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Benvenuti al 187° derby di Manchester.

Una storia di rivalità che dura da 128 anni, da quando nel 1894 City e United si affrontarono la prima volta davanti a 14.000 spettatori.

Tre secoli attraversati e un nuovo millennio che sembra mischiare le gerarchie nella città del calcio in terra inglese e la sfida di domenica alle 17.30 vale molto più dei 3 punti in palio.

La 28ª giornata in Premier League si infiamma con la stracittadina tra Citizen e Diavoli Rossi, con la truppa di Guardiola che deve blindare la prima posizione e quella di Rangnick lanciata verso un posto in Champions League. La battaglia tra due allenatori iconici a modo loro, pur con filosofie calcistiche diverse.

E poi è derby nel derby, con la stella Cristiano Ronaldo opposta al genio belga di Kevin de Bruyne. Due fuoriclasse assoluti che proveranno a lasciare il segno nel match del City of Manchester. Alla finestra, come spettatore assai interessato c’è il Liverpool di Klopp: sei punti di distacco dal City e una gara da recuperare. Un risultato positivo dello United infiammerebbe la volata al titolo nel campionato inglese.

Vediamo cosa ci attende nel 187° capitolo della rivalità di Manchester.

Qui, City

Vincere per scacciare paure ed incubi.

Il motto di Pep Guardiola rimbomba nel centro tecnico del City. I campioni in carica sono primi e con sei punti di vantaggio, ma hanno anche una gara in più rispetto al Liverpool che bracca la prima della classe. Dopo la sconfitta interna con il Tottenham di due sabati fa, Foden e soci hanno vinto a fatica in casa dell’Everton 1-0 e senza brillare.

In settimana è arrivato anche il pass per i quarti di finale di FA Cup contro il Peterborough: 2-0 alla truppa di League One, con pochi acuti e il ritorno in campo con gol di Mister 100 milioni di sterline: Jack Grealish. Insomma non proprio al top della forma il Manchester City, ma con una rosa del genere, tutto può cambiare in pochi attimi.

La squadra del catalano è prima con 66 punti: 64 gol fatti per il secondo miglior attacco, dietro quello del Liverpool e 17 al passivo per la miglior difesa di tutto il Regno. Nelle ultime 5 gare tra Premier, Champions ed FA Cup, gli Sky Blues hanno segnato 14 volte, con tre reti incassate e guarda caso tutte contro il Tottenham di Antonio Conte. Se allarghiamo il raggio alle ultime 10 partite complessive del City, lo score è impressionante: 8 vittorie, 1 pareggio e una sola sconfitta.

In vista del derby quasi tutta la rosa dovrebbe essere a disposizione di Guardiola. E dunque ci sono solo problemi di abbondanza per la scelta del miglior 11 possibile. Nel 4-3-3, in porta agirà come sempre Ederson. In difesa l’unico ballottaggio riguarda la fascia destra: un difensore più di marcatura come Stones, o un classico terzino di spinta come Walker?

Il primo sembra in vantaggio, mentre il reparto si completa con Dias e Laporte al centro, mentre Cancelo è ormai il titolare inamovibile sul binario mancino. La mediana ha diverse opzioni, ma a quanto pare De Bruyne e Rodri sono sicuri di una maglia, con l’ultimo posto conteso da Gundogan e Bernando Silva come mezz’ala sinistra. Il turco di passaporto tedesco ha giocato titolare anche in FA Cup e dunque c’è da pensare che nel derby possa partire dal primo minuto il lusitano.

In attacco, Foden a destra e Sterling a sinistra compongono gli esterni del tridente che ha in Gabriel Jesus la sua punta centrale. Dalla panchina, a gara in corso non mancano le opzioni per Guardiola. Oltre ai ballottaggi già citati, ecco i vari Zinchenko, Fernandinho, Mahrez e il rientrante Grealish. Una batteria di assi a dir poco impressionanti.

Probabile formazione (4-3-3): Ederson; Stones, Dias, Laporte, Cancelo; De Bruyne, Rodri, Silva; Foden, Gabriel Jesus, Sterling. All. Guardiola.

Qui, United

Una stagione ancora da salvare.

