Dopo il buon ritorno in Serie A nel 2024/25, chiuso con una salvezza conquistata con qualche giornata d’anticipo e una proposta di gioco interessante, il Parma si presenta alla nuova stagione con rinnovata ambizione. La società, guidata dalla visione moderna del presidente Kyle Krause e dal lavoro concreto del ds Pederzoli, ha deciso di alzare l’asticella: non solo salvezza, ma costruzione di un’identità precisa e, perché no, uno sguardo curioso alla parte sinistra della classifica.
La formazione del Parma 25/26
PARMA – Modulo 4-2-3-1 – All. CARLOS CUESTA
I nuovi acquisti già conclusi
Cambio della guardia in casa Parma. Dopo una stagione positiva culminata con una salvezza conquistata in anticipo e una proposta di gioco coraggiosa, Cristian Chivu ha lasciato la panchina gialloblù per spiccare il volo verso l’Inter, dove lo attende una nuova sfida di alto livello. Ma il futuro è già cominciato. Il Parma ha scelto di puntare forte su Carlos Cuesta, il 29enne assistente di Mikel Arteta all’Arsenal, con un contratto che lo legherà per la prima volta a una panchina da capo allenatore. Con il suo arrivo, Cuesta diventa il più giovane tecnico nella storia della Serie A a girone unico. Una scommessa ambiziosa, affascinante, coerente con la linea moderna e progettuale del club emiliano, sempre più orientato a valorizzare giovani talenti in campo e in panchina. Sotto la guida del prodigio spagnolo, il Parma si prepara a costruire una nuova identità: più internazionale, ancora più coraggiosa, ma sempre radicata nella passione della città e nella continuità di un progetto tecnico in evoluzione.
A conferma di ciò, il Parma piazza un colpo di prospettiva con ambizioni importanti: dal Vélez arriva Christian Ordonez, centrocampista centrale classe 2004, acquistato per circa 8,5 milioni di euro. Un investimento notevole per il club emiliano, che dimostra ancora una volta la volontà di puntare su profili giovani e di talento. Soprannominato “El Tractorcito” per la sua capacità di rompere il gioco avversario e macinare chilometri in mezzo al campo, Ordonez è un mediano argentino alto 1,77 m, cresciuto nel settore giovanile del Vélez. Nel 2025 ha collezionato 21 presenze complessive, senza gol né assist. In carriera conta 1 solo gol e 6 assist in 91 presenze ufficiali.
Non è un “giocatore da bonus”, ma un centrocampista solido, disciplinato tatticamente, prezioso per l’equilibrio della squadra. Per Carlos Cuesta, rappresenta un tassello ideale in un centrocampo giovane e dinamico, pronto ad adattarsi alle richieste del tecnico spagnolo. Bisogna fare i conti però con la cessione di Bonny e i rumors in uscita. Infatti, il primo addio ufficiale è quello di Bonny, ceduto all’Inter per circa 23 milioni. Ma l’attenzione si concentra ora su Adrián Bernabé: la Fiorentina è in pressing per portarlo a Firenze e ha già avviato i contatti. Il Parma resiste, ma il centrocampista spagnolo potrebbe cedere alla tentazione viola. In difesa, sirene per Alessandro Leoni: l’Atalanta ha chiesto informazioni, così come la Juventus, Milan e l’Inter. Anche Dennis Man è vicino ai saluti: il Genoa tratta con il Parma e la chiusura può arrivare molto presto. Infine, per Mihaila c’è l’interesse del Lecce, che valuta un prestito con diritto di riscatto per rinforzare le corsie offensive.
I sogni del mercato: da Liberali a Insigne, tutti i rumors in entrata
Il Parma continua a lavorare sul mercato, anche sul fronte entrate. In attesa di definire eventuali cessioni importanti, il club emiliano monitora diversi profili, tra giovani promesse, occasioni a parametro zero e possibili colpi a sorpresa. Il nome con la percentuale più alta di gradimento è quello di Mattia Liberali, trequartista classe 2006 del Milan Primavera. Valutato 4 milioni di euro, è un talento purissimo che potrebbe trovare spazio nel progetto Cuesta orientato sui giovani. Tra le suggestioni a parametro zero spicca Lorenzo Insigne, svincolato dopo l’esperienza in MLS: il 34enne ex Napoli sarebbe un nome di grande esperienza e carisma, anche se l’affare resta complicato.
A centrocampo piacciono Yellu Santiago (21 anni, svincolato) e Tom Dele-Bashiru del Watford, entrambi profili giovani e tecnici. In difesa attenzione a Saba Goglichidze (Empoli) e Moussa Baradji (Yverdon), mentre in porta è stato segnalato Noel Törnqvist, classe 2001 svedese.
Infine, occhio ai fratelli Esposito: Sebastiano, seconda punta dell’Inter, e Salvatore, mediano dello Spezia, sono nomi seguiti in caso di uscite nel reparto offensivo e in mezzo al campo. Per ora sono solo idee, ma il Parma osserva con interesse soprattutto se dovessero partire Dannis Man e Barnabè.
Punti di forza e di debolezza della formazione
Punti di forza:
- Puntare sui giovani: puntare su Carlos Cuesta è una scelta forte ma ben precisa. Il Parma pensa non solo al presente ma soprattutto al futuro!
- Qualità nei trequartisti: tra Mihaila, Bernabé, Man e Benedyczak, il Parma ha una batteria di giocatori offensivi rapidi, creativi e intercambiabili. Pochi in Serie A possono vantare tante soluzioni in quel reparto. Ma soprattutto in caso di una possibile partenze di uno di questi giocatori chiave il Ds già saprebbe come muoversi;
- Centrocampo dinamico: l’innesto di Ordonez accanto a un interditore come Hernani (o Estevez) rende il reparto più completo.
Punti deboli
- Poca esperienza in alcuni reparti: la linea difensiva, Leoni- Circati in primis, ha qualità ma non è abituata a reggere l’urto di 38 giornate ad alta pressione. Serve una guida esperta, soprattutto nelle gare “sporche”. In questo il difensore dell’Empoli potrebbe essere molto utile!
- Incertezza sul centravanti: Pellegrino ha potenzialità enormi, ma è ancora molto giovane. Se dovesse fallire, mancherebbe un vero finalizzatore di livello. Soprattutto dopo la partenza di Bonny il reparto d’attacco dovrà essere rinforzato.
In definitiva, il Parma si presenta alla stagione 2025/26 con una rosa interessante, piena di talento giovane ma anche di qualche incognita. Il primo obiettivo è la salvezza tranquilla, ma l’ambizione di sorprendere non manca. Con uno o due colpi mirati in difesa e a centrocampo, sognare qualcosa di più potrebbe non essere solo una suggestione.
