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Non c’è margine di errore per la Fiorentina nella trasferta di Edinburgo: contro gli Hearts of Midlothian la squadra di Vincenzo Italiano deve vincere non solo nell’ottica del passaggio del turno in Conference League, ma anche e soprattutto per recuperare quella fiducia nelle proprie capacità che sembra essersi smarrita.

Hearts of Midlothian – Fiorentina in breve

  • Quando si gioca: giovedì 6 ottobre, ore 21:00
  • Dove si gioca: Tynecastle Park, Edinburgo
  • Arbitro: Erik Lambrechts, BEL
  • Dove vederla: TV8, DAZN, Sky Sport, Sky Go, Now Tv
  • Probabile formazione Hearts (4-2-3-1): Gordon; Smith, Neilson, Kingsley, Cochrane; Halliday, Devlin; Forrest, McKay, Mackay-Stevens; Shankland
  • Probabile formazione Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Mandragora, Amrabat; Kouamé, Jovic, Saponara

Hearts e Fiorentina: i precedenti

È la prima volta che la Fiorentina affronta gli Hearts of Midlothian, squadra di Edinburgo che nel suo palmares vanta 4 titoli scozzesi, altrettante Coppe di Lega e 8 Coppe di Scozia.

Gli scozzesi però hanno già giocato contro squadre italiane nelle loro esperienza europea: nel 1961 affrontarono l’Inter in Coppa delle Fiere (due sconfitte, 0-1 in casa e 4-0 a Milano), mentre nel 1990 incrociarono il Bologna di Gigi Radice in Coppa UEFA: nonostante la sconfitta per 3-0 subita in Emilia, gli Hearts allenati da Joe Jordan riuscirono a pareggiare la situazione in soli 38 minuti a Tynecastle Park, con doppietta di Wayne Foster e gol di Iain Ferguson. Fu solo il gol nella ripresa di Egidio Notaristefano a sancire il passaggio del turno dei felsinei.

La Fiorentina, dal canto suo, ha invece solamente affrontato le due “grandi” di Scozia, Celtic e Rangers. Con i primi si ricorda il doppio confronto in Coppa dei Campioni nel 1970, quando nonostante la vittoria per 1-0 del Franchi fu fatale il 3-0 incassato a Glasgow, mentre i secondi rievocano sia ricordi felici che infelici.

Nel 1961 infatti i Viola volarono a Glasgow per la finale di andata di Coppa delle Coppe, espugnando Ibrox con una doppietta di Luigi Milan, per poi trionfare anche al Franchi per 2-1 (ancora Milan e Kurt Hamrin in gol) e sollevare quindi il trofeo.

Nel 2008 invece le due squadre di affrontarono nuovamente in semifinale di Coppa UEFA, e allo 0-0 di Glasgow fece seguito un altro pareggio a reti bianche a Firenze: ai rigori furono gli scozzesi a prevalere (fatali gli errori viola di Fabio Liverani e Christian Vieri) e ad accedere quindi alla finale. 

Le statistiche a confronto

I numeri ci restituiscono il ritratto di due squadre quasi agli antipodi per filosofia di gioco: portata alla costruzione e al possesso palla ma poco concreta quella viola, coperta ed essenziale quella scozzese.

Vediamo infatti come nelle due partite di Conference League giocate finora la Fiorentina abbia effettuato un numero molto più elevato di passaggi rispetto agli Hearts (1092 a 682), così come quasi il doppio dei cross (15 a 8).

Eppure i tiri nello specchio sono gli stessi per le due squadre, 11, e anzi gli scozzesi hanno percentuali molto superiori sia in termini di precisione (73,3% contro il 37,9%) che di realizzazione (13,3% contro 3,5%).

I giocatori dell’Hearts cercano maggiormente la giocata individuale, sia in fase offensiva (36 dribbling riusciti, il 70,6%, contro i 14 della Fiorentina), che difensiva (99 duelli vinti, 55,3%, contro i 58 viola).

Certo, una media riferita a due partite non offre un’immagine proprio realistica: gli Hearts infatti sono passati da una partita soffertissima come lo 0-4 subito in casa per mano del Basaksehir alla vittoria in scioltezza per 0-2 il Lettonia sul campo del RFS.

Nonostante la Fiorentina non abbia dato grande prova di sé finora in Conference League (scialbo pareggio per 1-1 all’esordio contro il RFS e sconfitta a Istanbul per 3-0), la sua caratura tecnica la mette ad un livello più vicino ai turchi rispetto ai lettoni, per confrontarla con gli avversari già affrontati dagli Hearts.

Stato di forma e probabili formazioni

In campionato gli Hearts allenati da Robbie Nelson stazionano a metà classifica (7° posto al momento), nel gruppo di sei squadre racchiuse in 3 punti che seguono a distanza la solita coppia di testa composta da Celtic e Rangers.

Nell’ultima giornata di Scottish Premiership sono incappati nella prima sconfitta, travolti in casa proprio dai Rangers che hanno espugnato Tynecastle Parl con un perentorio 0-4, facilitato anche dall’espulsione del mediano Cameron Devlin dopo 39 minuti.

In Conference League devono fare a meno dell’esperto Robert Snodgrass, ingaggiato solo dopo aver chiuso le liste UEFA, e agli infortunati Craig Halkett, Kye Rowles (entrambi difensori), Beni Baningime e Liam Boyce.

In difesa le scelte sono quindi quasi obbligate, con una linea composta da Lewis Neilson, Michael Smith, Stephen Kingsley e Alex Cochrane. A centrocampo ballottaggio tra Orestis Kiomorutzoglou e Andy Halliday, in attacco Lawrence Shankland.

HEARTS (4-2-3-1): Gordon; Smith, Neilson, Kingsley, Cochrane; Halliday, Devlin; Forrest, McKay, Mackay-Stevens; Shankland

La Fiorentina è in un momento delicatissimo della stagione. La sconfitta in campionato sul campo dell’Atalanta l’ha costretta all’11° posto a quota 9 punti, più vicina al gruppo di squadre che lotteranno per la salvezza (lo Spezia è a quota 8) piuttosto che a quelle che puntano l’Europa (il 7° posto della Juve è a quota 13).

Per la squadra viola diventa essenziale recuperare terreno in Conference e tentare di conquistare il primo posto nel girone, che permetterebbe di passare al turno successivo evitando lo spareggio.

Vincenzo Italiano in attacco deve fare a meno dello squalificato Jonathan Ikoné (espulso contro il Basaksehir) e dell’infortunato Riccardo Sottil. Nico Gonzales ha recuperato ma difficilmente sarà in campo dall’inizio: ecco quindi che sulla corsia di destra in attacco dovrebbe spostarsi Christian Kouamé, con uno tra Luka Jovic e Arthur Cabral centravanti e Riccardo Saponara a sinistra.

Fuori causa Gaetano Castrovilli, ma rientrano invece Nikola Milenkovic e Dodò in difesa, il primo in campo e il secondo in panchina. In bilico Lorenzo Venuti a destra: al suo posto potrebbe spostarsi Lucas Martinez Quarta, con Igor al centro della difesa. Il capitano Cristiano Biraghi presidia la fascia sinistra, a centrocampo, a fianco di Rolando Mandragora, Giacomo Bonaventura e Sofyan Amrabat: non convocato Antonin Barak. In porta Terracciano in vantaggio su Gollini.

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Mandragora, Amrabat; Kouamé, Jovic, Saponara