Non deve essere facile la vita della Vecchia Signora. È anziana, come vuole il nome, ma sembra aver perso quella classe e quell’eleganza, quella maestosità che ne è stata la cifra stilistica dacché è nata. Non ce ne voglia l’attuale presidente – Ferrero, aka Elkann – ma che la situazione sia ingarbugliata è sotto gli occhi di tutti.
Le scelte della dirigenza non sembrano avere una direzione precisa – da ultima, la voce che vorrebbe prossimo al ruolo di direttore sportivo l’ex Roma Ghisolfi, fresco di risoluzione contrattuale con i giallorossi. L’allenatore, che doveva essere Conte, risponde al nome di Igor Tudor, un uomo buono per ogni occasione, tranne quella propizia nella quale si trova stabilmente. Che poi è la presente, perché – tra rifiuti, silenzi prolungati e bizzarre trattative malandate, come quella tra Comolli e Gasperini, trattato secondo il giornalista Sabatini come l’ultimo degli arrivati dal suddetto dirigente juventino – Tudor è e sarà l’allenatore della Juventus per la stagione 2025/26. Quella nella quale, tra tutte le difficoltà e le ambiguità del caso, gli si chiede niente meno che di portare i bianconeri alle stelle. Facile, nevvero?
CEDERE, PER COMPRARE
Come altre società del Nord (l’Inter e l’Atalanta su tutte, meno il Milan), la Juventus, che ha incassato già 50 milioni dal piazzamento (in) Champions League – un gruzzoletto che sarà ulteriormente rimpinguato dalla partecipazione al Mondiale americano per Club –, non ha necessità di vendere per comprare. Ma le cessioni sono propedeutiche agli acquisti per un mero discorso numerico.
Alcuni calciatori, come Rugani e Kostic, sono rientrati dai prestiti e non fanno parte del progetto tecnico: tradotto, dovranno essere ceduti nella finestra estiva di mercato. Altri ancora, come Kelly e Douglas Luiz, hanno convinto poco e la dirigenza bianconera si sta muovendo per cederli – se non alle stesse cifre d’acquisto, almeno avvicinandovisi. In questo senso, la notizia dell’interessamento del Leeds United, fresco di promozione in Premier, per il brasiliano, va monitorata molto attentamente. Infine, alcuni componenti della rosa bianconera fanno gola ai club – italiani e non – a prescindere dalla loro situazione matrimoniale con la Vecchia Signora.
In particolare, ci riferiamo a Dusan Vlahovic, che Allegri vorrebbe come punta del suo nuovo Milan, e a Cambiaso, terzino ambidestro dato quasi per fatto al Manchester City a gennaio, e ora finito nel mirino proprio del Milan, che sarebbe ben disposto a cedere Theo Hernandez – ai ferri corti con la dirigenza rossonera – dietro conguaglio in uno scambio in cui Cambiaso rientrerebbe a pieno titolo. Su Cambiaso c’è anche il Napoli, e il City non si è mai pienamente defilato dalla corsa all’acquisto. Le cessioni di cui sopra porterebbero tanti soldi nelle casse bianconere, almeno 100 milioni, da poter girare eventualmente su diversi ruoli, che Tudor ha ben chiari nella mente.
LA STRATEGIA IN ENTRATA
Ecco allora che, con totali 100/150 milioni di € da investire in entrata, la dirigenza bianconera – che risponda al nome di Comolli o Ghisolfi, importa fino a un certo punto – è pronta ad iniziare col botto il proprio mercato estivo. Ai discorsi tecnici, certo di primaria importanza, aggiungiamo quelli umorali di una piazza che vuole il grande colpo per risvegliarsi e tornare a competere davvero, in Italia e in Europa. Tutti fattori che convergono nel nome di Gyokeres, vero obiettivo di mercato della Juventus. Arrivare allo svedese è tutt’altro che semplice, data la concorrenza. Ma la Juventus rimane una squadra dal blasone importante, e l’attuale attaccante dello Sporting sarebbe attratto da questa sfida. Senza la cessione di Vlahovic, però, come detto, ogni ipotesi in questo senso cade.
L’altro nome che sta girando in queste ore, sempre per l’attacco, è Victor Osimhen, che all’estero costa 75 milioni, in Italia forse qualcosa di più – soprattutto se a dartelo è la concorrente per eccellenza, il Napoli. Pista difficile, dunque, ma comunque da seguire. In difesa, con la possibile partenza di Cambiaso e qualche altro giocatore, occhio alla suggestione Theo Hernandez, come detto, ma anche Nuno Tavares della Lazio, seguito da diverse squadre in Italia e all’estero.
A centrocampo, esce uno ne entra un altro. Se Douglas Luiz dovesse salutare, occhio al grande nome: Sandro Tonali, che però in Inghilterra si sta esprimendo alla grande e ha un costo esorbitante (sopra i 70 milioni). Infine, per la porta, Tudor vorrebbe un nome da affiancare a Di Gregorio. Caprile resta in pole. Più defilato il sogno Donnarumma, che andrebbe a fare il titolare ovviamente con Di Gregorio che saluterebbe – destinazione Inter? – la Continassa. Gigio non ha ancora rinnovato il suo contratto col PSG, e non ha mai nascosto il piacere di certe voci bianconere sul suo conto. Per ora è fantamercato, ma attenzione: spesso nel calciomercato i sogni si trasformano in desideri, e quindi in realtà.