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Dopo una fase iniziale che aveva dato origine ad una sorpresa dietro l’altra, gli ottavi di finale hanno fornito responsi molto più lineari rispetti alle aspettative della vigilia dei rispettivi match.

Forse solo la Spagna non ha tenuto fede ai favori del pronostico, sorpresa da un Marocco che sta costruendo qualcosa di davvero notevole in questi Campionati del Mondo del Qatar 2022.

Nella partita di chiusura degli otto ottavi di finale, il Portogallo ha invece asfaltato una Svizzera che ha impostato l’ennesima partita di contenimento, senza però trovare spazi offensivi che consentissero agli elvetici di segnare quel gol che avrebbe messo paura ai lusitani. Ma è proprio la difesa ad aver tradito gli uomini di Murat Yakin.

Andiamo a vedere le pagelle dei giocatori che hanno dato vita al match di ieri sera tra Svizzera e Portogallo.

Le pagelle della Svizzera

Sommer 4 Da quando calca le scene internazionali è sempre stato considerato come uno dei portieri più solidi del campo, almeno quanto la sua difesa. Ma ieri il peso della sua età si ha cominciato a farsi sentire e almeno un paio di gol del Portogallo potevano essere evitati. Fase calante

Fernandes 4 Doveva essere l’esterno a tutta fascia che trasforma la difesa da 3 a 5 insieme al più avanzato Vargas dall’altra parte, ma Joao Felix gli fa passare i 90 minuti più brutti da quando è in nazionale. Tra gli altri ha il demerito di farsi sovrastare da nonno Pepe nell’azione del gol di testa. Fantasma

Akanji 5 Forse il meno peggio della retroguardia elvetica in una notte da dimenticare, non fosse altro per la rete della bandiera su azione partita da calcio d’angolo. Impacciato

Schar 4 Il momento migliore della partita è quello che vive negli spogliatoi quando Yakin gli comunica l’intenzione di volerlo sostituire per la seconda frazione di gioco. Nei primi 45 minuti sbaglia tutto quello che può sbagliare. Terribile. Dal 46° Comert 4,5 non fa rimpiangere il compagno sostituito. In tutti i sensi. Spaesato.

Rodriguez 4,5 Cambia più volte ruolo durante la partita e questo non aiuta, ma sia da centrale che da esterno non aiuta la causa, anzi, senza spinta offensiva contribuisce allo sbando collettivo degli svizzeri. Svogliato

Sow 4 Non ci siamo nemmeno a centrocampo. Schierato per dare una mano alla manovra offensiva partendo dalla mediana e cercando di contrastare i palleggiatori lusitani, Sow non si è praticamente mai visto. Timido Dal 54° Seferovic 5 Probabilmente il cruccio che non farà dormire l’allenatore della Svizzera nelle prossime notti. Troppo rinunciatario lo schieramento messo in campo dallo staff tecnico della Svizzera e quando entra Seferovic è ormai tutto compromesso.

Shaqiri 4,5 Schierato fin dall’inizio da Yakin prova a mettersi in mostra, ma il pallone la Svizzera ce l’ha raramente soprattutto nel primo tempo e Shaqiri è decisamente troppo solo per potersi mettere in mostra. La sua carriera meritava un’ultima chance mondiale di diverso spessore. Addio amaro

Freuler 5 Uno dei pochissimi a provarci. Dà l’anima sia in fase difensiva, provando a tenere a bada le sfuriate lusitane, che in quella di costruzione, ma la squadra non riesce quasi mai a risalire la china per essere pericolosa. Volenteroso. Dal 54° Zakaria 5 Fa parte di quegli uomini che dovrebbero reagire ad una disfatta ormai già delineata e gli si può chiedere poco. Non responsabile

Xhaka 4,5 Al pari di Freuler non è la sua giornata migliore con l’aggravante che sbaglia una quantità inverosimile di passaggi. Sfiduciato.

Vargas 5 Comincia discretamente provando sovente a scambiarsi la posizione con Shaqiri, ma la trequarti rimane off limits per gli avanti della Svizzera, troppo concentrata fin dalle prime battute a distruggere più che a creare. Rimandato. Dal 66° Okafor 6 Un totale di 24 minuti di corsa e polmoni, ma in una situazione di punteggio irrimediabile non si poteva chiedere di più.

