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Terza sconfitta per 0-1 consecutiva per la nazionale femminile italiana dopo i ko nelle amichevoli disputate con Brasile e Austria. Al Seaview di Belfast, contro la tutt’altro che irresistibile Irlanda del Nord, l’undici di Milena Bertolini non riesce a ritrovare lo spirito e le geometrie che hanno permesso alle Azzurre di conquistare la qualificazione al Mondiale. Un finale amaro, con la rete al 62’ di McFadden che fa emergere le attuali difficoltà della squadra, apparsa troppo imprecisa nei momenti chiave del match.

L’Italia esce dal campo a testa bassa, consapevole di dover e poter fare molto di più, soprattutto in fase offensiva. Potrà riprovarci solamente nel mese di febbraio in Inghilterra in occasione della Arnold Clark Cup, il torneo dal quale ripartirà il percorso verso il torneo iridato, in programma dal 20 luglio al 20 agosto in Australia e Nuova Zelanda.

In terra britannica l’Italia parte forte affidandosi alla qualità della sua linea mediana. Giugliano, la più arretrata delle tre, ha il compito di far partire l’azione con velocità, Simonetti e Cernoia quello di verticalizzare il gioco per imbeccare le punte, controllate bene in avvio di gara dalla rocciosa difesa di casa. Bonansea appare molto ispirata e dai suoi piedi scaturiscono le azioni più pericolose della prima frazione di gioco: l’attaccante della Juve libera al tiro prima Cernoia e poi Giugliano, ma le conclusioni delle due leader tecniche della squadra non inquadrano lo specchio della porta difesa dalla volenterosa Burns. Nonostante l’impegno e il netto predominio territoriale, le Azzurre faticano a tenere alto il ritmo, alternando ottimi spunti a errori che vanificano le potenziali occasioni da rete.

La seconda frazione di gioco si apre con Merlo e Cantore che prendono il posto di Bartoli e Bonansea, reduci dalle fatiche della Supercoppa e dai 90 minuti di quattro giorni fa contro l’Austria. Cambiano le interpreti ma non il modulo e ancor meno il film della partita, che continua a regalare pochissime emozioni. Al 60’ arriva il primo tentativo degno di nota delle biancoverdi, che prendono coraggio trovando dal 62′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il gol del vantaggio con il comodo tap in di McFadden, che sfrutta la dormita della retroguardia, troppo passiva nella circostanza. Dopo lo svantaggio Milena Bertolini getta nella mischia Linari, Giacinti e Caruso, ed è proprio la centrocampista bianconera a sfiorare il pareggio con un colpo di testa potente ma troppo centrale. Nei minuti finali le nordirlandesi sfiorano sempre su corner il 2-0, ma il risultato rimane invariato fino al triplice fischio di De Cremer, che dà il via ai festeggiamenti dei circa 2500 tifosi assiepati sulle tribune del Seaview Stadium.

”Siamo scese in campo con il giusto approccio e fino al gol non abbiamo rischiato niente. Il rammarico è di non essere state precise nell’ultimo passaggio, perché abbiamo creato varie occasioni senza però avere la giusta cattiveria nel concludere l’azione. Dopo il gol ci siamo disunite e ci siamo sbilanciate troppo, prestando il fianco alle loro ripartenze. Purtroppo in questo momento non riusciamo ad essere ciniche” ha detto una rammaricata Bertolini, che non ha evidentemente ricevuto le risposte che si attendeva dall’ultimo match del 2022.