Vai al contenuto

Il Napoli di Mazzarri non riesce ad uscire dalla crisi di prestazioni e risultati e chiude a reti bianche col Monza. Gli azzurri escono dal Maradona con un altro risultato negativo, chiudendo in maniera semi arrendevole questo 2023. L’encefalogramma piatto della formazione partenopea è ormai evidente a tutti, tanto da scomodare le scuse personali del patron Aurelio De Laurentiis.

Pochissime le note liete di serata per il Napoli: il rigore parato da Meret (che però poi si fa male), la prestazione da leader di Mario Rui e quantomeno la voglia mostrata da Kvaratskhelia. Se Mazzarri rivendica le prestazioni sempre discrete dei suoi uomini, i numeri lo condannano. Dal suo ritorno in panchina gli azzurri hanno ottenuto 3 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte tra tutte le competizioni.

Il club campione d’Italia in carica è affondato dal quarto al settimo posto dall’arrivo di Mazzarri e, adesso, anche la Lazio è a contatto. Il Napoli ha 19 punti in meno rispetto alla scorsa stagione allo stesso punto del campionato e il rendimento di questa stagione (28 lunghezze dopo 18 giornate) è tra i peggiori dal ritorno in Serie A risalente all’annata sportiva 2007/2008.

Solamente in due casi il Napoli ha fatto meno punti rispetto ai 28 attuali dal ritorno in Serie A, un risultato che giunti ormai al giro di boa del campionato è inaccettabile. Aurelio De Laurentiis ha fatto mea culpa nel post partita, assumendosi tutte le responsabilità, ma è davvero quello che serve adesso alla formazione di Mazzarri?

Le scuse di De Laurentiis

“Tutto quello che è successo finora è colpa mia, me ne assumo la responsabilità. Per questo chiedo scusa ai tifosi e ai napoletani per la posizione in classifica. Il campionato è lungo e ci muoveremo sul mercato per recuperare il tempo perso”. Queste le parole di scuse di Aurelio De Laurentiis nel post partita di Napoli-Monza.

Quella post scudetto si sta rivelando forse la stagione più complicata per De Laurentiis da quando è presidente del Napoli. Dopo la scalata al vertice c’è sempre un periodo d’assestamento, che però nel club azzurro si è tramutato in un vero e proprio terremoto. Dalla separazione con Spalletti e Giuntoli (peccato capitale da cui nasce tutto) il patron della società partenopea ha condotto una serie di scelte deleterie.

Il mercato estivo ha peggiorato la situazione creatasi dal doppio addio di dirigente ed allenatore, con Natan che ha rimpiazzato Kim. Sarebbe servito uno sforzo maggiore per portare a Castel Volturno un difensore quanto meno del calibro del coreano, anziché puntare sulla solita scommessa low cost. Anche salutare a cuor leggere Lozano per un punto interrogativo come Lindstrom ad oggi sembra un passo indietro.

La scelta tecnica per la panchina è stata forse peggiore, se come da parole dello stesso De Laurentiis, il patron azzurro si era pentito dopo appena un giorno dell’ingaggio di Rudi Garcia. A quale scopo allora l’affiancamento personale per circa un mese a Castel Volturno? Il presidente del Napoli ha tentato il cambio di rotta passando a Mazzarri, ma è semplicemente passato da una tempesta all’altra.

Non è questione di sfortuna, ma di scelte, sbagliate. Adesso, il calciomercato invernale è l’occasione per provare a raddrizzare una stagione che sta pian piano prendendo forme da incubo per il Napoli. Se però si dovesse agire seguendo la stessa bussola della scorsa estate, il rischio di peggiorare ulteriormente una squadra già ampiamente in crisi, è alto.

Meret para il rigore e le critiche, poi s’infortuna

Quanto successo a circa metà della ripresa di Napoli-Monza è esemplificativo della stagione che sta vivendo il Napoli. Mario Rui, il migliore fino a quel momento, tocca col braccio in area di rigore e concede un penalty ai brianzoli. Meret aveva già richiamato la panchina per un problema fisico, ma sceglie di rimanere in campo per provare a parare il tiro dagli undici metri.

Ci riesce, risponde alle critiche e respinge il rigore calciato da Pessina, poi è costretto a dare forfait. Al minuto 74′ Meret lascia il campo del Maradona per far entrare Nikita Contini. E Gollini? Il secondo portiere del Napoli ha, ironia della sorte, accusato un fastidio nel riscaldamento pre partita. In mezzo a questo momento difficile vissuto dal club azzurro, c’è l’esordio in prima squadra dell’estremo difensore dalle origini russe.

Se la difesa e il tanto criticato portiere per una volta è protagonista in positivo, continua a lasciare a desiderare la creazione offensiva del Napoli. Eccezion fatta per le comunque arginate galoppate di Kvaratskhelia, la formazione azzurra non sembra mai dare la percezione all’osservatore di essere pericolosa. Come se mancasse in primis ai calciatori stessi la convinzione di poter arrivare in rete.

Adesso si chiude un anno storico per il Napoli, quello del terzo scudetto della sua storia, e si apre il 2024. Che le scuse di De Laurentiis e gli spunti positivi visti contro il Monza siano di buon auspicio per il futuro di questa complicata stagione.