Embolo 4,5 Da anni ormai è uno dei centravanti di riferimento della Svizzera che garantisce una certa solidità, ma quando arrivano gli appuntamenti importanti non graffia come dovrebbe. Contro il Portogallo lo penalizza il modulo disegnato dal suo allenatore. Isolato.

CT Murat Yakin 4 Questa volta non ne azzecca una e in patria non saranno molto teneri per una formazione disegnata con l’intento di speculare sugli errori dei propri avversari che in questa circostanza non arrivano mai. Poco coraggio.

Le Pagelle del Portogallo

Diogo Costa 5,5 Forse l’unico che non merita la sufficienza, ma i suoi due errori nel match di ieri sera non saranno ricordati. Meglio sbagliare quando tutto è sotto controllo, che nelle partite in bilico. Da rivedere

Diogo Dalot 6,5 Se la serata di Diogo Costa non ha preso una piega ben peggiore di quella appena descritta, è anche merito di Diogo Dalot, autore di un prodigioso intervento sulla linea dopo un errore del suo portiere. Attentissimo

Pepe 7,5 La vitalità di un ragazzino di 40 anni o giù di lì, per una carriera che si accinge a terminare tra alti e bassi anche per via del suo carattere non sempre docile. Ieri ha suonato la carica, oltre che prendersi il merito di un gol selvaggio. Allenatore in campo

Ruben Dias 6 Tocca molti palloni in meno rispetto al solito e viene chiamato in avanti senza la solita costanza. Inoltre partecipa poco alla costruzione della manovra, marchio di fabbrica di questo Portogallo. Per il resto compitino svolto senza infamia e senza lode.

Raphael Guerreiro 7 Sbaglia pochissimo in fase difensiva e si incunea tra i difensori elvetici in più di un’occasione, creando scompiglio più volte. Trova anche il quarto gol per i suoi. Illuminato.

William Carvalho 6,5 Vale il discorso fatto per Ruben Dias. Il lavoro che fa il mediano portoghese è oscuro, ma uno dei più importanti, vista la poca incisività della trequarti elvetica. Lavoro sporco

Otavio 6 Tocca un buon numero di palloni, anche se appare molto meno rispetto ai suoi compagni, come già scritto per Dias e Carvalho, ma corre come un matto. Polmone verde

Bruno Fernandes 7 Partite come quella di ieri, il portoghese ne ha giocate un’infinità, tanto che prove come quella contro la Svizzera passano quasi inosservate per via delle sontuose prestazioni di alcuni compagni. Classe eccelsa. Dal 86° Rafael Leao 7. L’abbondanza di questa squadra è certificata dalla possibilità di tenere in panchina gente come Cristiano Ronaldo e Rafael Leao che entra e segna. Asso nella manica.

Bernardo Silva 7 Solita prestazione di qualità a giostrare tra centrocampo e trequarti impreziosita da tutta una serie di scambi coi suoi compagni di reparto e una facilità a portare il pallone nella metà campo avversaria con una classe sopraffina. Intoccabile

Joao Felix 8,5 Il migliore in campo senza se e senza ma. L’assenza di Ronaldo sblocca finalmente uno dei giocatori che per troppi anni ha vissuto all’ombra di CR7. La partita di ieri è la cartina di tornasole che serve a certificare la classe del campione. Sottovalutato

Gonçalo Ramos 8,5 Il voto è identico a quello di JF grazie alla tre reti realizzate e a una prestazione che difficilmente dimenticherà per il corso della sua vita. Sempre al posto giusto nel momento giusto, mette in difficoltà i suoi avversari con continuità ed è perfetto in fase realizzativa. Cecchino Dal 73° Cristiano Ronaldo 6 Con ogni probabilità le critiche piovutegli addosso nell’ultimo periodo, sono servite al campione portoghese per abbassare un pochino la cresta e rientrare nei ranghi al culmine delle polemiche originate anche dai suoi compagni di squadra, non più disposti a sopportare le sue pretese. Nella partita di ieri sera è acclamato dal pubblico e lui risponde con tanta voglia di fare e una punizione sulla barriera.

CT Fernando Santos 8 A differenza del suo omologo azzecca tutte le scelte. Dalla posizione di Joao Felix, all’esclusione di CR7, dalla scelta di Gonçalo Ramos alla trappola a centrocampo che fa sparire gli svizzeri. Genio lusitano.