Enrique e che probabilmente mette fine alla sua lunghissima esperienza con la maglia della Spagna. Poi l’ufficialità dell’addio con il Real Madrid. Arrivato nel 2005 appena 19enne, alla corte della Casa Blanca, Sergio Ramos saluta dopo 671 presenze e 101 gol.

Numeri pesanti e che vanno aggiungersi ai 22 trofei vinti con le “Merengues“, ai due titoli europei con la Spagna e sempre con le Furie Rosse, il titolo Mondiale del 2010. Un giocatore completo, il difensore ormai ex Real Madrid, che agisce da difensore centrale, ma con il vizio del gol. Gol segnati in partite fondamentali come nel derby con l’Atletico Madrid in finale di Champions League e spesso arrivati oltre il 90 minuti, tanto da meritarsi l’appellativo di “90 Y Ramos”.

Insomma non certo un giocatore comune. Forte fisicamente, con grande intelligenza tattica e capace anche di impostare. Unico neo, un rapporto non proprio idilliaco con i cartellini e alcune scenate che un capitano del Real Madrid non dovrebbe mai compiere.

Ma a parte questo, a 35 anni appare ancora in forma e la sua carriera potrebbe continuare lontano dalla Spagna. L’Italia sembra molto più vicina al difensore nato e cresciuto a Siviglia.

Vediamo gli indizi.

Milan e Roma in prima fila?

Nella sua conferenza stampa di addio al Real Madrid, Sergio Ramos ha detto che per il momento non pensa al mercato. Eppure, ci sono diversi aspetti che fanno pensare ad un suo arrivo in Italia. Il Milan e la Roma potrebbero essere due destinazioni gradite, all’ex centrale madrileno.

Milan

Sergio Ramos nel corso della sua carriera non ha mai nascosto la sua ammirazione per il Milan: soprattutto per i suoi trofei internazionali. Non solo, ma ha sempre ammirato quel Paolo Maldini che da tre anni tesse le fila del mercato rossonero. E per il Milan sarebbe la ciliegina sulla torta. In primo luogo per la giovane età di un gruppo, dove Ibra ha alzato l’asticella in questo anno e mezzo. Aggiungere un altro pezzo da novanta come Ramos, anche in vista della Champions, sarebbe ossigeno puro per la banda di Pioli.

Il Milan poi non avrebbe il problema di pagare il cartellino, alzando così la somma da destinare allo stipendio del 4 volte campione d’Europa con la maglia del Real. Con Ramos in squadra, il Diavolo avrebbe ben quattro centrali di spicco: oltre allo spagnolo, Kjaer, l’appena riscattato Tomori e il capitano Alessio Romagnoli. Su quest’ultimo va fatto chiarezza.

Persa la titolarità a stagione in corso, Romagnoli sembrerebbe intenzionato a firmare ugualmente il rinnovo con il Milan. Ma la società propone cifre al ribasso e bisogna capire cosa ne pensa il suo agente Mino Raiola ancora stordito dalla mossa dei rossoneri nel caso Donnarumma. Se dovesse rimanere, i meneghini avrebbero quattro cavalli di razza, più i giovani Gabbia e Kalulu, mentre in caso di cessione, il Milan proverebbe a fare una plusvalenza.

Tornando a Ramos quindi, il suo possibile acquisto da parte del diavolo, avrebbe un doppio peso: dal lato sportivo la squadra si garantirebbe uno dei migliori difensori al mondo e dall’altra, aumenterebbe l’esperienza in un gruppo assai giovane e che in alcune situazioni ha dimostrato di aver bisogno della maturità di alcuni suoi elementi.

Roma

Se il Milan sembra essere una pista valida, anche quella che porta alla Roma è possibile. Il tutto, grazie alla presenza di José Mourinho che ha allenato per quattro stagioni Sergio Ramos ai tempi del Real Madrid. Con il portoghese in panchina, l’ex blancos ha fatto il salto di qualità completo. Dal punto di vista del gioco, ma anche sotto il profilo mentale. Insomma nella sua completa maturazione c’è anche lo zampino dello “Special One”.

Il lusitano non ha mai nascosto la sua ammirazione per il suo ex centrale, stima contraccambiata dallo stesso giocatore, con Mourinho che da diverse settimane sta mandando segnali chiari alla dirigenza giallorossa. Proprio la nuova presidenza americana della Roma, potrebbe mettere in atto il primo vero colpo di mercato che darebbe il via al progetto promesso, ovvero quello della costruzione di una squadra che può lottare per lo scudetto.

Piazzare un primo tassello del genere avrebbe un’importanza capitale per il club che ha già infiammato la piazza con l’arrivo a sorpresa di Mourinho. Non solo, ma dopo tanti problemi a livello difensivo, la Roma troverebbe maggior stabilità in un reparto che spesso ha fatto acqua sotto la gestione Fonseca. Roma Caput Mundi e Sergio Ramos ci pensa.

