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Arriva l’estate e, a parte il grande spettacolo degli Europei, le pagine dei giornali sportivi si riempiono delle suggestioni del calciomercato. È il momento in cui i direttori sportivi e i procuratori cercano e offrono cartellini e ingaggi per tutta Europa. 

Nel completare le rose e soddisfare le richieste degli allenatori, gli addetti al mercato vanno in cerca di una cosa principale: i gol. Un bomber scovato alle periferie del grande calcio può rivelarsi la chiave per la salvezza di una piccola squadra ma talvolta anche per i trionfi di una grande: ricordiamoci come il Milani di Berlusconi e Galliani andò trattare un campione come Andriy Shevchenko alla corte della Dinamo Kiev, in Ucraina.

Dai Nestorovski ai Pukki fino ai Shomurodov, i campionati (e i fantacalci) sono pieni di sorprese di cui ad un certo punto della stagione ci si chiede “Ma questo da dove spunta?”. Andiamo ad analizzare le classifiche cannonieri dei vari campionati europei per vedere quali sono stati i bomber inattesi, prossimi pezzi pregiati del calciomercato.

Premier League: dietro Kane e i soliti campioni, la sorpresa Bamford

Difficile trovare occasioni in Premier League, il campionato in cui militano le squadre più ricche del globo e i cui giocatori sono valutati a peso d’oro. Ai vertici della classifica marcatori di quest’anno non ci sono state grandi sorprese: Harry Kane ha preceduto, con 23 reti, Momo Salah del Liverpool e Bruno Fernandes del Manchester United, rispettivamente con 22 e 18 reti.

Kane ha dichiarato di voler lasciare il Tottenham, ma per acquistare il suo cartellino e garantirgli un ingaggio adeguato serve la potenza economica che solo le squadre di vertice della Premier e forse altre tre squadre in tutta Europa possono vantare.

Ma subito ai piedi del podio, con 17 gol alla pari di Son del Tottenham, troviamo un attaccante dalla quotazione decisamente più accessibile, attorno ai 20 milioni: Patrick Bamford. Questo 27enne è cresciuto nel Nottingham Forest ed è stato di proprietà del Chelsea per anni, che l’ha prestato nelle serie minori per anni prima di cederlo al Middlesbrough che ha sua volta nel 2018, dopo solo una stagione, l’ha venduto al Leeds.

Con l’arrivo di Bielsa il suo rendimento si è impennato, e nonostante si potesse pensare che l’acquisto di Rodrigo dal Valencia per 30 milioni (stagione sottotono dell’ispano-brasiliano, con sole 7 reti in campionato) potesse metterlo in secondo piano, è stato titolare indiscusso nell’eccellente stagione del Leeds neopromosso, chiusa al 9° posto. Nonostante i tanti gol, non è un attaccante infallibile (la percentuale di occasioni mancate non è certo bassa), ma è estremamente versatile, in grado di concludere a rete in diverse situazioni, bravo a smarcarsi dentro l’area così come a inserirsi da fuori. 

Attenzione anche al 25enne Ollie Watkins dell’Aston Villa, autore di 14 gol in campionato e già entrato nel giro della nazionale di Southgate (in gol all’esordio contro San Marino).

La Liga: il Pichichi è sempre Messi, ma la rivelazione è Gerard Moreno

Nella Liga vinta dall’Atletico Madrid di Luis Suarez (giunto ai piedi del podio con 21 gol) non fa certo notizia la conquista del titolo di Pichichi da parte di Leo Messi, che con i suoi 30 gol si è laureato capocannoniere del campionato spagnolo per l’ottava volta (record assoluto, che comunque già gli apparteneva). Alle spalle del fenomeno del Barcellona, troviamo due giocatori appaiati a quota 23 gol: Karim Benzema del Real Madrid, nella stagione della definitiva maturazione, e la rivelazione Gerard Moreno del Villareal.

Questo centravanti catalano di 29 anni sì è conquistato anche la chiamata per l’Europeo da parte della Roja a suon di gol, in un campionato che ha visto il Villareal piazzarsi al 7° posto e conquistare l’Europa League sconfiggendo in finale il Manchester United ai rigori, dopo che proprio un suo gol (il 7° nella competizione) era valso il pareggio nei tempi regolamentari.

Attaccante mancino tanto schivo e riservato con i media tanto letale in area di rigore, Gerard Moreno paradossalmente non è tanto un bomber ma un attaccante che ama dialogare con la squadra e creare occasioni per i compagni. Le sue statistiche che lo pongono in cima alle classifiche per assist e passaggi realizzati nelle zone avanzate del campo dipingono un giocatore che oltre a finalizzare il gioco lo crea e lo alimenta.

Con una quotazione di circa 40 milioni, difficile che resti ancora con la maglia del Submarino Amarillo, nonostante un contratto fino al 2023: l’Atletico Madrid sembra decisamente interessato, ma anche la Juventus potrebbe riprendere un discorso già accennato la stagione scorsa, in particolare se Alvaro Morata dovesse tornare proprio all’Atletico. I canali del calciomercato riportano notizia inoltre dell’interessamento di West Ham, Newcastle e della Roma di José Mourinho.

Scendendo nella classifica marcatori, notiamo l’ottima stagione dell’ex baby prodigio svedese Alexander Isak, 17 reti con la Real Sociedad e finalmente quel salto di qualità che si attendeva da tempo, e i 13 gol di Rafa Mir, retrocesso con la maglia dell’Huesca ma già nel mirino di diverse squadre iberiche e non (Wolverhampton in testa).

