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La Francia ha sconfitto la Polonia 3-1 negli ottavi di finale del Mondiale in Qatar, guadagnandosi così la possibilità di affrontare, per la prima volta nella storia in una partita ad eliminazione diretta di Mondiali o Europei, l’Inghilterra ai quarti.

Vediamo insieme come si sono comportati i giocatori di Francia e Polonia con le nostre pagelle.

Francia (4-2-3-1):

Hugo Lloris: 7

Una parata fondamentale su Zielinski nel primo tempo, poi sempre attento su ogni possibile iniziativa polacca. Nel finale para anche il rigore a Lewandowski, prima che l’arbitro faccia ripetere.

Jules Koundé: 6,5

Nella difesa a 4 francese lui è l’esterno che stringe maggiormente al centro per coprire, ma nel secondo tempo con il calo della Polonia si permette anche qualche interessante avanzata. Partita senza sbavature, anche se dalla sua parte la Polonia non ha mai attaccato molto.

Raphael Varane: 6,5

Poteva subito indirizzare la partita per la Francia con un pericoloso colpo di testa in avvio, per il resto guida bene la linea difensiva contro un Lewandowski decisamente isolato.

Dayot Upamecano: 6

Non è stata una partita complicata, mezzo voto in meno per quel tocco di mano sul finale che causa il rigore per la Polonia.

(dal 92° Axel Disasi: s.v. Giusto pochi minuti per prendere parte al successo.)

Theo Hernandez: 5,5

Grande assente della partita, avrebbe libertà di attaccare ma con Mbappé in versione sovrumana davanti a lui è completamente superfluo, nei ripiegamenti difensivi spesso non è puntuale e molte iniziative polacche si sviluppano sul suo lato.

Aurelien Tchouameni: 6

Non lo si nota moltissimo ma il suo peso sulla partita è tangibile: se la Polonia fatica a far arrivare la palla avanti è perché spesso le linee di passaggio sono già coperte. Ammonito dopo mezz’ora, viene sostituito nella ripresa.

(dal 66° Youssouf Fofana: 6. Entra e dopo pochi minuti la Francia raddoppia: si limita ad amministrare la partita a metà campo con intelligenza).

Adrien Rabiot: 6,5

Anche il centrocampista della Juventus è protagonista di una partita attenta e di sostanza in mezzo al campo, anche se ha qualche occasione di liberare la sua falcata in proiezione offensiva. Il rammarico per la Juventus è che esprima questa sicurezza e questa tranquillità proprio quando sta andando in scadenza di contratto.

Ousmane Dembélé: 7

Le sue accelerazioni sono fulminanti, pecca un po’ di concretezza al momento del tiro ma svolge un gran lavoro lungo la fascia, soprattutto nel primo tempo rinculando per coprire lo spazio lasciato libero da Koundé. Dopo i primi anni di Barcellona sembrava un giocatore irrimediabilmente perso, invece sta giocando un gran Mondiale oscurato solo dalle prestazioni eccezionali dei suoi compagni di reparto.

(dal 76° Kingsley Coman: s.v. Entrato a partita ormai chiusa, non ha occasione di mettersi in mostra)

Antoine Griezmann: 8

Mbappé e Giroud si prendono le copertine, ma è le petit diable ad essere la chiave del match. Giocatore di classe superiore che si spende in qualsiasi zona del campo: il modulo della Francia dovrebbe essere 4(+1)-2(+1)-3(+1), dove quel +1 è Griezmann. Cuce il gioco tra centrocampo e trequarti, si lancia ad occupare gli spazi offensivi come una punta, ripiega in copertura come un mediano. Il 2-0 nasce da un suo rinvio in mezzo all’area. 

Kylian Mbappé: 8.5

Una doppietta e un assist frutto di una superiorità atletica impressionante e di una freddezza glaciale. Quando parte in velocità sembra di guardare un film di supereroi, e l’impressione è che non abbia fatto nemmeno tutto questo sforzo. 9 gol ai Mondiali prima dei 24 anni: ci sono pagine e pagine di Storia del Calcio da scrivere.

Olivier Giroud: 7.5

Sullo 0-0 Dembélé gli consegna un pallone davanti alla porta vuota che si divora incredibilmente (per lui), ma per si riscatta benissimo sulla girata che porta la Francia in vantaggio e gli permette di superare Henry come miglior marcatore nella storia dei Bleus. Ci mette lo zampino anche sul raddoppio di Mbappé con un pregevole stop volante e in genere per tutta la partita impegna la retroguardia polacca creando gli spazi per i compagni. Peccato per il gol in rovesciata a gioco fermo.

