Ritorno al vecchio stemma, annuncio di un allenatore (Gasperini) non solo molto bravo, ma simbolo di un progetto sul lungo periodo, rifiuto di Claudio Ranieri, ora dirigente massimo in società, di allenare la Nazionale italiana – con tanto di «ringrazio la federazione, ma io sono tifoso della Roma». Detto altrimenti: i Friedkin hanno decisamente cambiato marcia. Lo hanno fatto nel rispetto dei tifosi, e nel coraggio di andare oltre una parte di questi, che non vedono in Gasperini un volto adatto a rappresentarne le istanze – un discorso, questo, più legato alla sfera del tifo identitario romanista che non, chiaramente, all’aspetto tecnico-tattico, indiscutibile.
Da ultimo, proprio ieri, la Roma ha annunciato la risoluzione contrattuale di Ghisolfi, altro DS-Meteora dopo Lina Souloukou e Thiago Pinto. Il nuovo direttore sportivo – che ha già lavorato, ben due volte, a Roma con la Roma – è italiano: parliamo di Frederic Massara, che i tifosi del Milan – nel duumvirato con Maldini – ricorderanno benissimo. Massara, più o meno direttamente, ha già messo a segno il primo colpo in uscita, ed è al lavoro per consegnare a Gian Piero Gasperini una squadra in grado di incarnare fin da subito la sua filosofia di gioco. Vediamo come.
Paredes in uscita, non è il solo
Dopo mesi di dichiarazioni e richieste di trasferimento neanche troppo implicite, Leandro Paredes sarà un nuovo giocatore del Boca Juniors. L’ex PSG ha oramai accettato l’offerta del Boca, con un contratto di tre anni e mezzo (fino a dicembre 2028) e il pagamento da parte del club argentino della clausola da 3,5 milioni di euro. È questa la cifra che incasserà infatti la Roma per il ritorno di Leo nel club che lo ha lanciato da bambino: decisiva l’intermediazione di Riquelme, presidente del Boca.
Non è l’unico nome in uscita. Se per Angelino manca l’ufficialità del trasferimento all’Al-Hilal – per una cifra vicina ai 30 milioni di € – il Sunderland ha intanto riscattato Enzo Le Fee dopo l’ottenimento della promozione in Premier del club biancorosso ai playoff, traguardo che ha fatto scattare la clausola sul riscatto: oltre 15 milioni di € che rimpingueranno le casse dei giallorossi.
Mentre dunque Massara, Ranieri e Gasperini, in un lavoro sinergicamente congiunto, andranno alla ricerca di un terzino e di un mediano di livello, si studiano diversi profili in attacco. Non è un mistero infatti che il Gasp non ami particolarmente le caratteristiche di Abraham e Dobvyk. Nella conferenza di presentazione, Gasperini ha dichiarato: «per ora partiamo con quello che c’è, se poi ci saranno occasioni di mercato vedremo cosa succederà». Non li ha mai citati direttamente, né Tammy Abraham né Artem Dovbyk, ma ha fatto intendere qual è la sua considerazione dei due centravanti giallorossi. E Shomurodov, così utile alla causa sotto Ranieri? Discorso diverso, perché l’attaccante uzbeko non sarebbe che in una riserva. E comunque in queste ore il suo agente sta parlando con i turchi del Basaksehir e se la trattativa dovesse andare in porto la Roma lo lascerebbe andare via tranquillamente.
Quando parla di centravanti in rosa, Gasp si riferisce ad Abraham e Dobvyk, senza dubbi. L’inglese un tempo era un giocatore gradito a Gasperini, ma era il 2021. Abraham veniva dalla Premier League, aveva una gamba diversa, non aveva subito alcun infortunio serio e non aveva (ancora) rotto con la tifoseria con la quale doveva anzi ancora sposarsi (quella giallorossa). Se ci aggiungiamo la delicata questione dell’ingaggio (6 milioni), capite bene che tra Tammy e la Roma il divorzio sia quasi d’obbligo. Su Dovbyk, invece, il discorso è meramente tecnico. Per Gasp non ha le caratteristiche tecniche ideali. L’ostacolo, però, è il costo del cartellino, visto che Dovbyk un anno fa è costato 38,5 milioni di euro (il minimo garantito per il Girona in caso di cessione). Massara avrà dunque un bel lavoro da fare per cercare una sistemazione gradita all’ucraino e contemporaneamente remunerativa per il club giallorosso.
Massara significa Ligue 1, soprattutto
Con l’arrivo di Frederic Massara è facile che il mirino torni fisso sul mercato francese, in continuità, se vogliamo, col mandato Ghisolfi – che veniva dall’esperienza al Nizza. Massara l’ultimo anno ha lavorato infatti al Rennes, in Ligue 1, e da questo campionato la Roma ha già attinto per garantirsi giocatori di livello (pensiamo soprattutto a Kone, pilastro del centrocampo giallorosso dopo appena una stagione).
Uno dei nomi preferiti da Massara, e che ha le caratteristiche perfette per il gioco di Gasperini, è in questo senso certamente Arnaud Kalimuendo, 23 anni, lo scorso anno 18 reti in 34 partite complessive. Ala, all’occorrenza punta (à la Lookman), è cresciuto nelle giovanili del PSG e in Bretagna ha segnato 40 reti in 111 partite.
Insomma, numeri importanti, con un prezzo del cartellino accessibile, circa 25 milioni di euro. Massara, come detto, lo conosce molto bene, tanto che nel web gira una sua foto mentre se lo abbraccia a fine partita al Roazhon Park, lo stadio di casa del Rennes. Tra l’altro, la Roma lo aveva seguito a lungo anche nella scorsa estate, visto che Ghisolfi, l’ex direttore sportivo, l’aveva già avuto con lui proprio a Lens. Kalimuendo ha il contratto in scadenza nel 2027, e il Rennes, a meno di non rinnovargli il contratto, dovrà necessariamente cederlo quest’estate per non svenderlo nella prossima.
Tra gli altri nomi per l’attacco, l’unico reparto del campo che davvero necessita di modifiche secondo Gasperini, la Roma continua a seguire da vicino Nikola Krstovic, anche se il Lecce in questo momento spara alto, circa 30 milioni. Quelli che più o meno servono anche per Paixao, forse anche qualcosa in più. Il brasiliano del Feyenoord è un giocatore diverso, più una seconda punta, uno che potrebbe diventare il Lookman della Roma. A proposito del nigeriano, non ci sono voci di un interessamento della Roma, ma occhio alle sorprese cui gli americani ci hanno abituati negli ultimi anni.
Sfumato invece Lucca per il ruolo di centravanti, occhi ancora su Gianluca Scamacca (che il Gasp conosce bene), mentre sempre in Francia si segue il profilo di Emanuel Emegha dello Strasburgo, 22 anni, lo scorso anno 14 reti in 29 partite. L’olandese costa circa 25 milioni, ma ci si può lavorare su. Lui, come i sopracitati, sono tutti giocatori dalle caratteristiche similari: velocità, forza fisica, gioventù. La direzione è chiara, vediamo quali strade saranno tracciate dai giallorossi.