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Non ci sono dubbi su chi sia la favorita del primo turno di qualificazione al prossimo mondiale di Qatar 2022: è il Galles di Robert Page. Partiamo dalla simbologia di cui è pregno l’incontro: si gioca al Cardiff Stadium, in una bolgia che i tifosi della Juventus ricorderanno benissimo, e la recente storia dell’andamento dei Dragoni tra le mura di casa è semplicemente impressionante.

Il Galles è infatti imbattuto in casa da 16 (sedici) partite; l’ultima sconfitta in terra gallese risale al novembre del 2018, contro la Danimarca – la stessa squadra che l’ha eliminata ad Euro 2020.

Da un punto di vista tecnico, poi, i risultati parlano molto chiaramente a favore dei padroni di casa. Prendiamo come momento di forma le ultime cinque partite di entrambe le compagini: bene, il Galles non ha mai perso, l’Austria ha perso invece ben due volte – contro la Scozia e la Danimarca: la prima si giocherà il primo spareggio a giugno contro l’Ucraina; la vincente affronterà proprio una tra Galles e Austria.

Aggrappati alle stelle

La formazione allenata da Franco Foda, che tanto ha spaventato l’Italia agli ottavi di Euro 2020, è arrivata addirittura terza a pari punti nel proprio girone di qualificazione ai mondiali con Israele. Al netto di appena cinque vittorie, ben quattro sconfitte e un pareggio. Ma a preoccupare è soprattutto la tenuta difensiva: 17 sono i gol presi nel girone F dall’Austria, 19 i gol fatti. Il Galles al contrario ne ha segnati 14 ma ne ha anche subiti appena 9 (ben 8 in meno dell’Austria).

Il Galles ha partecipato (e bene) agli ultimi due europei, ma la grande ambizione della squadra allenata da Page è di raggiungere il tanto ambito mondiale – che manca dal 1958. Gareth Bale e Aaron Ramsey, gli autentici trascinatori di questo Galles, dovranno dunque arrivare laddove non sono riusciti Ian Rush, Mark Hughes e Ryan Giggs.

Per Bale, presumibilmente, si tratta anche – come lui stesso ha candidamente ammesso – dell’ultima grande chance di accedere al mondiale in carriera. «Da giocatore del Galles, il mio reale obiettivo è di giocare in un torneo internazionale. Stiamo lavorando tutti insieme per raggiungere l’obiettivo. È una grande occasione per noi, ciò che abbiamo sempre sognato da quando siamo bambini».

L’Austria non raggiunge la fase finale dei Mondiali dal lontano 1998 – comunque trent’anni dopo l’ultima volta dei gallesi. Come capitato in occasione della sfida contro l’Italia di Mancini, l’Austria potrebbe trarre un’inaspettata forza – o almeno così si augurano gli austriaci – dalla gabbia dei leoni ostili teatro della partita: appunto il Cardiff Stadium vestito a festa e pronto a sostenere i propri beniamini.

È senza dubbio questa la semifinale più combattuta di quelle attualmente in competizione – al pari di Portogallo vs Turchia. Negli ultimi tre scontri ufficiali tra queste due squadre, il Galles ha avuto la meglio due volte, pareggiandone un’altra. L’Austria non vince dal 2005, quando nel doppio confronto – sempre per la qualificazione al mondiale – ebbe la meglio vincendo sia in Galles che in Austria.

Dando un’occhiata alle formazioni, è chiaro come ancora una volta Galles e Austria dovranno aggrapparsi tecnicamente – nonché caratterialmente – ai quattro campioni in campo: Gareth Bale (capitano) e Aaron Ramsey per il Galles, David Alaba e Marco Arnautovic per gli ospiti.

Gli ultimi due vengono da due sconfitte interne con i rispettivi club (0-4 dal Barcelona nel Clasico e 0-1 dall’Atalanta al Dall’Ara), i primi due da una sconfitta (sempre in “maglia” Real per Bale) e una vittoria da protagonista. È stato infatti di Aaron Ramsey il gol del 2-1 dei Rangers contro il Dundee.

Le probabili formazioni

Il Galles si schiererà in campo col classico 4-4-2. La squadra di Page segna tanto, ma sa soprattutto come difendersi. È sulla solidità del reparto difensivo che passerà la qualificazione in una gara secca tanto delicata come questa. Ward tra i pali, come al solito. Davanti a lui Williams e Davies sugli esterni, con Mepham e Rodon centrali. A centrocampo Morrell, Allen e Roberts, con Ramsey che partendo dall’esterno potrebbe svariare parecchio avvicinandosi il più possibile alla coppia d’attacco: James, autore di uno splendido europeo, e Gareth Bale.

L’Austria propone un 4-4-1-1 ancor più coperto. Foda sa benissimo che i numeri difensivi dei suoi obbligano ad un match guardingo, pronto a sfruttare la minima indecisione avversaria. E allora ecco Bachmann tra i pali, Lainer, Hinteregger, Alaba e Ulmer dietro (possibile uno spostamento di Alaba a centrocampo, in ogni caso, forse anche a partita in corso). A centrocampo Laimer, Grillitsch, Schlager, Baumgarten. Davanti Sabitzer e Arnautovic.