Il Milan sostituisce Paulo Fonseca con Sergio Conceicao, attivando una particolare clausola inserita nel contratto del tecnico ex Roma. Il club rossonero avrebbe riconosciuto all’allenatore il pagamento di una stagione in caso di esonero entro il 31 dicembre. A 24 ore dalla scadenza, la dirigenza ha scelto di operare il cambio, risparmiando due annualità previste dal contratto. Fuori un portoghese e dentro un altro a Milanello, ma la filosofia dagli allenamenti alla tattica potrebbe cambiare radicalmente.
Modulo e tattica del Milan di Conceicao
Sergio Conceicao dovrebbe approcciare la sua avventura in Serie A ripartendo dalle basi poste da Fonseca e da quello che funziona. Nonostante il punto di arrivo a livello di modulo potrebbe essere il 4-3-3, quello potrebbe arrivare col tempo. Inizialmente, data la necessità di ottenere risultati, potrebbe partire dal 4-2-3-1 con Reijnders trequartista.
Il tecnico portoghese può contare su un rientro fondamentale a livello tattico come quello di Ismael Bennacer. Con l’algerino, Theo Hernandez può finalmente tornare a cavalcare il campo. Conceicao richiede da uno dei due terzini una spinta costante e proiettata verso il centro del campo, in diagonale, per rompere in contropiede. Tuttavia, di base, il francese deve svolgere un ruolo di costante sali scendi sulla fascia.
Nel modulo di Conceicao, infatti, le ali offensive tendono ad accentrarsi verso il centro del campo, facendo densità in quella zona e lasciando libere le corsie laterali, che dovranno essere terreno di caccia di Theo Hernandez e di Emerson Royal. Nel corso della sua avventura al Porto, il tecnico lusitano ha spesso sfruttato le due punte, dunque non è da escludere anche questa soluzione per modificare l’assetto tattico a partita in corso. Con due frecce laterali come Pulisic e Leao, però, ci si aspetta almeno inizialmente un centravanti unico e una trequarti folta.
La gestione della fase di non possesso di Conceicao
Paulo Fonseca ha relegato nelle ultime settimane al ruolo di riserva un perno della difesa di Pioli come Fikayo Tomori, ma proprio dall’inglese ex Chelsea potrebbe ripartire Conceicao. Il nuovo tecnico, a differenza del predecessore, potrebbe puntare sul numero 23 al fianco di Gabbia per creare una solidità difensiva alla base del suo gioco.
Il Porto di Conceicao si è infatti contraddistinto nel corso delle stagioni per la granitica tenuta difensiva, che gli ha permesso di vincere trofei in patria e spiccare in positivo nelle competizioni europee. Tutto parte dai pochi gol subiti e dalla fase di non possesso impostata dal tecnico lusitano. Le squadre dell’allenatore portoghese, infatti, sono dinamiche e propense all’immediato recupero della sfera una volta persa, ma sanno sopravvivere anche ai momenti di sofferenza presenti nell’arco di una partita.
In non possesso, infatti, ci aspettiamo un Milan compatto e propenso a chiudere ogni via centrale agli avversari con Conceicao. Il tecnico, infatti, preferisce lasciare spazio laterale da attaccare, ma non tollera le imbucate centrale. Da questo punto di vista, ci si aspetta un atteggiamento diverso dei difendenti rossoneri.
Occasione Supercoppa per Conceicao
Il gioco di Conceicao richiede molto sacrificio in fase di non possesso. Tutti devono rapidamente rientrare e la riaggressione palla deve essere immediata. Per arrivare a questo livello d’intensità serve un lavoro quotidiano in sede d’allenamento, ma il tempo a disposizione è poco. Il pari con la Roma chiude un 2024 non positivo e la contestazione della tifoseria rossonera prosegue. In tal senso, il calciomercato potrebbe venire in soccorso del mister lusitano, che potrebbe chiedere alla dirigenza qualche acquisto per rendere la rosa più sua.
Alle porte c’è la semifinale di Supercoppa italiana contro la Juventus del figlio Francisco. Conceicao auspica nel recupero di Pulisic e Leao, considerando l’infortunio di Chukwueze, spera di ritrovare il miglior Theo e, soprattutto, confida nello svoltare la stagione del Milan con un inaspettato trofeo. Al Porto, il tecnico ha dimostrato di far fare il salto di qualità mentale alla rosa. A Milano gli viene chiesto proprio questo, vedremo se riuscirà a farlo.