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Il primo ottavo di finale di questa Coppa del Mondo vede di fronte l’Olanda, prima del suo girone, e gli USA che arrivano comunque da tre partite senza sconfitte. Un match dall’esito non così scontato e che potrebbe riservare più di qualche sorpresa.

Olanda vs USA: le info utili

Quando e dove si gioca

Olanda e USA saranno le prime a scendere in campo per gli ottavi di finale, con l’appuntamento previsto per le ore 16:00 di Sabato 3 Dicembre 2022. Lo scenario sarà quello del Khalifa International Stadium di Doha.

Dove vederla

Come sempre la partita sarà trasmessa in esclusiva sulle reti RAI, in questo caso sull’ammiraglia di RAI1 in diretta e in chiaro. Il match sarà anche disponibile in streaming sul sito di RaiPlay.

Probabili Formazioni

Tante le certezze di mister van Gaal, pronto a ripartire dal collaudato asse composto dagli inamovibili van Dijk, de Jong, Klaassen e Gakpo.

Difficile vedere cambi sulle fasce, dove hanno ben fatto Blind e Dumfries. Qualche avvicendamento però potrebbe esserci: Memphis Depay in avanti se la gioca con Berghius, mentre a centrocampo il posto di De Roon è insediato da Bergwijn così come da Koopmeiners.

Ultimo dubbio anche nella linea di difesa, con Timber e De Ligt che si giocano una maglia.

  • Olanda (3-4-1-2): Noppert; Timber, Van Dijk, Aké; Dumfries, F. De Jong, Klaassen, Blind; Gakpo; Bergwijn, Depay.

Anche Berhalter ha le idee piuttosto chiare sull’undici che scenderà in campo, con solo qualche nodo da sciogliere.

Sargent in attacco parte avanti ma deve risolvere qualche acciacco per vincere la concorrenza con Wright.

Per il resto tutto confermato rispetto alla vittoria contro l’Iran, con l’unico ballottaggio aperto per la posizione di centrale in difesa dove se la giocano Carter-Vickers e Zimmerman.

  • USA (4-3-3): Turner; Dest, Zimmermann, Ream, Robinson; McKennie, Adams, Musah; Weah, Sargent, Pulisic.

I precedenti

Nessun precedente ufficiale tra le due squadre, che si sono però incrociate diverse volte in amichevole.

Delle cinque sfide, tutte le prime quattro hanno visto gli Orange vittoriosi, ma gli States si sono rifatti proprio in quella più recente, con un 3-4 in rimonta alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam.

In generale l’Olanda non perde una partita contro nazionali non europee da ben 19 partite (13 vittorie e 6 pareggi nel frangente). Anche se per due volte i pareggi hanno portato poi all’eliminazione dal torneo (contro Brasile e Argentina ai rigori).

Le Statistiche

Lo score di Luis van Gaal con l’Olanda nelle partite di Coppa del Mondo racconta di 10 partite senza sconfitte (7 vittorie e 3 pareggi), di cui 5 mantenendo la porta inviolata (di cui 3 proprio nelle più recenti a eliminazione diretta).

Nelle ultime cinque partecipazioni mondiali, gli Orange sono arrivati per quattro volte almeno ai quarti di finale. Nessuna nazionale ha giocato più finali dell’Olanda, senza mai riuscire a vincere il titolo (zero su tre).

Occhi su Cody Gakpo, autore del gol del 1-0 in tutte e tre le partite del girone e che potrebbe diventare il primo giocatore olandese a segnare in ognuna delle sue prime quattro presenze ai mondiali (l’ultimo europeo a riuscirci fu il nostro Christian Vieri nel 1998).

Per gli USA gli ottavi sono stati spesso negativi, con tre eliminazioni su quattro presenze, accedendo ai quarti solo nel 2002 vincendo contro il Messico. Per gli States è Pulisic l’uomo più in forma, con ben sei partecipazioni ai gol nelle sue ultime nove presenze in nazionale (4 gol e 2 assist).

Analisi della partita

Occasione d’oro per l’Olanda che, almeno sulla carta, ha tutti i numeri per poter accedere ai quarti di finale. Ma gli USA non sono squadra da prendere sotto gamba, e per molti versi hanno numeri simili in questa prima fase.

Zero sconfitte per entrambe, un solo gol al passivo, due partite con porta inviolata. E anche in attacco, malgrado l’Olanda abbia segnato 5 reti contro le 2 degli USA, tutte e due tirano più o meno con le stesse percentuali (28 tiri a 25 per gli americani).

La partita potrebbe quindi essere sbloccata soprattutto dalla qualità e dalle giocate dei singoli, e qua è indubbio che l’Olanda abbia qualche carta in più da giocare, a cominciare proprio da un Gakpo in grande spolvero (in attesa di vedere un de Jong finalmente protagonista).