Più distanti Juventus ed Inter

Il possibile futuro italiano di Sergio Ramos però ha anche le tinte bianconere della Juventus e quelle nerazzurre dell’Inter. Intendiamoci, ad oggi Milan e Roma sono molto più avanti nel gradimento del giocatore. Ma, le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

La Juventus dal canto suo ha già quattro centrali di spessore, di cui due over 30, come Chiellini e Bonucci. Si parla da tempo di uno svecchiamento dei bianconeri in difesa e aggiungere Sergio Ramos sarebbe un contro senso in questa ottica. Non solo, ma il suo rapporto con la Juventus da avversario non è stato dei migliori, con la scenata contro Cuadrado in finale a Cardiff nel 2017 che non è mai stata digerita.

Che dire poi della discussione a bordo campo contro Allegri, nel match di ritorno del quarto di finale a Madrid, prima del rigore di CR7? Lo stesso Allegri, appena tornato in sella alla panchina bianconera. Un quadretto poco edificante, ma la storia recente della Juventus ci dice che per il bene comune si possono mettere da parte i rancori (Sarri in primis) e davanti ad un giocatore del genere le riflessioni, prima di un possibile No, sono tantissime.

L’Inter è quella che sembra aver meno bisogno di un centrale. Non che Ramos sia scarso, anzi, ma in questo momento i problemi nerazzurri sono altri. Su tutti il risanamento delle casse e che dovrà portare a qualche cessione eccellente, dopo l’addio di Conte. Non uno smantellamento collettivo, ma una sorta di ridimensionamento è probabile.

È altrettanto vero che assicurarsi Ramos non comporterebbe un aggravio dal punto di vista del cartellino, in quanto lo spagnolo arriverebbe a zero. Ma nel momento in cui si chiede alla squadra di alleggerire gli stipendi, che senso avrebbe mettere sul piatto 5 o più milioni di stipendio per il difensore ex Real?

Suggestioni Liverpool e PSG

In queste ore fioccano le possibili destinazioni dell’ex difensore del Real Madrid. Nel caso in cui, Sergio Ramos dicesse di no all’Italia, per molti esperti di mercato ecco l’ipotesi Parigi. Molto più di una suggestione per alcuni di essi. Il PSG anche in questa stagione ha confermato che in assenza di Marquinos, la difesa fa acqua centralmente e lo spagnolo sarebbe il giocatore ideale per tappare la suddetta falla.

Con lui in campo, riprenderebbe vigore l’assalto parigino alla Coppa dei Campioni diventata nel frattempo una sorta di incubo. A questo, aggiungiamoci anche la beffa patita in Ligue 1 patita per mano del Lille e si capisce che Sergio Ramos può essere l’uomo della rinascita del PSG. Infine, la dirigenza parigina è quella che sulla carta potrebbe offrire la cifra più alta all’ex madrileno. Un aspetto che conta moltissimo.

Altri esperti di mercato indicano come possibile destinazione, Liverpool. I reds, dopo la decimazione impressionante di centrali nell’ultima stagione, vogliono cautelarsi. Klopp per 10 mesi ha perso Virgil van Dijk, Gomez e Matip, ovvero i tre difensori centrali titolari. A questi hanno fatto seguito altri 8 giocatori, tra riserve, ragazzi dell’Under 23, prestiti poco fortunati e mediani adattati a difensori.

Assicurarsi le prestazioni di Sergio Ramos metterebbe fine ad una emorragia di giocatori in questo senso. Ma dalle parti di Anfield Road non dimenticano lo scherzetto che lo spagnolo ha giocato in finale di Champions League nel 2018, quando a Kiev provocò l’infortunio di Salah. Un gesto che ancora oggi non è stato dimenticato dai tifosi del Liverpool e nemmeno dallo stesso egiziano.

Dal Siviglia al Siviglia

La carriera di Sergio Ramos è decollata nel 2003, a soli 17 anni, nella prima squadra del Siviglia, dopo tutta la trafila nel settore giovanile. Con il club andaluso in due stagioni si è fatto conoscere al grande calcio e mettendo assieme 50 presenze con 3 reti. È bastato quel biennio per farlo arrivare al Real Madrid nel settembre del 2005, dopo che Perez mise sul piatto per l’allora diciannovenne ben 25 milioni di euro. Una cifra altissima per l’epoca e per l’età del giocatore.

Una scommessa ampiamente vinta e lo stesso Ramos nella conferenza stampa di addio ha fatto capire che prima o poi potrebbe tornare al Siviglia per chiudere la carriera.

Quel prima o poi, potrebbe essere adesso? Secondo alcuni sì, in fondo a 35 anni sarebbe come tonare a casa in un club che non lo hai mai dimenticato. Sicuramente non andrà mai al Barcellona, l’acerrimo nemico in cui in tanti classici è stato protagonista: alcune volte il positivo, altre in negativo.

Chiunque prenderà Sergio Ramos si assicura un giocatore di assoluto spessore. Nonostante i 35 anni e nonostante gli acciacchi.