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Dopo la faticosa e travagliata vittoria con il Verona l’Inter era chiamata ad una prestazione convincente contro il Monza, e gli uomini di Inzaghi non hanno mancato l’appuntamento dell’U-Power Stadium: vittoria per 1-5 e una dimostrazione di forza come i nerazzurri non mettevano in campo da molto tempo.

Una prova di forza impressionante

In realtà, a ben vedere gli ultimi match, l’Inter ha sempre fatto vedere la sua forza, ma mai per tutti i 90 minuti, con i giocatori che a momenti della partita effettivamente travolgenti hanno alternato momenti di pausa e di “gestione” del match che non sempre sono andati come previsto.

Al Brianteo, complice anche il match messo subito in discesa con i due gol segnati nell’arco di 2 minuti prima dello scadere del primo quarto d’ora di gioco, i nerazzurri hanno invece dominato il match ad ogni livello, travolgendo la difesa del Monza (per la verità in totale emergenza, con un centrocampista come Gagliardini adattato nel ruolo di centrale e con il porta il secondo portiere Sorrentino).

Ciò che ha impressionato è stata la capacità di tenere sempre alta la tensione in fase offensiva, riuscendo a costruire una quantità enorme di azioni offensive sfruttando un po’ tutte le possibilità offerte dalla rosa: dalle verticalizzazioni di Calhanoglu ai cross di Dimarco, passando per gli scambi tra Thuram e Lautaro alle percussioni per vie centrali di Mkhitaryan e Barella.

La settimana di preparazione ha fatto la differenza?

La grande discriminante che un po’ tutti hanno individuato nel duello Inter-Juventus per il titolo risiede principalmente nel fatto che i bianconeri in questa stagione non hanno praticamente impegni infrasettimanali.

Al di là delle dimensioni e del livello della rosa che comunque permette ai nerazzurri di gestire senza troppi patemi in doppio impegno, contro il Monza si è visto effettivamente quanto la cosa possa incidere.

Ma già contro il Verona, al di là della distrazione costata il momentaneo pareggio di Henry, l’Inter aveva già fatto vedere un livello di applicazione ben diverso rispetto alle ultime apparizioni dell’anno scorso.

Più che da un punto di vista di fatiche fisiche, che il turnover applicato da Simone Inzaghi sembra riuscire a prevenire abbastanza agevolmente, tra il pareggio contro la Real Sociedad all’ultima giornata del girone di Champions League e il pareggio contro il Genoa a Marassi a fine 2023, i nerazzurri erano sembrati affaticati dal punto di vista mentale.

Contro il Monza invece tutto ha girato per il verso giusto, con le gambe che hanno seguito la testa e con i giocatori che hanno messo in campo una coesione e una capacità di trovarsi davvero di un livello che non si vede così facilmente nel campionato italiano.

Verso lo scontro diretto del 4 febbraio

Ora l’Inter deve abbandonare temporaneamente il campionato per concentrarsi sulla Supercoppa Italiana che si gioca in Arabia Saudita. La semifinale contro la Lazio è in programma venerdì 19 gennaio, mentre l’eventuale finale lunedì 22. Al ritorno in Italia, i nerazzurri sono poi attesi dalla sfida del Franchi contro la Fiorentina il 28 gennaio (con anche i viola reduci dal viaggio in Arabia). Si tratta di una sfida importantissima dal momento che nel frattempo la Juventus avrà giocato una partita di campionato in più.

La cosa che rende lo scontro diretto di San Siro contro la Juve di sabato 4 febbraio particolarmente interessante è che i nerazzurri avranno nuovamente una settimana intera per preparare la partita, senza alcun impegno infrasettimanale, proprio come la Juventus: non si tratterà della partita decisiva del campionato, ma per i nerazzurri prendere un certo vantaggio prima del ritorno degli impegni di Champions League può essere vitale.