Bundesliga: Lewandowski e Haaland cannibali, ma attenzione a Weghurst

Anche in Bundesliga nessuna novità, con Robert Lewandowski che ha segnato una quantità sovraumana di gol (41, record per il campionato tedesco), con l’ex milanista André Silva, rinato all’Eintracht Francoforte, che insegue a distanza, con 28 reti, una in più del giovane fenomeno Erling Haaland del Borussia Dortmund, frenato dagli infortuni (comunque una media superiore a un gol a partita). Tutti e tre questi attaccanti potrebbero animare il mercato estivo, ma a cifre riservate solo alle grandissime squadre.

Per chi ha soldi da spendere ma non da spandere, può essere interessante orientarsi sui due attaccanti arrivati appaiati in 4ª posizione con 20 gol: Wout Weghorst del Wolfsburg e Andrej Kramaric dell’Hoffenheim. Entrambi saranno di scena agli europei, il primo con la maglia dell’Olanda e il secondo con quella della Croazia, ma dovrebbero mantenere una quotazione accessibile anche per le squadre di vertice italiane.

Se per l’olandese, che ha guidato il Wolfsburg alla qualificazione Champions League, si è mossa la Roma (30 milioni potrebbero bastare), per il croato, laureatosi dopo 5 stagioni e mezza miglior marcatore della storia dell’Hoffenheim, non sono ancora giunte offerte, ma è facile pensare che possa trasferirsi in un club che gli garantisca la partecipazione alle coppe europee.

Da segnalare anche la coppia dello Stoccarda, il nazionale austriaco Sasa Kalajdzic autore di 16 reti e l’ala congolese Silas Wamangituka, autore di 11 reti pur giocando da esterno di centrocampo e subendo la rottura del crociato a fine marzo.

Ligue 1: tanti giovani talenti ma i soliti cannonieri

Nonostante sia un campionato sempre ricco di giovani talenti, ai vertici della classifica marcatori della Ligue 1 troviamo i “soliti noti”: la stella del PSG Kylian Mbappé regna con 27 gol, a seguire troviamo Wissam Ben Yedder del Monaco e Memphis Depay del Lione con 20 gol. Il nazionale francese di origine marocchina e tunisina sembra destinato a restare nel principato a meno di clamorose offerte, mentre l’attaccante olandese invece lascerà la Francia a parametro zero. Apparentemente tramontata l’ipotesi Barcellona in seguito all’approdo in blaugrana di Sergio Aguero, Depay è diventato un pezzo pregiato anche per le squadre italiane, anche se chiede un ingaggio non indifferente.

Segnaliamo anche le buonissime stagioni di Gaetan Laborde del Montpellier e di Ludovic Ajorde dello Strasburgo, entrambi nel pieno della maturità calcistica a 26 anni e autori di 16 gol, tanti quanti l’esperto Burak Ylimaz del Lille campione di Francia e il tedesco Kevin Volland del Monaco.

Primeira Liga: l’affermazione del giovane Pedro Gonçalves

Il campionato portoghese ha visto lo Sporting Lisbona tornare a vincera il titolo e interrompere 19 anni di duopolio di Porto e Benfica. Gran parte del merito va a ascritta alla straordinaria stagione di Pedro Gonçalves, trequartista 22enne cresciuto nel Braga che, dopo esperienze giovanili all’estero con Valencia e Wolverhampton è tornato in patria nel 2019 per vestire la maglia del Famalicao prima di essere acquistato dallo Sporting per 6,5 milioni.

Questo piccolo trequartista mobile e abilissimo negli inserimenti, soprannominato Pote, ovvero “Pentola”, ha raccolto il testimone di Bruno Fernandes, occupando la stessa posizione che fino a gennaio 2020 era appannaggio del fuoriclasse passato al Manchester United. Oggi il prezzo del suo cartellino è più che triplicato e fa gola a numerose squadre europee, prima fra tutte il Borussia Dortmund sempre attento ai giovani di qualità.

Eredivisie e Belgian First Division: nella prossima BeneLiga due bomber inaspettati

Il panorama calcistico belga e olandese si appresta ad essere stravolto nei prossimi anni con la creazione della BeneLiga, il campionato sovranazionale che includerà anche il Lussemburgo e che dovrebbe alzare la competitività calcistica nella regione del BeNeLux. Nel frattempo i campionati nazionali continuano a sfornare giovani talenti, ma la vetta delle classifiche cannonieri sono occupate da due 26enni.

Nei Paesi Bassi la corona di capocannoniere è andata sulla testa del greco Georgios Giakoumakis del VVV-Venlo, che con 26 reti ha staccato il gioiellino del PSV Eindhoven Donyell Malen, fermo a quota 25. Costato solo 200mila euro l’estate scorsa, il centravanti ellenico ha più che decuplicato la sua quotazione ma può ancora essere una ghiotta occasione di mercato anche per una squadra di media-bassa classifica.

In Belgio invece è esploso, con 29 reti in 33 partite di campionat, Paul Onuachu, centravanti del Genk acquistato dal Midtjylland per 6 milioni due anni fa e alternativa a Victor Osimhen nella nazionale nigeriana. Colosso di oltre 2 metri d’altezza, ha un contratto fino al 2024 e nel corso dell’anno ha più che raddoppiato la sua quotazione: difficilmente possono bastare 15 milioni per intavolare una trattativa con il Genk.