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Palermo e Sampdoria rappresentano due storiche grandi piazze italiane. Il loro presente, però, è opposto, nonostante la stessa categoria. I rosanero, adesso in mano al City Group, stanno pian piano scalando le gerarchie e stanno sognando la promozione diretta in Serie A. I blucerchiati, invece, flirtano paurosamente con la zona Playout e stanno ampiamente deludendo in cadetteria con Pirlo al timone.

Quanto avvenuto nell’ultima giornata di Serie B, la numero 25, è emblematico del rispettivo stato di grazia e confusione di Palermo e Sampdoria. Se il club siciliano ha saputo sbarazzarsi con un rotondo 3-0 casalingo del ambizioso Como, quello ligure ha lasciato per strada altri preziosi punti per un’incomprensione che ha dell’incredibile.

Vola il Palermo di Corini: 3-0 al Como e promozione diretta nel mirino

Il Palermo di Eugenio Corini non ha la minima intenzione di interrompere la propria rimonta al vertice di questa Serie B. Col 3-0 casalingo rifilato al Como, i rosanero vincono un complicato big match e salgono al terzo posto della graduatoria. Diventano cinque i risultati utili consecutivi del club siciliano, che adesso mette nel mirino la Cremonese, seconda a 46 punti (+1 su Brunori e compagni).

La lotta per il secondo posto alle spalle del Parma è agguerritissima. Cremonese, Palermo, Venezia e Como sono racchiuse in un solo punto e da scontri diretti come quello tra rosanero e lombardi rappresentano tappe fondamentali. Il merito del club siciliano è proprio quello di essersi imposti, confermando il momento positivo.

I ragazzi di Corini infilano il quarto successo nelle ultime cinque giornate di Serie B. Non solo, il Palermo è l’unica tra le quattro pretendenti al secondo posto ad aver vinto nell’ultimo turno disputato. Passando da questi successi, la promozione diretta in Serie A può diventare realtà per loro.

La prova di forza del Palermo contro il Como è di quelle maiuscole. Matteo Brunori stappa il match nel primo tempo con un lampo dei suoi, nonostante i rosanero avessero sofferto gli avversari fino a quel momento. Saper soffrire e saper reagire sono due componenti fondamentali di un gruppo vincente.

Nella ripresa, gli uomini di Corini reggono l’urto degli assalti avversari e chiudono la pratica con Filippo Ranocchia e Federico Di Francesco. Il Palermo è granitico in difesa e cinico in attacco, gioca di squadra e interpreta alla perfezione i momenti della partita. Con questi elementi, la Serie A appare a portata di mano.

La calma cambia tutto: altro scivolone per la Sampdoria

Se il Palermo vola, la Sampdoria non riesce ad uscire dalle sabbie mobili. Il cammino dei blucerchiati di Pirlo è stato costellato di imprevisti e difficoltà, ma quanto successo in questa venticinquesima giornata di Serie B è al limite dell’assurdo.

Al minuto 80, col risultato fermo sul punteggio di 1-0 per la Sampdoria, l’ex Valencia Cristiano Piccini accusa un problema e viene soccorso a bordocampo dallo staff medico blucerchiato. A quel punto, ecco la fatale incomprensione. Il terzino dice “calma“, ma il dottore capisce “cambia“. Viene comunicato dunque ad Andrea Pirlo che il classe ’92 non è in grado proseguire.

Non avendo altri elementi disponibili in quel ruolo, Pirlo è costretto a schierare il giovanissimo classe 2006 Giovanni Leoni. Un errore di comunicazione, che però cambia la sostanza e il risultato, come affermato dallo stesso allenatore al termine del match. Piccini stava bene e avrebbe potuto continuare a giocare, ma ormai il dato è tratto.

In pieno recupero, ecco la beffa. Il Brescia trova al 94′ il gol del pareggio con Davide Adorni e costringe la Sampdoria a rimandare la vittoria per il terzo turno consecutivo. I blucerchiati occupano il 15° posto della graduatoria a 28 punti, appena tre in più dello Spezia in zona Playout.

Una stagione di transizione è accettabile, ma se non si dovesse invertire la tendenza il timore dei tifosi doriani è quello di andare incontro ad un vero e proprio incubo. Ad Andrea Pirlo e al suo staff l’arduo compito di scongiurare questo scenario, perché la zona Playout è a sole tre lunghezze. Un altro passo falso potrebbe rivelarsi deleterio.