(dal 76° Marcus Thuram: s.v. Entrato a partita ormai chiusa, non ha occasione di mettersi in mostra)

Ct. Didier Deschamps 7

Ha una rosa fortissima e di una profondità invidiabile (sono ben 5 i probabili titolari assenti per infortunio), e per quanto le prodezze di Mbappé e Giroud non siano merito suo, lo è sicuramente il guadagnarsi la disponibilità di Griezmann a sacrificarsi in questo modo per la squadra. Anche il fatto di aver mantenuto un gruppo capace di compattarsi nonostante le assenze dopo il flop dell’Europeo è sicuramente merito del c.t.

Polonia (4-1-4-1):

Wojciech Szczęsny: 6,5

Giroud lo fulmina, Mbappé piazza la palla dove è impossibile arrivare. Se la Polonia è arrivata fin qui è sicuramente merito suo, se è uscita non ha colpe.

Matty Cash: 6

Nonostante abbia davanti un avversario sovrumano come Mbappé, fa tutto ciò che è umanamente possibile per contenerlo. Tenta, riuscendoci spesso in avvio, di indirizzarlo lontano dall’area, anche se sulla corsa poi non può tenerlo. Contro qualsiasi altro avversario sarebbe stata una prestazione strepitosa. Paradossalmente è Thuram a costargli l’ammonizione nel finale.

Kamil Glik: 5,5

Senza fronzoli tenta di rintuzzare gli attacchi francesi. Non parlategli di impostazione o di uscita dalla difesa, per lui la palla va solo tenuta lontano dall’area. Contro quest’attacco però è impossibile riuscirci sempre.

Jakub Kiwior: 5

L’errore sul gol di Giroud è gravissimo: l’imbucata di Mbappé è geniale e il centravanti francese si gira in un attimo, ma Kiwior è almeno due passi indietro rispetto alla linea difensiva, tenendo in gioco il centravanti milanista. In fase di possesso palla poi qualche errore marchiano.

(dal 87° Jan Bednarek: s.v. Entra e Mbappé firma il 3-0, ma non ha colpe specifiche.)

Bartosz Bereszynski: 5,5

Abbastanza bene nel primo tempo in progressione, anche se dovendo giocare sul piede opposto spesso non riesce a crossare con tempismo, ma nel secondo tempo il suo apporto cala progressivamente. In difesa Dembélé gli sfugge troppe volte.

Grzegorz Krychowiak: 5,5

Piazzato a fare interdizione davanti alla difesa, fa il suo senza badare troppo alla forma. Il problema è che se il suo compito doveva essere quello di limitare il raggio d’azione di Griezmann, allora è un fallimento. Se invece doveva essere quello di semplice schermo sulla trequarti, qualcun’altro doveva seguire il “trequartista” francese, e non c’era.

(dal 71° Krystian Bielik: s.v. Poco dopo il suo ingresso il secondo gol della Francia fa calare i ritmi a centrocampo)

Jakub Kaminski: 6

Corre molto e cerca di inserirsi negli spazi lasciati scoperti da Hernandez. Ha una grande occasione dopo la doppia conclusione di Zielinski ma dopo lo si vede sempre meno.

(dal 71° Nicola Zalewski: s.v. Entra in una fase di gioco in cui non ha occasioni di farsi notare).

Sebastian Szymanski: 6

Buone proiezione offensive e buoni rientri in copertura nel corso del primo tempo. Come tutta la Polonia, nel corso della ripresa si sgonfia.

(dal 64° Arkadiusz Milik 6. Cerca di portare il gioco maggiormente vicino a Lewandowski, ma la Polonia in breve tempo va in balia della Francia. Al 94° stampa una bella sforbiciata sul palo, ma era in fuorigioco).

Piotr Zielinski: 5

Anonimo per quasi tutto il match, ha una doppia, clamorosa occasione sullo 0-0 che poteva decisamente cambiare il copione della partita. Prima colpisce Lloris e poi sulla ribattuta trova Varane sulla linea di porta. Errore grave, soprattutto sulla prima conclusione. Dopo scompare nuovamente dal gioco.

Przemysław Frankowski: 5.5

Corre e pressa molto, ma Koundé lo limita bene in fase offensiva e spesso Dembélé lo sorprende in ripartenza.

(dal 87° Kamil Grosicki: s.v. Un suo cross poco convinto vale il rigore allo scadere, ma è più demerito di Upamecano che merito suo.)

Robert Lewandowski: 5.5

Partita difficile per il centravanti polacco che da solo può poco in avanti. Riesce a inventarsi una conclusione interessante nel primo tempo che finisce fuori non di molto. Per il resto gli manca decisamente l’apporto dei compagni e l’inserimento di Milik arriva tardi. Trasforma il rigore nel finale dopo che Lloris gli aveva parato il primo tentativo.

Ct. Czesław Michniewicz 6

Per un tempo la Polonia gioca la miglior partita del Mondiale, attenta e propositiva nelle ripartenze. Ma quando l’avversario è così superiore nelle individualità, qualsiasi piano tattico è destinato a naufragare.