Gran parte delle speranze europee della prossima stagione passano da questa sfida, per il Manchester United. Quarta piazza a quota 47 punti, due in più del West Ham che ha lo stesso numero di gare. I problemi, in fatto di rimonte possono arrivare da Arsenal e Tottenham, senza dimenticare i Wolves. Gunners quinti con 45 punti e tre gare da recuperare: ma sono tre esami pesanti con Tottenham e Chelsea per i derby londinesi, oltre al Liverpool.

Gli Spurs di Conte hanno 42 punti e due gare in meno, con i “Lupi” a quota 40 e un match da recuperare. Insomma, vietato commettere passi falsi per la truppa di Old Trafford che arriva al derby con risultati importanti. Imbattuti da 8 gare i diavoli rossi non convincono del tutto sotto il profilo della continuità e soprattutto del gioco. Ma dati alla mano, la rimonta in classifica da ragione a Rangnick.

Per il bel gioco c’è tempo, per blindare una piazza nella prossima Champions invece ce n’è molto meno. Il tecnico tedesco da quando si è seduto sulla panchina dello United ha perso di fatto solo una volta in campionato, oltre al tonfo in casa del Boro in FA Cup. Come detto i punti sono arrivati con il cambio in panchina e l’ex allenatore del Lipsia si appresta alla sua prima storica panchina nel derby.

Se la squadra fatica ad imporre un proprio gioco, la difesa ha fatto progressi importanti: basti pensare che nelle ultime 8 gare di campionato, a fronte di 14 gol segnati, la difesa è stata bucata in sei occasioni e registrando tre Clean Sheet. I problemi paradossalmente sono in attacco.

Cristiano Ronaldo canta e porta la croce, ma se escludiamo il lusitano e in qualche occasione il suo connazionale Bruno Fernandes, ecco che gli altri tenori faticano a trovare la via del gol. Lo dimostrano i pareggi contro le piccole, dove le difese avversarie si chiudono a riccio e diventa un caso segnare. Dallo 0-0 di sabato contro il Watford, passando per il segno X sempre in casa contro i Saints per 1-1 e fino ad arrivare all’1-1 sul terreno del Burnley.

Insomma contro avversari ben organizzati a livello difensivo lo United fatica e non poco a segnare. Un bel problema appunto, a cui in certe occasioni ha messo una pezza la voracità sottorete di Cristiano Ronaldo. Ma quando la stella portoghese è ingabbiato a sua volta, le alternative diventano rare come acqua nel deserto.

In vista del derby lo United ci arriva sicuramente più risposato e senza la FA Cup durante l’ultima settimana. Rangnick quindi dovrebbe confermare l’undici tipo, nel collaudato 4-2-3-1. De Gea tra i pali, Wan-Bissaka in ballottaggio a destra con Dalot, mentre il pacchetto arretrato si completa con Varane, Maguire e Shaw.

A centrocampo Pogba e Fred agiranno come doppi mediani, con Cristiano Ronaldo unico terminale offensivo. Alle spalle dell’ex bianconero, ecco Rashford a destra, Bruno Fernades al centro e Sancho a sinistra. Dalla panchina scalda i motori l’asso Elanga che ha già tolto diverse castagne dal fuoco alla truppa di Old Trafford: 2 reti in 10 apparizioni per il classe 2002 svedese. In dubbio la presenza di Cavani, con Mata, Matic e Telles che potrebbero tornare utili a gara in corso.

Probabile Formazione (4-2-3-1); De Gea; Wan-Bissaka, Varane, Maguire, Shaw; Pogba, Fred; Rashford, Bruno Fernandes, Sancho: Cristiano Ronaldo. Allenatore Rangnick.

Precedenti

Ben 186 i precedenti tra le due truppe, con 77 vittorie dello United, 56 del City e 53 pareggi a completare il bilancio. Nelle reti segnate guidano ancora i diavoli rossi che contro i “cugini” hanno totalizzato 265 gol, rispetto ai 253 dei Citizen.

Nella gara di andata, ad Old Trafford ha vinto 2-0 la formazione di Guardiola, ma adesso i campioni in carica troveranno uno United completamente diverso. Attenzione poi alla facilità con cui Pogba e soci hanno espugnato il City Of Manchester.

Vinti tre degli ultimi 4 derby in trasferta, di cui due di fila. A questo si aggiunge il successo per 1-0 nella semifinale di League Cup nel 2020. Insomma in 5 trasferte complessive, ben 4 vittorie per i diavoli rossi.

Quelli del City sono avvisati.