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Dopo l’amaro finale dello scorso anno la Roma di José Mourinho è pronta a riscattarsi in Europa League, e grazie al sorteggio di Montecarlo ha conosciuto le sue avversarie. La Roma inizierà il suo cammino europeo in Moldavia contro lo Sheriff, che un paio di stagioni fa fu in grado di battere il Real Madrid nei gironi di Champions League, dov’era presente anche l’Inter. Poi, per i ragazzi di José, un doppio impegno casalingo con Servette e Slavia Praga. I giallorossi nella scorsa edizione sono arrivati fino in finale arrendendosi solo al Siviglia e a qualche errore arbitrale, da ciò la grande voglia di dimostrare anche in questa stagione il proprio valore.

Le date della fase a gironi di Europa League della Roma:

  • Prima giornata – giovedì 21 settembre ore 18.45: Sheriff-Roma
  • Seconda giornata – giovedì 5 ottobre ore 21: Roma-Servette
  • Terza giornata – giovedì 26 ottobre ore 21: Roma-Slavia Praga
  • Quarta giornata – giovedì 9 novembre ore 18.45: Slavia Praga-Roma
  • Quinta giornata – giovedì 30 novembre ore 21: Servette-Roma
  • Sesta giornata – giovedì 14 dicembre ore 18.45: Roma-Sheriff

Slavia Praga

Che tipo di squadra è?

Tra tutte le squadre della seconda fascia la Roma ha pescato lo Slavia Praga, che ha superato il playoff contro gli ucraini dello Zorya. In campionato lo Slavia è primo in classifica, cinque vittorie e un pareggio dopo 6 partite, insieme all’altra squadra della capitale ceca, lo Sparta. Non è un avversario insuperabile ma occhio a sottovalutarli perché i cechi giocano un calcio aggressivo, verticalizzando ogni volta che ne hanno la possibilità e andando in pressing per recuperare il pallone. La squadra di Trpišovský attua un giro palla nella fase iniziale dell’azione ma poi sfrutta il gran movimento dei giocatori senza palla per cercare la profondità, anche con il lancio lungo se necessario, con i suoi talenti più cristallini come Chytil, Jurasek, e Zafeiris. In fase difensiva, lo Slavia Praga sembra abbastanza pigro nel rientrare in maniera compatta e i difensori centrali soffrono l’uno contro uno, sia sul piano tecnico, sia in velocità.

L’allenatore

L’allenatore dello Slavia Praga è Jindich Trpišovský, a oggi non solo uno dei migliori tecnici provenienti dalla Repubblica Ceca ma anche, e soprattutto, il valore aggiunto per i biancorossi. Arrivato al club nel 2017, è stato il protagonista principale di tutti i titoli vinti di recente.

La stella della squadra

Lo Slavia non ha una grande stella a cui affidarsi perché è una squadra che ha giocatori giovani ma anche esperti, e unisce il talento dei tre citati in precedenza (Chytil, Jurasek, e Zafeiris) con l’olandese Van Buren e Jurecka. Da temere in questo caso, più che un singolo quindi, è l’identità di gioco chiara messa in piedi nell’arco di ben 6 stagioni dal suo allenatore.

La formazione tipo

3-4-3: Kolar; Masopust, Vlcek, Holes; Doudera, Zafeiris, Sevcik, Provod; Jurasek, Chytil, Schranz.

Sheriff Tiraspol

Che tipo di squadra è?

La squadra moldava gioca sia con una difesa a 4, sia a 5, e si affida principalmente ai lanci per i due attaccanti: Luvannor, capocannoniere in campionato con 2 gol, e Mbekeli. Lo Sheriff Tiraspol, squadra uscita dalla terza fascia, è abbordabile. La formazione moldava negli anni scorsi si è fatta conoscere soprattutto per aver giocato, e vinto, al Bernabeu in Champions contro il Real Madrid. Nell’ultimo playoff ha eliminato il Klaksvik, squadra delle Isole Faer Oaer.

L’allenatore

Il sistema di base è il 4-3-3, e l’allenatore è l’italiano Roberto Bordin. Nel nostro Paese è stato vice al Verona e poi tecnico della Triestina. Un passato anche con la nazionale moldava, prima del passaggio allo Sheriff nel gennaio di quest’anno

La stella della squadra

Il giocatore più d’impatto dello Sheriff è Ngom Mbekeli, calciatore camerunese di 24 anni. Quest’ultimo è l’anima e la forza propulsiva dell’attacco dello Sheriff: fisicamente strutturato e agile, svaria per tutto il fronte d’attacco creando occasioni e anche finalizzandole, attaccando la profondità e girando sempre attorno a Luvannor.

La formazione tipo

3-4-1-2: Koval; Zohouri, Tovar, Garananga; Apostolakis, Fernandes, Ademo, Kyabou; Talal, Luvannor, Mbekeli.

Servette

Che tipo di squadra è?

Dall’ultima fascia la squadra di Mourinho ha pescato gli svizzeri del Servette. Ottavi in classifica in campionato dopo 5 giornate con soli 6 punti conquistati. La squadra svizzera pratica un calcio abbastanza semplice: schiera un classico e robusto 4-4-2, prediligendo i lanci lunghi, con i due difensori centrali, oltre al portiere, pronti sempre a cercare in avanti la testa di Crivelli, centravanti strutturato che difende palla e fa salire la squadra, facendo molto movimento. L’altro attaccante, Bedia, è più tecnico ed è il finalizzatore della squadra. Occhio agli inserimenti di Cognat, centrocampista francese.

L’allenatore

A guidare la formazione elvetica è Weiler, che di solito manda i suoi uomini in campo con uno scolastico 4-4-2 classico come detto in precedenza. In fase di non possesso, la squadra svizzera va in pressing cercando di non far ragionare l’avversario. Questa, più che una scelta del suo allenatore, è una necessità perché i difensori centrali sono molto più bravi nell’anticipo che nella marcatura.

La stella della squadra

Il giocatore migliore per media realizzativa è sicuramente l’ivoriano Bedia. Formatosi a Tours, ha una grande dote fisica grazie al suo metro e 90 centimetri, ha debuttato in Ligue 2 nel corso della stagione 2014-2015 con la maglia della sua società formatrice. Nel 2016 si è poi trasferito in Belgio, prima di due prestiti consecutivi a Troyes e Sochaux, dove ha conosciuto la sua migliore annata da professionista, segnando 12 reti. Dal 2021 gioca al Servette ed è un riferimento fondamentale per questa squadra.

Formazione tipo

4-4-2: Mall; Baron, Severin, Rouiller, Vouilloz; Kutesa, Douline, Cognat, Bolla; Bedia, Crivelli.

Cosa aspettarci dal girone?

Dopo la sconfitta in finale a Budapest, Pellegrini e compagni sono chiamati a rispondere presente in quest’edizione. Sarebbe da sciocchi pensare che questo girone non sia alla portata dei giallorossi, anzi è più che abbordabile, ed è lecito aspettarsi un bel cammino anche per dimostrare che il percorso dell’anno scorso non è stato casuale. Bisognerà però non sottovalutare l’avversario, e scendere in campo con il massimo rispetto possibile affrontando le varie gare con la giusta determinazione e con quella consapevolezza delle grandi squadre derivante dall’esperienze che, oramai, la Roma sta accumulando nel corso di questi anni.