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Atalanta – Bayer Leverkusen è già storia, o sé preferita nella storia.

L’Atalanta distrugge 3-0 i campioni di Germania che dopo 51 partite da imbattuti devono alzare bandiera bianca nella notte di Dublino, con Lookman in versione Ronaldo il Fenomeno.

Funziona tutto nella Dea, serata da incubo per le Aspirine. Gasperini perfetto, Xabi Alonso crolla ad un passo dal traguardo.

Vediamo i voti della finalissima.

Le pagelle dell’Atalanta

Musso: Praticamente una serata da spettatore o quasi, ma da sicurezza a tutta la difesa e nelle poche volte in cui è chiamato in causa risponde presente. Mezza incertezza nel primo tempo sull’uscita che poteva costare il gol del 2-1, ma sono peccati veniali in una notte come questa. Voto 6,5.

Djimsiti: Capitano per una notte, complice l’assenza di De Roon, gioca una partita magistrale annullando qualsiasi cosa che passa dalle sue parti. E’ la consacrazione per il difensore albanese che a 31 anni alza il trofeo al cielo di Dublino assieme all’indisponibile De Roon. La fotografia perfetta, di una carriera giocata sottotraccia, ma nella quale raccoglie i frutti in un colpo solo. Voto 7.

Hien: E’ passato in pochi mesi da giocare per la salvezza con il Verona, alla cavalcata europea con la Dea. Arrivato nel mercato di gennaio, lo svedese ha blindato la difesa nerazzurra e anche contro il Bayer Leverkusen ha fatto capire perché Gasperini lo ha voluto a tutti i costi. Giganteggia e comanda nel reparto difensivo degli orobici e spegne sul nascere ogni iniziativa dei tedeschi. Voto 7.5.

Kolasinac: Il bosniaco è stato una delle più belle soprese della stagione e lo conferma anche nella finalissima in terra irlandese. Primo tempo di grandissimo spessore, dove non si limita a marcare un cliente scomodo come Frimpong, ma ha licenza anche di impostare e attaccare sul settore di sinistra. Un problema muscolare lo lascia ai box nella ripresa, ma resta un primo tempo eccellente. Voto 7. (dal 46′, Scalvini: nonostante la giovanissima età è ormai una certezza nella squadra di Gasperini e pur gettato a freddo nella mischia, non fa rimpiangere il compagno, ma soprattutto partecipa attivamente a spegnere ogni velleità dei teutonici. Voto 6,5).

Zappacosta: La littorina bergamasca a Dublino diventa l’Alta Velocità che serve per arrivare primi sia sul pallone e sia sulla coppa. L’esterno destro dell’Atalanta è uno dei principali artefici di questa vittoria. Difende e attacca, attacca e difende. Dalla sua ennesima sgropponata sulla fascia arriva il vantaggio nerazzurro e prosegue a mettere in ginocchio i rivali anche nella ripresa. Esce stremato fra gli applausi. Voto 8. (Dall’84’ Hateboer: scampoli di gloria anche per l’Olandese che si gode la passerella finale. SV).

Ederson: Ad un certo punto i tedeschi devono aver pensato che fossero almeno due gli Ederson in campo. Impressionante per dinamismo, qualità e quantità; fa da raccordo tra la fase offensiva e quella difensiva, con una naturalezza che lascia di stucco. Manca soltanto il gol, per una serata così perfetta. Voto 8.

Koopmeiners: Una diga olandese che non rinuncia ad inserirsi tra le linee tedesche. Manda spesso in tilt la squadra di Xabi Alonso proprio per questa caratteristica e allo stesso tempo non perde di vista l’obiettivo principale: difendere e controllare la zona mediana del campo. Uno stantuffo inesauribile che sa giocare anche con il cartellino giallo sopra la testa. Voto 7,5.

