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Il vento di rivoluzione pare non essersi placato nell’ambiente Milan. Nel giugno 2023 l’addio di Maldini e Massara che ha creato non poco scalpore. Ora sembra alle fase finali il rapporto con l’attuale tecnico rossonero Stefano Pioli. L’allenatore ha riportato il Diavolo al successo grazie alla vittoria del 19° scudetto ed al raggiungimento della semifinale di Champions League. Tuttavia, la fiducia verso l’emiliano sembra stia via via scemando, nonostante le ripetute smentite.

L’estate del 2023 è stata caratterizzata da un mercato in entrata che a Milanello non si vedeva da parecchio tempo. Gli acquisti sembravano tutti improntanti ad un cambio modulo, ovvero il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Con il passare della stagione, le pesanti sconfitte rimediate dall’Inter e dal Borussia Dortmund sono state il sintomo più evidente di un meccanismo che si è precocemente inceppato. Oltre alle debacle più sonore, sono state le prestazioni ed i risultati insufficienti a rendere traballante la panchina di Pioli.

Data la distanza dalla capolista Inter e la poco edificante uscita sia dalla Champions League che dalla Coppa Italia, al Milan resta un unico obiettivo: l’Europa League. Questo contesto europeo, seppur meno blasonato, non deve trarre in inganno. All’interno della competizione sono presenti club altamente competitivi che stanno impiegando tutte le loro forze per portare nella propria bacheca questo trofeo.

Situazione complessa quindi per Pioli. L’allenatore ha perso in parte il polso della situazione ma non deve essere dimenticato che ha dovuto combattere con un numero spropositato di infortuni muscolari. Come già sottolineato, la sua posizione pare sempre più traballante ed i nomi per un suo possibile sostituto si susseguono di continuo. Il profilo che sta prendendo sempre più piede è quello di Antonio Conte. L’ex Tottenham potrebbe tornare ad allenare dopo un anno sabbatico al termine dell’esperienza in Premier League.

Perché Antonio Conte sarebbe la scelta giusta per il Milan

Le voci che si susseguono sull’arrivo di Conte al Milan sono molteplici e specie i tifosi stanno accogliendo questa eventualità con fervente entusiasmo. La ragione è da ricercare soprattutto nella mentalità vincente e preparazione fisica che fornisce ai suoi giocatori. In Italia il suo operato con Juventus e Inter ha portato successi ed un approccio propositivo che poi le stesse si sono portate dietro negli anni a venire, persino dopo che il tecnico se n’è andato.

Durante la sua esperienza alla Juventus, squadra della quale è stato bandiera, ha riportato i bianconeri alla vittoria dopo gli anni di blackout a seguito della vicenda calciopoli. Conte non si è limitato a vincere ma ha letteralmente travolto gli avversari, abbattendo ogni record. Ha portato a casa per tre stagioni consecutive lo scudetto (2011/2012, 2012/2013, 2013/2014). Oltre a questi, ha conquistato da tecnico della Vecchia Signora anche una Supercoppa Italiana.

Ad essere sorprendente è stato soprattutto quanto ottenuto nella stagione 2013/2014. Nel corso della stessa il 14 gennaio Conte, alla guida della Juventus, conquista il record di 11 vittorie consecutive e batte quindi il primato detenuto fino a quel quinquennio d’oro di Carcano. Qualche mese più tardi, nello specifico il 4 maggio, si laurea campione d’Italia. Questo titolo nazionale è sorprendente sia perché è il terzo consecutivo con i bianconeri ma anche perché entra a far parte della lista di allenatori più titolati della Serie A.

L’approccio di Conte permette anche alla Juventus di battere due ulteriori record. Innanzitutto vince il campionato con 102 totali, cifra strabiliante visto il blasone delle avversarie nonché record europeo, ed anche il primato di imbattibilità casalinga. La Vecchia Signora, durante quella stagione conquista ben 57 punti, ovvero tutti quelli disponibili.

Da non dimenticare nemmeno quanto ottenuto dal tecnico salentino in Premier League. Nella stagione 2016/2017 ha vinto il campionato con il Chelsea e quella successiva, sempre con i Blues, la Coppa d’Inghilterra. Successivamente è tornato a calcare i palcoscenici nostrani ed ha riportato l’Inter al vertice.

Ora, al Milan sta mancando in varie occasioni la giusta cattiveria agonistica per portare a casa i risultati necessari a centrare gli obiettivi stagionali. Ad aver afflitto i rossoneri sono stati anche gli innumerevoli infortuni muscolari per cui un cambio pure in quel senso sarebbe auspicabile. Per invertire la rotta, serve qualcuno che abbia il polso della situazione e che sappia spronare i giocatori nel modo giusto.

In tal senso, Antonio Conte sarebbe il profilo ideale. A più riprese i giocatori allenati da lui hanno sottolineato come il tecnico li sfinisse quasi dal punto di vista atletico a ciò abbia anche permesso loro di essere maggiormente performanti nell’arco della stagione. La capacità dell’ex Chelsea di saper toccare i tasti giusti per far affrontare i suoi l’anno calcistico al meglio è risaputo. Un esempio lampante è stato il derby di Milano in Coppa Italia. Quanto accaduto è stato raccontato spesso dai giocatori nerazzurri. Sconfitti per oltre metà partita, vincenti al termine dei 90′.

Il Milan ha bisogno di questo. Le pretese di Conte, si sa, sono ingenti ma il risultato verosimilmente vincente. Ai rossoneri manca un centravanti, questo è risaputo, e sarà sicuramente la richiesta più impellente del tecnico. Inoltre, tra le sue peculiarità quella di sapersi adattare perfettamente alla rosa a sua disposizione. Dovrà svolgere un lavoro mentale di non poco conto ma il pugliese ha le carte in regola per riportare il Diavolo sul tetto d’Italia e d’Europa.