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Dopo aver agganciato il terzo posto nell’ultimo turno di campionato, il Napoli intende restare aggrappato alla zona Champions League fino al termine della stagione, obiettivo per nulla proibitivo considerando lo stato di forma dei partenopei e un calendario tutto sommato favorevole. Nella prossima giornata il Napoli ospiterà al Maradona il Cagliari che, dopo tre vittorie di fila, intravede la luce fuori dal tunnel che porta alla retrocessione. I partenopei hanno vinto nove delle ultime 10 gare di Serie A contro la formazione sarda, anche se l’unica sconfitta nel parziale è arrivata proprio nell’ultimo incrocio casalingo con la squadra allora guidata da Maran. Inoltre, il Napoli dovrà tenere la guardia alta in una sfida che sulla carta può sembrare abbordabile, visto che gli Azzurri hanno vinto solo due delle ultime quattro gare di campionato contro squadre nelle ultime quattro posizioni in classifica a inizio giornata (pareggio contro il Torino a dicembre e sconfitta contro lo Spezia a gennaio).

Un tema della partita potrebbe essere la conclusione dalla distanza, autentico cavallo di battaglia degli uomini di Gattuso in questa stagione. Sono 20 infatti le reti da fuori area per il Napoli, un record nei top-5 campionati europei 2020/21, mentre dall’altro lato il Cagliari ha incassato 11 gol con tiri dalla distanza, meno solo del Crotone (13). Proprio con un sigillo dall’esterno dell’area di rigore è arrivato l’ultimo gol di Dries Mertens in Serie A, nella vittoria casalinga contro la Lazio, con il belga che con un altro centro raggiungerebbe la doppia cifra in campionato per la quinta volta: solo due giocatori del Napoli ci sono riusciti in passato, Antonio Vojak e Diego Armando Maradona. I sardi posso fare affidamento ad un João Pedro ritrovato, reduce da due gol e un assist nelle ultime due presenze in campionato e che potrebbe andare a segno in tre gare di fila in Serie A per la prima volta dallo scorso gennaio (serie in cui rifilò un gol anche al Napoli).

Domenica sera sarà invece il turno di Sampdoria-Roma, dove la posta in gioco per le due squadre è sicuramente minore rispetto alla partita di cui sopra. Dopo la batosta rimediata in Europa League, in campionato giallorossi devono guardarsi anche dal Sassuolo che minaccia l’aggancio proprio ai capitolini al settimo posto. Nelle visite recenti al Ferraris la Roma ha ben figurato, senza mai perdere nelle ultime sette trasferte in Serie A tra Sampdoria e Genoa (3V, 4N) e vincendo nelle due più recenti: non fa meglio da maggio 2008 (tre vittorie di fila in questo stadio, con Luciano Spalletti in panchina). Tuttavia, l’andamento generale in esterna per i ragazzi di Fonseca non può dirsi positivo, con otto sconfitte su 16 gare fuori casa in questo campionato (5V, 3N), il peggior cammino in esterna in una stagione di Serie A dal 2011/12 per la Roma (10 KO in trasferta). Il bilancio generale della Sampdoria invece non può ritenersi deludente, se si pensa che ai blucerchiati basta un solo punto per superare l’intero bottino ottenuto in tutta la scorsa Serie A (attualmente a quota 42). Un contributo alla squadra di Ranieri, mancato per quasi tutto il campionato, sta arrivando da Manolo Gabbiadini nelle ultime uscite: l’ex Napoli che vanta due reti e due assist da inizio marzo in Serie A (nessun compagno di squadra è stato coinvolto in più gol nel periodo). Anche la Roma intende ritrovare un giocatore rivelatosi decisivo nella prima parte di stagione, Jordan Veretout, che non ha mai segnato in trasferta nel 2021 (gli ultimi cinque gol sono tutti arrivati all’Olimpico).

 

Foto di testa e contenuto a cura di Redazione Opta

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