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A fine millennio, pensavamo di aver pagato il nostro tributo in termini di beffe con ben tre eliminazioni mondiali ai rigori. Euro 2000 era però dietro l’angolo, quando una delle Nazionali più belle di sempre si apprestava a subire lo scherzo del destino più brutto di sempre, nel contesto di uno spettacolare torneo continentale ospitato congiuntamente da Belgio e Olanda.

Le qualificazioni ad Euro 2000

Siamo a maggio del 2000. La Lazio ha appena vinto lo scudetto al termine di una stagione di Serie A particolarmente ricca e spettacolare. La nazionale italiana è guidata da Dino Zoff, e c’è molta attesa per i convocati ad Euro 2000, torneo che vede l’Italia in pole position per la vittoria finale, assieme ad Olanda, Francia, Germania e Spagna. Molta attesa anche per l’Inghilterra di Shearer e Owen e il Portogallo di Figo e Rui Costa. Le qualificazioni al torneo non riservano particolari sorprese, dal momento che restano a casa, tra le più blasonate, solo Ucraina, Scozia e Irlanda. Interessante notare la presenza della nazionale della Jugoslavia, composta in realtà dagli stati di Serbia e Montenegro, che nel girone C si sarebbe dovuta scontrare con la Slovenia.

Belgio e Olanda, naturalmente, risultano qualificate di diritto come paesi ospitanti.

La fase a gironi di Euro 2000

Come ad Euro 96, la formula è comprensiva di 16 squadre suddivise in quattro gironi: passeranno il turno le prime due di ogni girone.

Gruppo A

  • Portogallo
  • Inghilterra
  • Germania
  • Romania

Sorteggio particolarmente ostico e che non accontenta nessuno, quello che vede un primo girone con ben quattro squadre che potrebbero ambire al passaggio del turno.

La sorpresa è costituita dai 9 punti del Portogallo, con i lusitani che nel corso del loro percorso netto riescono peraltro a rovesciare l’Inghilterra,  che nello scontro diretto si era portata sullo 0-2, grazie alle magie di Figo, Joao Pinto e Nuno Gomes. Male la Germania, che dopo il pari in apertura con la Romania, cade sia con l’Inghilterra che col Portogallo.

E’ un vero e proprio spareggio quello del giugno tra Inghilterra e Romania: i britannici avrebbero due risultati per passare, ma Chivu, Monteanu e Ganea affondano Beckham e compagni.

Per cui, Portogallo primo a 9 e Romania seconda a 4.

Gruppo B

  • Italia
  • Turchia
  • Belgio
  • Svezia

Azzurri favoritissimi, in un girone in cui non pare esservi una vera antagonista della corazzata azzurra. Infatti, Maldini e compagni conquistano tre vittorie agevoli, con 6 gol fatti e 2 subiti, con la particolarità di aver mandato a rete 6 uomini diversi.  La bagarre è per il secondo posto : alla fine è la Turchia a spuntarla, grazie al pari con la Svezia ma soprattutto alla vittoria sul Belgio padrone di casa, grazie alla doppietta di Hakan Sukur.

Italia prima a 9 punti, Turchia seconda a 4.

Gruppo C

  • Spagna
  • Jugoslavia
  • Norvegia
  • Slovenia

Grande attesa, come accennato, per il derby tra Jugo e Slovenia, finito con uno spettacolare 3-3. La Spagna, favorita, si fa sorprendere dalla Norvegia nella prima giornata, pur rimettendo le cose apposto con le vittorie proprio su Slovenia e Jugoslavia.

Sono Mihajlovic e compagni ad accompagnare le furie rosse ai quarti, solo grazie allo scontro diretto favorevole con la Norvegia, anch’essa a quota 4 punti. Ultimo posto per la Slovenia, che però non ha per nulla demeritato.

Spagna prima a 6 punti e Jugoslavia seconda a 4.

Gruppo D

  • Paesi Bassi
  • Francia
  • Rep. Ceca
  • Danimarca

Due chiare favorite nel girone D, ovvero i Paesi Bassi squadra di casa e la Francia di Zidane. Sono infatti proprio loro a passare il turno, con gli oranje primi a punteggio pieno , vincenti nello spareggio con i galletti all’ultima giornata. Male la Danimarca, che finisce a zero punti, e la Repubblica Ceca che finisce a quota tre.

Paesi Bassi primi a 9, Francia seconda a 6.

