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Addentrarsi nel discorso riguardante il bilancio della Juve è materia estremamente delicata in questo periodo. 

A seguito delle note vicende giudiziarie legate ai casi delle plusvalenze fittizie e degli stipendi nominalmente ridotti ma corrisposti in altri modi, la società ha rimpiazzato tutti i vertici societari e ha dovuto rivedere il maniera sistematica numerose voci di bilancio.

Al di là delle questioni giudiziarie, come stanno oggi le casse bianconere?

Bilancio Juve: quanto hanno guadagnato i bianconeri dal campo

La campagna europea della Juventus è stata particolarmente deludente nella prima parte di stagione, con l’eliminazione ai gironi della Champions League e il conseguente declassamento in Europa League. Il cammino nella seconda competizione continentale è stato migliore, anche se l’accesso in finale è stato precluso dalla sconfitta in semifinale contro il Siviglia.

In totale dalle coppe europee la Juve ha messo a bilancio ricavi per 63 milioni (53 dalla Champions e 10 dall’Europa League), a cui si aggiungono i quasi 7 milioni incassati dal piazzamento ottenuto in Serie A, che in virtù della penalizzazione di 10 punti è corrisposto all 7° posto.

Come stanno le finanze bianconere

Secondo le previsioni, il bilancio della Juve al 30 giugno 2023 segnerà una perdita pari a 120 milioni. Al 30 giugno 2022 il patrimonio netto consolidato era pari a 165 milioni e l’indebitamento finanziario netto era a quota 153 milioni, ma al 31 dicembre 2022 il quadro è peggiorato: a causa della perdita di 30 milioni del semestre, il patrimonio netto è calato a 135 milioni, mentre il debito è tornato a salire, toccando i 333 milioni, soprattutto per i pagamenti delle campagne trasferimenti pregresse e per le pendenze fiscali.

Ad oggi il patrimonio netto della società dovrebbe ammontare a circa 50 milioni, e senza gli introiti garantiti dalla Champions League (mediamente circa 80 milioni a stagione negli ultimi anni) la squadra dovrà essere soggetta ad una profonda ristrutturazione per diminuire i costi.

Come dovrà essere adattata la rosa della Juve

Alcuni giocatori che percepivano ingaggi alti hanno salutato, ovvero Angel Di Maria e Juan Cuadrado, e si sta pensando anche di lasciare libero Alex Sandro, il cui ingaggio si è rinnovato automaticamente per una clausola sul contratto ma il cui ingaggio non sembra giustificato dall’apporto garantito alla squadra.

Il costo del cartellino del giocatore è stato completamente ammortizzato nel corso degli anni, per cui il suo valore iscritto a bilancio è pari a zero: un’eventuale rescissione consensuale del contratto non comporterebbe nessuna perdita e garantirebbe il risparmio di circa 11 milioni lordi di ingaggio.

Si cerca anche di piazzare altri esuberi come Denis Zakaria, Weston McKennie e Arthur Melo. In particolare l’ultimo incide per quasi 6 milioni di ingaggio e ha un valore del cartellino a bilancio di più di 15 milioni.

Poi ci sono giocatori che rientrano dai prestiti per i quali si sta trattando una permanenza o altre destinazioni come Luca Pellegrini o Marko Pjaca, oppure giovani che potrebbero garantire altri introiti come Marley Aké, Kaio Jorge e Felix Correia, per non parlare della spinosa situazione relativa a Mohammed Ihattaren, ormai un ex giocatore alle prese con diversi problemi personali e giudiziari ma sotto contratto con la Juve fino al 2025 e che ha un impatto sul bilancio di quasi 1,5 milioni.

Tra stipendi e valore del cartellino, se la Juventus riuscisse a piazzare tutti gli esuberi attualmente in rosa potrebbe andare a risparmiare quasi 70 milioni, più della metà dei 120 milioni che si prevede debba incassare in totale. Al di là di queste operazioni, le cessioni di Federico Chiesa e/o Dusan Vlahovic dovrebbero garantire i rimanenti soldi necessari per affrontare la stagione e avere anche la possibilità di reinvestire sul mercato.2