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La Liga è il campionato degli “ex italiani”, grazie alle prestazioni notevoli da parte di Luka Romero, come nell’ultimo weekend, senza dimenticare altri nomi che forse ci eravamo dimenticati ma che in Spagna sono rinati.

Abbiamo scelto, partendo proprio da Romero, le storie di alcuni di questi giocatori passati dalla Serie A e diventati fondamentali nelle loro rispettive squadre della Liga.

Luka Romero rimpianto Milan?

Nell’ultimo turno della Liga ha fatto sensazione non solo il risultato negativo dell’Atletico Madrid, che ha pareggiato 2-2 in casa dell’Almeria ultimo in classifica, ma soprattutto la doppietta segnata alla squadra di Simeone da Luka Romero.

L’argentino a gennaio era stato ceduto in prestito dal Milan agli andalusi nella speranza di trovare qualche minuto. Troppo leggero per la Serie A, forse, l’ex della Lazio, e riserva tendenzialmente anche al modesto Almeria.

Tecnicamente Luka Romero non si discute, il suo impatto fisico con il calcio di alto livello è stato abbastanza difficile sia da quando aveva esordito tra i professionisti con il Maiorca a 15 anni, definito frettolosamente “il nuovo Messi”.

In una squadra praticamente già retrocessa il giovane argentino è facile che possa trovare ulteriore spazio in un reparto offensivo che sta cambiando come in un frullatore.

Budimir, la colonna dell’Osasuna

Con i suoi 13 gol Ante Budimir è il quarto miglior marcatore della Liga dietro Bellingham, Borja Mayoral e Dovbyk, a pari merito con Morata. Mica male per uno che sembrava non poter fare il titolare in. Serie A.

Giocatore totalmente agli antipodi rispetto a Luka Romero, il croato se lo ricordano bene a Crotone e a Genova sponda Sampdoria. Con l’Osasuna il lavoro che deve compiere è semplice: grandi sportellate con i difensori e farsi trovare pronto sui cross da destra o da sinistra.

Budimir ha segnato fin qua con i navarri 43 gol in 129 partite, esattamente uno ogni tre partite, medie strepitose per un ragazzone di 32 anni che forse è maturato tardi.

Berenguer, imprescindibile per l’Athletic

Detto che anche Borja Mayoral meriterebbe ulteriore spazio, ma gli avevamo già dedicato un approfondimento a parte, impossibile non citare qua Alex Berenguer, l’ex Torino che ogni anno parte da riserva nell’Athletic Bilbao e piano piano diventa titolare.

Del resto la duttilità tattica del navarro (regione che fa parte storicamente dei Paesi Baschi ed ecco spiegata l’eleggibilità per l’Athletic) ce l’hanno pochissimi nella Liga. A cominciare dall’essere totalmente ambidestro.

Al Torino veniva utilizzato soprattutto come esterno a tutta fascia, ma il mestiere di Berenguer è di fare gol, partendo dal lato debole e infilzando le difese avversarie prese alla sprovvista.

Quest’anno siamo già a 7 timbri in tutte le competizioni, compresa la Coppa del Re dove ha realizzato il rigore buono per espugnare il campo dell’Atletico Madrid nell’andata della semifinale.

Sfruttando le assenze dei due fratelli Williams, giocando a destra o a sinistra, è il più “esperto” di Liga rispetto a Budimir e soprattutto Luka Romero, avendo militato in passato in Spagna anche con l’Osasuna.