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In pochi si aspettavano una finale a senso unico, ma a guardare il punteggio al termine dei 90’ quasi non si capisce perché. In fondo il Chelsea ha una storia europea che il Betis non può neanche sognare. Certo, questo non è tutto. Nel calcio le cose scontate sono state create per essere smentite da quella divinità che alcuni chiamano Eupalla.

Il Betis per buoni 65’ ha dato e come del filo da torcere ai rivali inglesi. Più passavano i minuti, più per il Chelsea sembrava una finale stregata. Poi, però, in appena 4’, è cambiato tutto. Prima il pareggio, poi il sorpasso – su duplice invenzione di Cole Palmer –, poi addirittura il tris e infine il quarto gol, a pochi secondi dal termine del match. 1-4, e palmares dei trofei europei ultimato per i Blues. Di seguito le pagelle.

Le pagelle del Betis

  • Adrian 5 – ha enormi colpe sul gol del pari di Enzo Fernandez. D’accordo, il centrocampista argentino colpisce di testa da pochi passi, ma male. Lui la sfiora, maldestramente, senza riuscire a respingerla. Le lacrime a fine partita sono qualcosa in più di semplice tristezza: sa, Adrian, di aver commesso un errore grave.
  • Sabaly 5.5 – non gioca una brutta gara, ma più di sostanza che di qualità in avanti.
  • Bartra 5.5 – ottimo primo tempo, dove governa e comanda, dispensando calcio anche in fase di impostazione. Decisamente meno bene nella ripresa, dove è colpevole senz’altro in occasione del gol del 2-1 dei blu.
  • Natan 5.5 – così per Batra, così per Natan. Buon primo tempo, ripresa da incubo.
  • Rodriguez 6 – Pellegrini lo sostituisce per un risentimento. Nella ripresa il Betis perde la sua esperienza e la sua qualità. Dal 45’ Perraud 5.5 – attento dietro fino al pareggio, poi Palmer lo fa ammattire. Davanti non arriva quasi mai.
  • Fornals 5.5 – nel primo tempo gioca una gara eccellente, al pari dei compagni di reparto. Nella ripresa è un fantasma.
  • Cardoso 6 – gioca una buona partita, ma da lui – il calciatore più prezioso del Betis, un 2001 che vale già 25 milioni di euro – ci si aspettava qualcosa in più.
  • Isco 7  – è il migliore dei suoi. Nel primo tempo ammalia il pubblico con giocate da capogiro, ed è suo l’assist del gol del vantaggio firmato Ezzalzouli. Nella ripresa gestisce come può, ma dopo il pari del Chelsea non riesce a dare la scossa ai suoi.
  • Antony 5.5 – funambolico nel primo tempo, spento nel secondo. Non si accende realmente quasi mai.
  • Bakambu 6 – commovente il gesto, durante la premiazione per il secondo posto, di sfiorare la coppa guardandola col sorriso. Se la sarebbe meritata, per come ha giocato. Dal 72’ Rubial 5.5 – non entra mai davvero in partita.
  • Ezzalzouli 6.5 – ha il grande merito di sbloccarla sfruttando un ottimo innesco di Isco. Ma cala alla distanza, anche lui come i compagni, e viene addirittura sostituito a inizio ripresa. Dal 53’ Caraballo 5 – di lui, quasi ci si dimentica sia entrato.
  • ALL. Pellegrini 5.5 – prepara bene la partita, ma il calo dei suoi nella ripresa è inquietante. Non ha colpe, in questo senso, ma i suoi cambi non smuovono l’andazzo.

Le pagelle del Chelsea

  • Jorgensen 6 – amministra, dopo aver preso gol dopo 9’. È sempre attento.
  • Gusto 5 – la sua prestazione non convince, e dopo 45’ Maresca lo toglie dal campo. Dal 45’ James 6.5 – entra col piglio giusto. Spinge, spintona, gioca d’esperienza. Da capitano, vince il trofeo.
  • Chalobah 6 – nel primo tempo soffre la pressione della sua prima finale da titolare, ma cresce alla distanza.
  • Badiashile 5.5 – Maresca gli dà fiducia preferendolo a Colwill, ma senza grandi risultati. Però poi cambia, e i cambi portano a grandi risultati. Dal 62’ Colwill 6 – entra in un momento decisivo del match, e vi entra bene. Se il Chelsea non soffre nulla nel finale è anche per merito suo.
  • Cucurella 6 – nel primo tempo fatica in attacco ed è impreciso dietro. Dal suo lato nasce il gol del Betis, forse non a caso. Nella ripresa molto meglio.
  • Caicedo 7 – il gol, con sporcatura decisiva di un difensore avversario, è la ciliegina sulla torta di una prestazione dominante, muscolare ma anche tecnicamente molto valida.
  • Fernandez 7.5 – il suo colpo di testa, che pareggia i conti, è di importanza cruciale. Il suo inserimento alle spalle della difesa dimostra che non è arrivato per caso. Giocatore che sta crescendo molto, e può già vantare un ottimo palmares nonostante la giovane età.
  • Neto 5 – confusionario, volenteroso, ma ancora impreciso. Quando esce, di fatto cambia la partita. Dal 61’ Sancho 7.5 – prendere un voto simile in appena mezz’ora significa una sola cosa: che hai cambiato la partita. Così è, se vi pare. Fa un assist, fa un grandissimo gol, a giro, di destro, alla sua maniera. Incide e come sul match, rivoltandolo.
  • Palmer 7 – quasi sonnolento, persino fastidioso, per buoni 60’. Poi, con due pennellate, mette un timbro decisivo sulla partita e sulla coppa. Che non poteva che vederlo protagonista.
  • Madueke 6.5 – nonostante l’imprecisione tecnica nel primo tempo, Maresca non lo cambia. Sa benissimo che può dargli tanto a livello fisico e così è.
  • Jackson 6.5 – segna, non sa neanche lui come, un gol di spalla. Incespica a tu-per-tu col portiere quando eravamo ancora sul 2-1 per i Blues. Dall’80’ Dewsbury-Hall 6.5 – fa una sola giocata, ma decisiva, l’assist per Sancho.
  • All. Maresca 7 – capisce gli errori di schieramento del primo tempo, e nella ripresa è tutta un’altra squadra, la sua. Giovanissimo, gli avevano chiesto di portare il suo Chelsea in Champions entro tre anni. Ci è riuscito al primo, vincendo pure un trofeo.