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Mercoledì 8 novembre, alle ore 18 e 45, il Napoli di Rudi Garcia attende l’Union Berlino, già battuto 1 a 0 all’andata, per il quarto turno del Girone C di Champions League. È una sfida importante per gli azzurri che, in caso di vittoria, potrebbero mettere una seria ipoteca sulla qualificazione agli ottavi. Al momento il primo posto del girone è occupato dal Real Madrid di Carlo Ancelotti, ma con un’ipotetica vittoria potrebbero poi giocarsi la qualificazione da prima della classe nello scontro diretto in terra spagnola. Forse stiamo correndo un po’ troppo, perché “con i se e con i ma” non si va da nessuna parte; quindi, facciamo un passo indietro e ragioniamo sul presente e su questo match, pieno di insidie per la squadra partenopea. Infatti, se da una parte c’è il Napoli che, nonostante l’assenza pesante del suo bomber Victor Osimhen, sta ottenendo buoni risultati dando continuità alle sue prestazioni, dall’altra abbiamo una squadra in piena crisi di risultati.

Toccato il fondo, risalire è difficile ma possibile

90 minuti che rappresentano una sorta di ultima spiaggia per Bonucci e compagni, ritrovatisi in un vortice di sconfitte da cui non riescono a tirarsi fuori. Infatti, anche nell’ultima gara casalinga di campionato, i biancorossi di Urs Fischer, impegnati contro l’Eintracht Francoforte non sono riusciti a portare nessun punto a casa. Un match che avrebbe potuto segnare la rinascita della compagine berlinese e che si è rivelata, invece, l’ennesima doccia fredda. Il Francoforte si è imposto con un netto 3 a 0, consegnando al tecnico svizzero e ai suoi ragazzi la dodicesima sconfitta consecutiva in tutte le competizioni. Un rendimento decisamente negativo e dal quale bisogna uscire il prima possibile perché le qualità per fare meglio di così ci sono tutte.

Di certo, l’esperienza dell’ex juventino, Leonardo Bonucci, con il club tedesco non sta andando nel migliore dei modi e non tanto per qualche panchina di troppo; il difensore, fino a questo momento, non è ancora riuscito ad assaporare il sapore del successo. Fin qui la leadership, che tanto aveva distinto l’ex capitano juventino, è mancata. Ma nulla è ancora perduto, la squadra tedesca dovrebbe ripartire da quella fame, che aveva contraddistinto proprio Leo negli anni in bianconero, e farne un punto di partenza per uscire da una situazione a dir poco negativa.

Eppure, nel Girone C di Champions League, l’Union Berlino aveva iniziato con il piede giusto se non fosse stato per il goal di Bellingham nei minuti di recupero nell’esordio stagionale nella massima competizione europea. I rimpianti sicuramente servono a poco, anche perché nelle partite successive ha fatto molta difficoltà in ogni reparto e, non a caso, sono arrivate tre sconfitte su 3. Mercoledì sera la squadra tedesca dovrà cercare di urlare “presente” per dare una scossa concreta alle proprie prestazioni ma soprattutto per smuovere la classifica dato che sono ancora artefici del proprio destino.

Vincere aiuta a vincere

Il Napoli ha giocato un’ottima partita nell’ultima gara di campionato vincendo per 2 a 0, grazie alle reti siglate da un super Raspadori, a inizio partita, e chiusa nel finale dal goal del subentrante Elmas. È stata una partita chiave perché permette di dare continuità alla vittoria in trasferta a Verona per 3 a 1, il pareggio in casa contro il Milan per 2 a 2 in rimonta e soprattutto alla vittoria in trasferta a Berlino, nella gara di andata di Champions League, per 1 a 0.

Sono stati giorni difficili per i Campioni d’Italia perché erano chiamati a rispondere sul campo alle critiche mosse durante le settimane passate. Infatti, alla sosta nazionali il Napoli veniva dalla sconfitta in casa con la Fiorentina, le voci di un cambio in panchina e soprattutto dalla notizia dell’infortunio di Victor Osimhen, da lì, però, la squadra partenopea ha saputo compattarsi e rialzare la testa.

Ora arriva alla prima sfida di ritorno del Girone C con un morale molto più fortificato rispetto alle prime uscite. Nonostante i molti problemi legati ancora al modulo, il Napoli sembra aver ritrovato quella mentalità che sembrava essersi persa a inizio campionato. La gara con l’Union Berlino è delicata perché sarà una bella prova di maturità per gli uomini di Garcia. Sarà necessaria tanta concentrazione e tanta fame per poter chiudere con largo anticipo il discorso qualificazione e affrontare con serenità le ultime due partite del girone.