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Dopo la Champions, arrivano sempre Europa e Conference League.

Impegnate tre italiane, con il Napoli che anticipa a mercoledì alle 16.30 in casa dello Spartak Mosca, in Europa League. Grande situazione di equilibrio nel gruppo C, con i partenopei al comando forti di 7 punti e i russi ultimi, ma staccati di appena tre lunghezze: nel mezzo Legia Varsavia e soprattutto Leicester.

Vincere diventa decisivo per la truppa di Spalletti, mentre un Ko complicherebbe i piani in vista dell’ultima giornata. Restando nella stessa competizione, la Lazio a sua volta è attesa da una trasferta a Mosca, sul terreno della Lokomotiv Mosca. Biancocelesti secondi con 5 punti nel Gruppo E, a meno tre dal Galatasaray primo, con una lunghezza di vantaggio sul Marsiglia e i russi ultimi a quota 2.

Infine, per la Conference League, diventa decisiva la gara interna della Roma con lo Zorya. I giallorossi sono secondi con 7 punti e gli ucraini terzi a quota 6. Guida il raggruppamento C il Bodo-Glimt con 8 punti, mentre sul fondo troviamo il CSKA Sofia con appena un punto.

Tutto in ballo e tutte gare delicate per le nostre squadre nelle due League. Vediamo cosa ci attende.

Spartak Mosca – Napoli

Operazione russa.

Il Napoli che ha perso Osimhen per i prossimi tre mesi almeno è atteso dalla delicata sfida nel gelo di Mosca. Le ambizioni europee della truppa di Spalletti passando dalla capitale russa, contro uno Spartak all’ultima spiaggia. Azzurri al comando del gruppo C, ma tutte le squadre come detto sono racchiuse in un fazzoletto di almeno tre punti, a testimonianza del grande equilibrio che regna in questo girone.

I precedenti mettono paura ai partenopei. I russi infatti sono imbattuti in tutti e tre i precedenti incontri contro il Napoli in competizioni europee, con due pareggi nel 1990/91 in Coppa dei Campioni e un successo per 3-2 nella seconda giornata di questa Europa League.

Non solo, ma le ultime due trasferte in competizioni europee del Napoli in Russia sono terminate a reti inviolate: contro lo Spartak Mosca in Coppa dei Campioni nel 1990 e contro la Dinamo Mosca in Europa League nel 2015. Dunque c’è da sfatare anche questo tabù per gli azzurri.

In generale i padroni di casa sono una sorta di Luna Park quando affrontano formazioni del Bel Paese. Lo Spartak Mosca ha sia segnato che subito gol in sette delle ultime otto sfide in competizioni europee contro squadre italiane (1V, 1N, 6P), l’unica eccezione in questo parziale è uno 0-1 contro l’Inter in Champions League nel 2006.

La striscia positiva dei campani rincuora Spalletti, visto che la sua squadra ha perso solo due delle ultime 19 gare nella fase a gironi di Europa League (13V, 4N), anche se una di queste sconfitte è arrivata contro lo Spartak Mosca nella seconda giornata di questa edizione. L’unica squadra che è riuscita a battere il Napoli in casa e in trasferta in una singola fase a gironi di Europa League è stata il PSV nel 2012/13.

Lo stesso Spalletti cerca un record personale nella competizione: il tecnico toscano ha vinto le ultime due gare di Europa League e non trova il successo per più incontri consecutivi in una singola edizione della competizione dal 2010/11, sulla panchina dello Zenit.

Il Napoli ha creato 24 sequenze su azione con almeno 10 passaggi terminate con un tiro o con un tocco in area avversaria in questa stagione di Europa League, almeno sei in più rispetto a qualsiasi altro club; lo Spartak Mosca ne conta appena tre. A questo dato si aggiunge anche il numero delle conclusioni in porta: 89 tiri per il primato assoluto nella kermesse, con cui ha realizzato 11 gol (solo il Lione con 12 ne conta di più).

Lokomotiv Mosca – Lazio

Tre punti per chiudere il discorso.

Maurizio Sarri prova a scuotere la squadra, dopo la sconfitta per 2-0 in campionato contro la Juventus. In Europa League i capitolini sono secondi con 5 punti, in lotta con il Marsiglia staccato di una lunghezza, ma osservano anche la capolista Galatasaray con 8 punti. I padroni di casa con 2 punti sono davvero davanti all’ultima spiaggia.

I precedenti sorridono alla formazione biancoceleste. La Lokomotiv Mosca non ha vinto nessuno dei tre incontri contro la Lazio in competizioni europee (2N, 1P) e ha perso 2-0 nella seconda giornata di questa Europa League. Il dato migliora ulteriormente se allarghiamo il raggio di azione anche ai precedenti contro altre formazioni del nostro campionato.