Quarti di finale di Euro 2000

Il quadro dei quarti di finale è composto dalle sfide tra le prime dei gironi contro le seconde; pertanto, le partite sono Portogallo-Turchia, Italia-Romania, Paesi Bassi-Jugoslavia e Spagna – Francia.

Rispettati i pronostici per le prime due gare: con un doppio 2-0, i lusitani si liberano della Turchia (doppietta di Nuno Gomes) mentre Totti e Inzaghi regolano agevolmente la Romania.

Sorprende l’Olanda, non tanto per il passaggio del turno con la Yugoslavia, quanto per la misura: il 6-1 finale (con tripletta di Kluivert e doppietta di Overmars, oltre ad un’autorete) fanno dei ragazzi di Rijkaard i favoriti alla vittoria finale.

C’era molta attesa per Spagna-Francia, classicissima del calcio europeo. Una partita molto equilibrata ha visto soccombere le furie rosse per 1-2: Zidane e Djorkaeff portano infatti i Blues in semifinale; a nulla serve il gol di Mendieta.

Francia che troverà il Portogallo in semifinale; dall’altra parte, evidentemente, Italia-Olanda.

Semifinali di Euro 2000

Azzurri contro Oranje, quindi: la semifinale del 29 giugno sarà la partita simbolo di tutto il torneo. Olanda che parte fortissimo fin dal primo minuto, con Bergkamp e Kluivert che mettono a dura prova la retroguardia azzurra. Poi, gli azzurri perdono Zambrotta per espulsione e Merk fischia un rigore per i padroni di casa: sembra finita ma Toldo dice di no a De Boer. Partita che è un assedio totale, ma Nesta e Cannavaro sono insuperabili, e dove non arrivano loro c’è il portiere della Fiorentina. Nella ripresa, altro rigore per gli arancioni: stavolta Kluivert prende il palo. Si va ai supplementari, la sofferenza azzurra è indicibile ma non ci si schioda dallo 0-0. Rigori, quindi: l’Olanda ne sbaglia altri tre, Totti fa il cucchiaio e l’Italia va in finale.

Dall’altra parte, Nuno Gomes porta in vantaggio i lusitani con un bel sinistro da fuori ed Henry pareggia nella ripresa. Supplementari anche qui, senza particolari emozioni. Sembrano rigori annunciati, ma Abel Xavier compie un ingenuo fallo in area al 120’. Zidane dal dischetto non sbaglia, e la finale sarà Italia-Francia.

La finale di Euro 2000: la beffa più atroce

Due luglio 2000, è finale tra Azzurri e Blues. Dopo aver sorpassato l’ostacolo Olanda, Totti e compagni si presentano forse da favoriti. D’altro canto, gli undici in campo fanno veramente sognare: Toldo in porta, Maldini, Nesta, Cannavaro e Iuliano in difesa, Albertini, Di Biagio, Fiore e Pessotto a centrocampo, Totti e Delvecchio in attacco. Pronti a subentrare in qualsiasi momento, tra gli altri, Del Piero, Inzaghi, Conte e Montella.

I francesi, guidati da Lemerre, si presentano con Barthez in porta, Thuram, Blanc, Desailly e Lizarazu dietro, Deschamps, Vieria, Zidane e Djorkaeff in mediana, Dugarry ed Henry in attacco.

Partita equilibrata nella prima frazione, con Henry pericoloso ma retroguardia azzurra sempre attenta; dall’altra parte è Albertini che sfiora il gol su punizione. Nella ripresa, la freccia Henry mette sempre qualche grattacapo ai nostri difensori, ma a metà tempo Totti si inventa un tacco sull’out di destra che smarca Pessotto, il cui cross pesca Delvecchio solo in area: è 1-0 per noi. 

Francia che si getta in avanti, ma è Del Piero che manca due volte il colpo del KO. Sembra fatta e ci apprestiamo a festeggiare, ma all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero è Wiltord che confeziona una delle più grandi beffe di sempre per il calcio Italiano.

Supplementari, con l’Italia moralmente sottoterra e la Francia gasatissima: Trezeguet in girata trova l’ovvio Golden-gol che dà la Coppa ai transalpini, lasciandoci in un mare di lacrime.

Va così in archivio quella che è stata l’undicesima edizione del Campionato Europeo, con la Francia che conquista il suo secondo titolo, dopo quello del 1984.