Ruggeri: Giocatore che farà parlare ancora a lungo di sé. Ha appena 22 anni, ma gioca con la maestria di un veterano sulla fascia sinistra. Respinge ogni attacco avversario e poi si fionda subito a creare superiorità numerica trenta metri più avanti. Un manna dal cielo per Lookman che grazie ai movimenti del compagno riesce a smarcarsi. Gapserini se lo coccola e anche in chiave nazionale può dare tanto. Voto 7. (dall’88 Toloi: c’è uno scampolo di gloria anche per uno dei pilastri storici dell’Atalanta di Gasperini. SV)

De Ketelaere: Sempre nel vivo dell’azione, da spesso la sensazione che manchi il colpo o il passaggio finale. Il belga parte in sordina, poi piano piano si scioglie e anche nel gioco aereo diventa un problema per il Bayer. Se trova maggior coraggio e cattiveria può tornare quello devastante del Club Bruges. Voto 6.5. (Dal 57′ Pasalic: il croato è un Jolly di lusso per la Dea e per Gasperini, il quale sa come ottenere il massimo dall’ex Milan. Meno fioretto e più sciabola nella mischia di Dublino per il balcanico che merita questo trionfo. Voto 6,5).

Lookman: Semplicemente pazzesco. Viene dalla Nigeria, ma per una sera ha avuto le sembianze di un brasiliano che per 5 anni ha giocato in Italia con un’altra maglia nerazzurra. Primo gol da rapace e poi due gol alla Ronaldo: da Fenomeno. E’ lui l’uomo che distrugge sogni e imbattibilità dei tedeschi. E’ lui l’eroe di una notte leggendaria. Voto 10.

Scamacca: Non segna, ma ha già segnato gol pesanti. Sè la Dea è arrivata in finale, lo deve alle reti dell’ex West Ham che si mette a disposizione della squadra nella finalissima e svolge tanto lavoro scuro. Imbattibile nel gioco aereo, fa una quantità impressionante di sponde, apre varchi e diventa il porto sicuro della fase offensiva del gioco bergamasco. Meritava il gol, ma va bene anche così. Lo avrà lasciato per Euro 2024. Voto 7.5. (dall’84 Toure: Entra nel finale per affondare i tedeschi in contropiede e si divora il gol del 4-0. SV).

Gasperini: Promosso con 110 e lode. Nella notte più importante della sua carriera da allenatore, il buon Gasp non sbaglia mezza mossa. Dalla marcatura a uomo a tutto campo, passando dalle continue verticalizzazioni e dal pressing asfissiante che manda subito in crisi la squadra di Xabi Alonso. Voleva un trofeo, cercava la vittoria, doveva prendersi il gradino più alto del podio. E lo ha fatto, nella dolce notte irlandese. Lo ha fatto a modo suo. Alla Gian Piero Gasperini. Voto 10.

Le Pagelle Bayer Leverkusen

Kovar: Sè le Asprine né hanno presi solo tre di gol, il merito è solo del portiere ceco che tiene a galla i compagni fino all’ultima perla di Lookman. Davanti ad un fenomeno del genere c’è solo da togliersi i guanti e applaudire. Unica nota positiva per i tedeschi, in una notte buia come non mai. Voto 7.

Stanisic: Non pervenuto. Voto 4. (dal 46′, Boniface: Non pervenuto. Voto 4).

Tah: Non Pervenuto. Voto 4.

Tapsoba: Non Pervenuto. Voto 4.

Frimpong: Non Pervenuto. Voto 4. (Dall’81’ Tella: SV).

Xhaka: Non Pervenuto. Voto 4.

Palacios: Non Pervenuto. Voto 4. (Dal 68′, Andrich: Ingresso evanescente. Voto 5)

Hincapie: Non Pervenuto. Voto 4.

Wirtz: il grande assente. Voto 4. (Dal 81′ Schick: fa più lui in 10 minuti che il resto della truppa. Voto 6.)

Grimaldo: Chi lo ha visto? Voto 4. (Dal 68′, Hlozek: SV).

Adlì: Non Pervenuto. Voto 4.

Xabi Alonso: stecca la gara più importante della stagione. Ovviamente, una notte amara, non cancella un’annata clamorosa e culminata con il titolo tedesco, in attesa della Coppa di Germania. Diciamo che ci mette del suo per complicare la situazione, senza una prima punta di ruolo e una serie di scelte anche nella ripresa che non hanno convinto. Vede crollare la sua squadra dopo 51 match senza ko. Resta un grande allenatore, ma niente può davanti allo stratega Gasperini. Voto 5.