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Il punteggio tennistico della gara di esordio ha ridato animo a tifosi e addetti ai lavori inglesi, che prima del mondiale cercavano solo un pretesto per chiedere la testa di Gareth Southgate. Segnare 6 gol all’Iran non è in questo senso un antidoto definitivo, ma è servito a tenere lontani i malumori e guadagnare un po’ di autostima. La gara con gli USA, invece, sarà un vero banco di prova.

Quello degli inglesi con la propria nazionale di calcio è un rapporto strano, che risente del mai sopito “brag” di essere gli inventori del gioco. Dunque ogni occasione è buona per riportare il calcio “home”, ma ogni fallimento o presunto tale risulta di conseguenza amplificato.

E ancora, pesa di più aver segnato 6 gol all’Iran o essere riusciti a prenderne 2 dall’Iran? Sicuramente in questo caso sposta più la prima, poiché i due gol di Taremi sono arrivati a partita ampiamente e inesorabilmente chiusa.

Ora c’è in arrivo una nazionale che ha una certa qualità come quella statunitense, anche se nell’esordio contro il Galles ha palesato un preoccupante calo nel secondo tempo, con conseguente abbassamento del baricentro e pareggio dei gallesi. La qualità di Pulisic, in questo caso “spia” in servizio in Premier League, può essere comunque sufficiente a mettere in crisi la retroguardia inglese. Che è un problema rimandato, più che risolto.

Inghilterra-USA: le info utili

Quando si gioca?

Inghilterra-USA si gioca venerdì 25 novembre alle ore 20 italiane, presso lo stadio Al Bayt di Al Khor.

Dove vederla?

La partita verrà trasmessa su Rai 1, ovviamente in chiaro come tutte le gare del Mondiale Qatar 2022. Disponibile anche la diretta streaming sulla app Rai Play.

I precedenti di Inghilterra-USA

11 i precedenti tra Inghilterra e USA, considerando tutte le competizioni. I Tre Leoni ne hanno vinto 8, contro 1 pareggio e 2 sconfitte, l’ultima delle quali in amichevole nel 1993 (0-2). Considerando solo i mondiali di calcio, curiosamente l’Inghilterra è a secco di vittorie in 2 precedenti: nel 1950 perse 0-1, mentre in Sudafrica il match terminò con un pareggio 1-1. Era l’Inghilterra allenata da Fabio Capello, che era andata in vantaggio con Steven Gerrard dopo pochi minuti di gioco, ma una papera del portiere Green permise a Dempsey di pareggiare.

Le scelte dei c.t. e lo stato di forma

Si diceva del problema dell’Inghilterra coi centrali difensivi (non certo una novità), che appare rimandato più che risolto. Nel 6-2 con l’Iran, il primo gol di Taremi si deve a una disattenzione di Maguire, forse il più criticato difensore inglese nella storia. Sicuramente in questo hanno avuto un ruolo pesante la cifra pagata per lui dal Manchester United e l’era dei social. I circa 90 milioni pagati dai Red Devils ritornano puntualmente a ogni suo liscio o financo un movimento goffo. Chiunque rischierebbe di perdere la serenità in queste condizioni, ma Maguire non ha perso la fiducia del suo CT, che lo ha chiamato a spese del romanista Smalling.

Southgate ha sottolineato che l’Inghilterra dovrà fare un bel salto di qualità, per affrontare gli USA, e nelle sue parole c’era sicuramente un invito a evitare le disattenzioni difensive viste contro l’Iran. Maguire è uscito al 70′ per un problema fisico, e ci sono fondate ragioni per pensare che Southgate possa preferirgli Dier per venerdì sera.

Chi invece il CT inglese può godersi è lo scintillante Bellingham, la cui prestazione è stata eccellente non solo per il gol, e pur considerando la pochezza dell’avversario.

Gregg Berhalter ha avuto qualche patema per McKennie, che nonostante sia sempre un po’ confusionario e anarchico rimane un calciatore molto dinamico e generoso. Non è un caso che, dopo la sua uscita, gli USA siano progressivamente spariti dal campo. Lo juventino rimane colonna inamovibile degli USA insieme a Pulisic e il sorprendente Weah, il quale con il Galles messo in mostra qualità che a tutti – o almeno a tutti quelli con almeno 35-40 anni compiuti – ha ricordato il suo papà.

Qualche patema per il CT americano arriva anche dalla difesa. L’idea dei danni commessi da Zimmermann contro il Galles e quelli che potrebbe commettere contro Kane, Saka e compagnia potrebbe davvero togliere il sonno, al povero Berhalter. Positivo, anche se a fasi alterne, è stato invece il debutto del milanista Dest.

Le probabili formazioni di Inghilterra-USA

Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Trippier, Stones, Dier, Shaw; Bellingham, Rice; Sterling, Mount, Saka; Kane. CT.: Southgate

USA (4-3-3): Turner; Dest, Zimmermann, Ream, Robinson; McKennie, Adams, Musah; Aaronson, Weah, Pulisic. CT.: Berhalter