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I parametri zero sono sempre uno dei desideri più grandi dei dirigenti delle società di calcio: prendere un giocatore, senza dover versare un solo euro nelle casse dell’altro Club ed evitare lunghe trattive.

I parametri zero sono anche dei rischi: giocatori sul viale del tramonto, oppure al rientro dopo un lungo infortunio, senza dimenticare coloro che sono reduci da esperienze poco edificanti in altre squadre.

Insomma, la storia dei Parametri Zero è una sorta di montagne russe, fra intuizioni geniali e colpi che hanno deluso le aspettative. La storia recente della Roma ci racconta di almeno 5 giocatori arrivati a titolo gratuito che hanno avuto un impatto efficace nei giallorossi.

Vediamo nel dettaglio.

Paulo Dybala: l’asso calato nell’estate 2022

Dodici mesi fa, Trigoria fu letteralmente scossa dall’euforia dei tifosi della Roma per l’approdo in maglia giallorossa di Paulo Dybala: l’argentino, dopo il mancato rinnovo con la Juventus era libero sul mercato.

In un primo momento destinato ad accordarsi con l’Inter, “La Joya” contro ogni pronostico accetterà la proposta della Roma. Nella prima stagione in giallorosso, l’ex Juventus, ha avuto diversi infortuni, ma ogni qualvolta arruolabile, il fresco campione del mondo ha aiutato e non poco la squadra di Mourinho.

Un giocatore indispensabile per lo Special, sia in campionato e sia in Europa League, con i capitolini giunti fino all’atto finale contro il Siviglia. E i numeri non mentono mai.

Paulo Dybala in Serie A ha siglato 12 reti in 25 presenze: a questi vanno aggiunti 11 gettoni in Europa League, con altre 5 marcature: senza dimenticare le due partite in Coppa Italia e un gol a referto.

Un totale di 38 prestazioni con la maglia della Roma e 18 gol; niente male per la stagione del debutto, tra tanti problemi fisici e un Mondiale in inverno a scombussolare gli equilibri.

Fábio Simplício: la qualità a centrocampo

Il brasiliano che ha fatto sognare tanti Fantallenatori al Fantacalcio.

Il centrocampista arrivato nel 2004 in Italia con il Parma, ha vissuto il suo apice a Palermo dove è rimasto fino al 2010: 24 reti in 144 presenze con la maglia rosanero e 21 assist. Nell’estate del 2010, ecco il suo passaggio a parametro zero con la Roma.

Un colpo importante, considerando che all’epoca il mediano aveva già 31 anni. Nelle due stagioni sulla sponda giallorossa del Tevere, il brasiliano ha collezionato 53 presenze con 9 reti.

Sicuramente nella Citta Eterna non si è visto il Fabio Simplicio di Palermo, ma con i capitolini ha messo assieme prestazioni di spessore e aumentando notevolmente la qualità della squadra.

Nel 2012 il suo addio e la conclusione della carriera tra Giappone e Brasile.

Stephan El Shaarawy: il bis che non ti aspetti

Stephan El Shaarawy ha vissuto due epoche differenti a Trigoria.

L’ex Milan è arrivato nella Capitale nel 2016 per 13 milioni: alti e bassi in tre anni, con la sua cessione nel 2019 per 30 milioni di euro al club cinese del SH Shenhua.

Poi è arrivata una pandemia a scombinare i piani della lega cinese e un nuovo regolamento imposto dal governo di Pechino: così nel gennaio 2021, ecco il ritorno in maglia giallorossa.

Il giocatore di origini egiziane ha complessivamente giocato 231 presenze, con 58 gol fatti e 32 assist messi a referto. Nella stagione appena conclusa, il “Faraone” ha totalizzato 42 partite, con 9 gol fatti e 4 assist.

Un ritorno gratuito utile alla causa della squadra di Mourinho, con El Shaarawy spesso gettato in campo a gara in corso e in grado di cambiare le sorti dei vari match.

Rodrigo Taddei: l’uomo che inventò l’Aurelio

Parlavamo prima di Fanta Allenatori e anche Rodrigo Taddei è stato spesso una manna dal cielo per loro.

Ma soprattutto lo è stato prima per il Siena e poi per la Roma. 9 anni a Trigoria, ovvero quasi tutta la carriera dell’Italo Brasiliano, arrivato nel nostro paese nell’estate del 2003 nella Città del Palio. Due anni dopo il passaggio in maglia giallorossa.

Taddei arriva come parametro zero e lascia il segno nella storia dei capitolini: 296 partite, con 31 reti all’attivo e ben 43 assist, per un giocatore che si ritroverà anche ad inventare una giocata speciale: L’Aurelio.

Il nome è dedicato al suo vice-allenatore nella seconda stagione alla Roma, vale a dire Aurelio Andreazzoli, all’epoca il secondo di Luciano Spalletti. Andreazzoli suggeriva spesso a Taddei durante gli allenamenti, di provare anche in partita quella tipologia speciale di Dribbling.

L’ex Siena lo prende sulla parola e in Champions League si esibirà in questo numero che nel giro di poche ore fa il giro del mondo: sia per la bellezza della giocata e sia per quel nome curioso della finta stessa.

Nemanja Matic: il fedelissimo dello Special

La scorsa estate, l’arrivo di Nemanja Matic a Roma a titolo gratuito, fu oscurato ovviamente dall’altro arrivo a parametro zero: il già citato Paulo Dybala.

Ma nell’esaltante stagione giallorossa, specie in Europa, il serbo è stato uno dei punti fermi della formazione capitolina. Uomo di fiducia di José Mourinho: fu il portoghese a suggerire prima al suo ex Chelsea e al Benfica poi, di assicurarsi le prestazioni del centrocampista.

Una sorta di amore a distanza, con lo Special che lo metterà al centro del suo progetto nel Chelsea, durante la sua seconda esperienza con i Blues, per poi portarselo al Manchester United.

Proprio dai Diavoli Rossi è arrivato a Roma, il buon Matic a titolo gratuito. E nella scorsa stagione ha messo assieme 50 presenze in tutte le competizioni, con due reti e tre assist.

Il classe 1988 non sembra ancora sul Viale del Tramonto, ma una certezza per la Roma.