I russi non hanno trovato il successo in cinque delle sei gare casalinghe in competizioni europee contro squadre italiane (1N, 4P) e l’unico pareggio in questo parziale è arrivato proprio contro la Lazio (1-1 nell’aprile 1999 in Coppa delle Coppe). Tutto questo senza dimenticare che la Lazio non ha mai perso in sette precedenti in competizioni europee contro avversarie russe (3V, 4N).

La Lokomotiv Mosca non ha vinto nessuna delle ultime 15 partite in competizioni UEFA (5N, 10P), tra Champions League ed Europa League. Il suo ultimo successo risale a settembre 2019, in trasferta contro il Bayer Leverkusen in una gara della fase a gironi di Champions League.

Il segno X domina le ultime gare dei laziali, con due pareggi di fila. In caso di terza gara con la posta in palio divisa, gli uomini di Sarri eguaglierebbero la striscia di pareggi più lunga in Europa nella storia laziale: tre X di fila nella Coppa delle Coppe 1998-99 vinta poi da quella Lazio.

Problema trasferta per il club di Lotito. La Lazio non ha vinto nessuna delle ultime 11 trasferte nelle maggiori competizioni UEFA (4N, 7P), dopo il successo per 3-1 in casa del Marsiglia nell’ottobre 2018, in Europa League. Non solo, ma i capitolini hanno subito gol in tutte le ultime 14 gare esterne in competizioni europee, la sua peggior serie di partite consecutive senza neanche un clean sheet fuori casa.

Roma – Zorya

Vincere per volare alla fase degli scontri diretti.

Un successo permetterebbe ai giallorossi di chiudere il discorso qualificazione con 90 minuti d’anticipo, considerando che gli ucraini sono staccati di un punto a quota 6, mentre gli uomini di Mourinho sperano anche di operare il sorpasso sulla capolista Bodo-Glimt che ha 8 punti. Intanto però c’è da fare bottino pieno all’Olimpico, anche alla luce del deludente 2-2 contro i norvegesi prima della sosta.

Precedenti favorevoli ai giallorossi che hanno vinto tutte le ultime quattro gare in competizioni europee contro squadre ucraine, in cui è incluso un 3-0 nell’unico precedente in assoluto con lo Zorya Luhansk, nella seconda giornata di questa Conference League. Non va poi dimenticato che la Roma ha vinto quattro delle sei gare casalinghe contro squadre ucraine in competizioni UEFA (2P) e in quattro di questi incontri ha tenuto la porta inviolata.

O vittoria, o sconfitta quando la Lupa affronta formazioni ucraine: 7 vittorie e 6 sconfitte complessive in 13 precedenti, senza mai aver visto il segno X uscire in queste gare.

Dopo aver vinto le prime due gare di questa UEFA Conference League, la Roma ha ottenuto una sconfitta e un pareggio: l’ultima volta che i giallorossi hanno giocato tre partite di fila in competizioni europee senza trovare il successo è stata nel novembre 2019, nei gironi di Europa League (in cui hanno superato il turno).

L’Olimpico è un fortino per la truppa di José Mourinho. La Roma è imbattuta da 15 gare casalinghe in competizioni europee e può stabilire la sua miglior serie di partite consecutive interne senza sconfitte (al momento ha eguagliato la striscia di 15 tra il 1991 e il 1998).

Proprio in riferimento a questo dato, si tratta della seconda serie più lunga in assoluto per una squadra italiana di gare consecutive a segno nella storia delle competizioni europee UEFA: 18, meno solo delle 21 della Juventus, tra il 1996 e il 1997.

Lo Zorya Luhansk ha iniziato questa Conference League con due sconfitte, seguite da due successi (entrambi senza subire gol): la formazione ucraina non ha mai vinto più gare di fila in competizioni europee.

Infine, una Roma macchina da gol. I giallorossi nelle loro gare hanno visto più gol di tutti nella Conference League, con 20 reti fra segnate e subite. 11 all’attivo, per il secondo miglior attacco dopo quello del Maccabi Tel Aviv (13 fatti) e 9 al passivo.

Stephan El Shaarawy ha segnato tre gol in quattro gare giocate in questa Conference League, un record per lui dal punto di vista realizzativo in una singola edizione di una competizione europea. Entrambe le reti di Tammy Abraham in questa Conference League sono arrivate dalla panchina, solo Harry Kane (tre) ha segnato più gol da subentrato nella competizione in corso.