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Ultimi 90 minuti della stagione in Premier League e poi sarà rompete le righe, almeno per quello che concerne il campionato.

Il Manchester City alzerà la settima Premier League della sua storia, la terza di fila, dopo aver completato una rimonta da urlo sull’Arsenal che a lungo ha accarezzato il trionfo che manca dal 2004: in Champions League, con Citizens e Gunners, andranno anche Newcastle dopo 20 anni e infine il Manchester United.

I Diavolo Rossi nel recupero di giovedì hanno travolto 4-1 il Chelsea ad Old Trafford e si sono assicurati l’ultimo pass per la Coppa dei Campioni. Resta fuori il Liverpool che in quinta posizione giocherà l’Europa League con il Brighton a cui è bastato il pari per 1-1 nel recupero con il City. E a queste potrebbe aggiungersi il West Ham in caso di vittoria nella finale di Conference League.

Tutta da decidere la volata per la settima piazza che immette alla prossima Conference League: Aston Villa e Tottenham si contendono la posizione. Gli altri due verdetti che mancano, riguardano la zona retrocessione e in qualche modo sono legati alla volata per l’Europa.

Vediamo nel dettaglio

Un solo pass per l’Europa League

Aston Villa o Tottenham? Questo il dilemma.

Sulla carta lo meritano i Villans che da quando hanno preso Unay Emery sulla loro panchina hanno cambiato pelle e dalla zona retrocessione sognano l’Europa. Discorso diversi per gli Spurs che dopo l’ottima partenza hanno avuto un crollo da febbraio in poi che è costata la panchina ad Antonio Conte, poi al suo vice Stellini e adesso prova a salvare il salvabile Ryan Mason in carica dalla 33^ giornata.

I Clarets sono a quota 58 e settimi al momento, con una lunghezza di vantaggio sui londinesi. L’Aston Villa chiude in casa contro il fortissimo Brighton di De Zerbi, con il Tottenham sul terreno di un Leeds con l’acqua alla gola. Una vittoria degli uomini di Emery chiude ogni discorso, mentre in caso di pareggio o sconfitta, a Villa Park gli occhi saranno rivolti sulla trasferta dei Whites.

Attenzione in caso di arrivo alla pari, quindi sconfitta dei Villans e pareggio degli Spurs, conterebbe la differenza reti. E qui viene il bello, considerando che entrambe hanno un + 4: L’Aston Villa ha 49 gol fatti e 45 subiti, mentre il Tottenham ha trovato la via del gol in 66 occasioni, con 62 subiti.

Una situazione davvero incredibile.

Triello per la salvezza, ma un solo pass per rimanere in Premier

In ottica retrocessione, l’unica certezza è il declassamento del Southampton che da tre settimane è consapevole che il prossimo anno giocherà nel Championship a distanza di 11 anni dall’ultima volta.

Saints ultimi, ma restano ancora da assegnare le altre due retrocessioni, con tre squadre che rischiano: solo per una ci sarà la salvezza. Insomma una domenica di fuoco per Everton, Leeds e Leicester.

I Toffees sono coloro che hanno il destino nelle proprie mani, grazie alla miglior posizione: 33 punti e due lunghezze sulla zona calda. La squadra di Sean Dyche affronta a Goodison Park un Bournemouth già salvo e con il supporto del pubblico prova ad evitare una retrocessione che manca da quasi 70 anni.

Leeds e Leicester invece sono appaiate a quota 31 e dunque anche una vittoria testa potrebbe non bastare per salvarsi, se l’Everton dovesse fare a sua volta bottino pieno.

I Bianchi di Elland Road ospitano un Tottenham che come abbiamo visto combatte per la Conference League. Le Foxes, ad appena sette anni dall’incredibile campionato vinto con Claudio Ranieri in panchina, proveranno a scacciare l’incubo nel match interno contro un West Ham salvo e con la testa alla finale di Conference League.

In caso di un clamoroso arrivo alla pari fra due o tutte e tre le formazioni (pareggio Everton e successi per le altre due) conterà a quel punto la differenza reti. L’Everton ha – 24 nella differenza reti, con il Leeds – 27 e il Leicester che vanta -18. Dunque Foxes che hanno questa vantaggio dalla loro parte.

Ma sarà una domenica da vivere con il cuore in gola per tutti.