E adesso tocca al Napoli. Gli azzurri di Antonio Conte sono pronti a scendere in campo giovedì 18 alle 21 contro il Manchester City di Gigio Donnarumma, reduce dal 3-0 nel Derby contro lo United. La squadra di Pep Guardiola è reduce da un inizio non esattamente semplice: dopo 4 partite in Premier League, i Citizens sono a quota 6 punti, avendo vinto la prima e l’ultima gara fino a questo momento. In Europa serve una svolta, quella che il Napoli sogna per scrollarsi di dosso le ultime etichette di underdog.
Ecco, gli azzurri. L’inizio in campionato è stato strepitoso: Conte ha ottenuto tre vittorie su tre, soltanto la Juventus ha saputo tenere il passo, e adesso i napoletani hanno intenzione di non patire il viaggio europeo, la grande differenza rispetto a un anno fa. Buone notizie in serie, però, dal debutto: i nuovi acquisti stanno già tenendo il passo spedito, e non c’è bisogno di amalgamare ulteriormente. E’ tutto pronto.
Le probabili scelte
All’Etihad andrà allora in scena una partita senza esclusioni di colpi. Soprattutto, però, senza nemmeno un vincitore già scritto. Il City è pronto a scendere in campo con il classico 4-3-3, ormai la veste che meglio gli si addice. Con Donnarumma tra i pali, Khusanov e O’Reilly agiranno sugli esterni, mentre Ruben Dias e Gvardiol saranno i centrali difensivi. Bernardo Silva a centrocampo troverà posto con Rodri in cabina di regia e Tijjani Reijnders – ex Milan – come mezzala aggiunta. In attacco c’è sempre da temerli, poco da fare: Foden da una parte, l’imprevedibilità di Doku dall’altra, Erling Haaland centravanti.
Conte potrebbe continuare con il 4-4-2, partendo da Milinkovic-Savic tra i pali: il portiere serbo, acquistato dal Torino quest’estate, è pronto a fare il suo debutto europeo anche in virtù delle condizioni precarie di Meret. Di Lorenzo e Olivera sulle fasce, Beukema e Buongiorno saranno invece al centro. In mezzo Lobotka in cabina di regia, con Anguissa al suo fianco. Politano e McTominay un po’ più esterni, mentre De Bruyne (grande ex) sarà a supporto di Hojlund, che a Manchester ha giocato, ma sponda Red Devils.
Chi tenere d’occhio
Partiamo proprio dall’ultimo arrivato in casa Napoli: il gol alla Fiorentina è stato un toccasana, anche per rispondere a un po’ di incertezze legate all’ultima stagione svolta a Old Trafford. Hojlund ha dimostrato di poter percorrere i passi compiuti da Lukaku, e con una velocità nettamente diversa rispetto al belga. Oltre all’attaccante, gli occhi saranno inevitabilmente su Kevin De Bruyne: il City ha creduto di poterne fare a meno, e KDB ha raggiunto i campioni d’Italia. Vuole continuare a vincere. E stupire in Europa.
Dall’altra parte non si può non partire dall’ariete norvegese: valore di 180 milioni di euro (dati Transfermarkt) ma soprattutto 8 gol in 8 partite contando pure quelli al Mondiale per Club. Inserendo pure i gol in Nazionale, siamo già ben oltre la doppia cifra. Insomma: sta bene e lo dimostrerà. Così come si è ben ambientato Reijnders, che di De Bruyne ha preso sostanzialmente il posto. Gol e assist, pulizia nel passaggio. E’ forte. L’ha fatto già capire.
Prospettive nella League Phase
Dopo il City, il Napoli affronterà lo Sporting Lisbona, poi il Psv, l’Eintracht, il Qarabag, il Benfica e infine Copenaghen e Chelsea. Non sono avversari insormontabili, ma la strada verso gli ottavi diretti è sicuramente particolare, impervia. Il Maradona sarà un fattore, perciò Conte si augura di poter portare a casa quanti più punti possibile anche in trasferta. Magari aprendo con un colpo a Manchester: sono in rodaggio, perciò più fragili.
Il City invece partirà per Montecarlo nella seconda giornata, ha il Villarreal e il Borussia Dortmund, poi Leverkusen e Real Madrid, prima di chiudere con Bodo Glimt e Galatasaray: non ci sono mai partite semplici, ma quest’elenco di avversarie è davvero insidioso. Serve una campagna pressoché perfetta per raggiungere gli ottavi diretti. Di sicuro, ci sono i giocatori, le idee, la forza per farlo.

