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La Roma di José Mourinho ha l’opportunità di prendersi la rivincita sulla peggiore umiliazione subita in stagione, quella sconfitta per 6-1 risalente ad ottobre che di base è costata il posto in squadra a numerosi elementi della rosa giallorossa dell’epoca.

È un’altra Roma quella che torna in Norvegia sette mesi più tardi, una Roma che ha trovato altri equilibri, che cerca il riscatto e che punta con convinzione alla finale di Conference League.

I precedenti

Partite totali2
Vittorie Bodo/Glimt1
Pareggi1
Vittorie Roma0
Gol Bodo/Glimt8
Gol Roma3
Le statistiche sui precedenti di Bodo e Roma aggiornate al 6 aprile 2022

Dicevamo del 6-1 subito a Bodo lo scorso 21 ottobre, quando i giallorossi furono travolti dai norvegesi guidati da Erik Botheim (2 gol e 3 assist), Patrick Berg, Ola Solbakken (doppietta) e Amahl Pellegrino. Di Carles Perez il gol del provvisorio ed illusorio 2-1.

Ma anche a Roma, il successivo 4 novembre, i norvegesi si comportarono benissimo, pareggiano 2-2 e andando due volte in vantaggio, con i soliti Solbakken e Botheim. I giallorossi riuscirono a trovare il pareggio grazie alle reti di Stephan El Shaarawy e Roger Ibanez.

Per fortuna della Roma, Botheim ha lasciato il Bodo durante il calciomercato invernale, accasandosi in Russia al Krasnodar. Resta sempre da tenere d’occhio Solbakken, anch’egli autore di ben 3 gol nei 2 match contro i giallorossi.

Curiosità: nelle giovanili giallorosse milita il portiere diciasettenne Magnus Brondbo, trasferitosi a Roma dal Bodo proprio ad ottobre, qualche giorno prima della partita della fase a gironi.

Bodo/Glimt e Roma, statistiche a confronto

BODO/GLIMT ROMA
6Vittorie5
4Pareggi2
0Sconfitte1
22Gol fatti20
9Gol subiti12
2.13Gol fatti a partita2.50
0.87Gol subiti a partita1.50
18Ammonizioni ricevute17
22Ammonizioni causate12
Le statistiche di Bodo e Roma in Conference League aggiornate al 5 aprile 2022

Numeri simili per Roma e Bodo/Glimt nel computo dei gol fatti e subiti: 9 reti incassate per entrambe le squadre, con 22 gol segnati dai giallorossi e 20 dai norvegesi.

Ma bisogna anche tenere conto che la Roma ha giocato 2 partite in meno rispetto al Bodo (8 invece che 10), essendosi classificata prima nel girone e avendo quindi evitato gli spareggi con le squadre scese dall’Europa League. I norvegesi invece hanno dovuto affrontare i Celtic Glasgow nel turno intermedio. Acquista più valore quindi il dato dei gol subiti, mentre si evidenzia come in fase offensiva la Roma sia più efficace dei norvegesi, come si evidenzia per i dati divisi sui 90 minuti.

Interessante il numero di ammonizioni causate agli avversari: i giocatori del Bodo hanno costretto al fallo da cartellino gli avversari ben 22 volte, mentre la Roma complessivamente 12. È un elemento che evidenzia la rapidità dei norvegesi di reimpostare il gioco e ripartire velocemente, costringendo spesso al fallo tattico per spezzare l’azione.

Stati di forma e probabili formazioni

José Mourinho parte da una certezza, ovvero Tammy Abraham, capocannoniere di questa Conference League con 7 reti, e da un dubbio, quello riguardante Nicolò Zaniolo, in recupero dai problemi all’anca che l’hanno costretto fuori nell’ultimo turno di campionato.

Le sue condizioni verranno valutate all’ultimo, ma se non dovesse farcela saranno Lorenzo Pellegrini e Henrikh Mkhitaryan a supportare il centravanti inglese.

A coprire le spalle ai trequartisti sulla linea mediana saranno quindi probabilmente Jordan Veretout e Bryan Cristante, con Sergio Oliveira tenuto a riposo. Turnover anche sulle fasce, con Matias Vina e Ainsley Maitland-Niles al posto di Nicola Zalewski e Rick Karsdorp.

Nessun cambiamento invece nel pacchetto arretrato, con Rui Patricio in porta e Gianluca Mancini, Chris Smalling e Roger Ibanez a comporre il terzetto di difesa.

Kjetel Knutsen si è guadagnato l’attenzione degli appassionati di calcio “hipster” grazie al suo gioco offensivo ed intenso, tanto che il Bodo/Glimt è stato talvolta soprannominato l’”Atalanta di Norvegia”, anche se in realtà a livello di gioco ricorda forse di più il Sassuolo di De Zerbi.

In particolare il tridente offensivo, pur orfano di Botheim, può contare sui due dei migliori marcatori di questa Conference League: Amahl Pellegrino (5 reti) e Ola Solbakken (6 reti, secondo solo ad Abraham). In mezzo a loro gioca Runar Espejord, acquistato a gennaio dall’Heerenveen (ma era in prestito ai rivali del Tromso).

A centrocampo il capitano Ulrik Saltnes (da 11 anni al Bodo) è affiancato dagli Under-21 norvegesi Hugo Vetlesen e Elias Hagen.

In porta trova spazio l’anglo-russo (nato in Israele) Nikita Haikin, mentre la coppia di difesa è composta da Brede Moe e Marius Hoibraaten. Sulla fascia destra trova spazio l’islandese Alfons Sampsted, mentre sul quella sinistra gioca Brice Wembangomo, neo-acquisto proveniente dal Sandefjord che sostituisce Fredrik Bjorkan, accasatosi all’Herta Berlino.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Maitland-Niles, Veretout, Cristante, Viña; Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. All.Mourinho

BODO GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Moe, Hoibraaten, Wembangomo; Vetlesen, Hagen, Saltnes; Solbakken, Espejord, Pellegrino. All.Knutsen

Il campionato norvegese è appena cominciato e il Bodo/Glimt campione in carica ha subito esordito in un big match in casa contro il Rosenborg, pareggiato per 2-2 grazie ai gol di Pellegrino e Espejord.

Precedentemente ha eliminato l’AZ Alkmaar agli ottavi di Conference, grazie alla vittoria per 2-1 in casa e al pareggio per 2-2 ai supplementari nella gara di ritorno, ed eliminato il Lillestrom dalla Coppa di Norvegia grazie ad un secco 4-1.

La Roma, dopo un periodo di alti e bassi, sta trovando un certo equilibrio: dopo l’eliminazione del Vitesse agli ottavi di Conference (vittoria in Olanda grazie a Sergio Oliveira e pareggio per 1-1 in casa) ha trovato due successi consecutivi in campionato, nel sentitissimo derby contro la Lazio (un nettissimo 3-0) e sul campo della Sampdoria, per 1-0.

In particolare, è da segnalare che nelle ultime 7 partite i giallorossi hanno subito solo 2 reti.