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Con l’annunciata esclusione di Lorenzo Bonucci dalla rosa per la Juventus 2023/24, si è chiusa ufficialmente l’era della cosiddetta BBC. Cerchiamo di capire come è nata questa sigla nel calcio, cosa ha portato al nostro calcio e ai suoi 3 interpreti.

Barzagli-Bonucci-Chiellini: quando nasce la BBC

Difficile dire se sia o meno il terzetto difensivo più forte nella storia della Juventus e del calcio italiano, di sicuro è stato il più vincente. Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, insieme, hanno dominato a lungo contro gli attacchi di tutta Italia e di mezzo mondo. Il trio è divenuto famoso come BBC perché questo era lo schieramento ideato la prima volta da Conte, nella difesa a 3, con Bonucci centrale tra Barzagli sul centro-destra e Chiellini sul centro-sinistra. Il debutto ufficiale del trio avvenne il 29 novembre 2011, in uno scoppiettante Napoli-Juventus 3-3. Per la prima volta dopo un paio di mesi da tecnico bianconero, Antonio Conte decise di non rinunciare a uno dei suoi 3 forti centrali. Così, spostò Stefan Liechtsteiner sulla destra a tutta fascia, con Marcelo Estigarribia dall’altra parte, per un 3-5-2 destinato a diventare modulo di riferimento, in sostituzione o come alternativa dell’iniziale 4-2-4 con cui il tecnico salentino aveva impostato la sua prima Juventus. Ma vediamo la storia in bianconero dei tre totem difensivi.

Giorgio Chiellini

Il primo ad approdare in bianconero era stato Giorgio Chiellini. Soffiato alla Roma, che lo aveva in comproprietà con il Livorno, il labronico Giorgio fa esperienza in Serie A per un anno a Firenze, prima di trasferirsi definitivamente alla Juve nell’estate del 2005. Capello il tecnico a lanciarlo da titolare, nel ruolo di terzino sinistro che sarà il suo principale fino, appunto, alla famosa intuizione della BBC. Negli anni, “Chiello” è saltuariamente tornato a giocare da terzino, ma la parte prominente della carriera l’ha vissuta da centrale, possibilmente sul centro-sinistra, sia di difesa a 3 che a 4.

Leonardo Bonucci

Cresciuto calcisticamente nell’Inter, Leo si afferma inizialmente nel Pisa di Gian Piero Ventura, come centrale dai piedi buoni e qualche distrazione di troppo, in una squadra schierata con uno spregiudicato 4-2-4 che si ispirava al Bari di Conte. Nell’anno seguente, Bonucci approda proprio al Bari in Serie A, sempre con Ventura alla guida e sempre con il 4-2-4. Un periodo fondamentale per Leo, che viene apprezzato e acquistato dalla Juventus nell’estate del 2010. Alla Juve c’è Gigi Del Neri, l’annata parte alla grande ma si conclude in modo inglorioso. Tuttavia, Leo è un investimento importante (pagato 15,5 milioni) ed è normale che Conte, al suo arrivo nell’estate del 2011, punti su di lui. Tuttavia, inizialmente Conte punta su Barzagli e Chiellini come coppia centrale difensiva nel suo 4-2-4. Poi l’intuizione contro il Napoli, che cambierà il futuro di Bonucci e degli altri due, oltre che della Juve e della Nazionale.

Andrea Barzagli

Toscano come Chiellini, Barzagli arriva in bianconero nel gennaio 2011, grazie a una geniale intuizione di Beppe Marotta. L’allora dirigente juventino lo aveva prelevato per appena 300.000€ dal Wolfsburg, che 3 anni prima lo aveva pagato ben 14 milioni al Palermo. A quasi 30 anni, “Barza” sembrava un difensore in declino, ma una telefonata cambia il suo destino. “Devi prendere il primo aereo e venire qui, serve la tua esperienza”. Era Alex Del Piero, con cui aveva vinto il mondiale qualche anno prima. Barzagli inizialmente declina, svelando all’amico il proposito di ritirarsi. Qui Alex lo rimbrotta “Ma sei uscito di testa? Muoviti che a Torino dobbiamo rinascere e serve un leader difensivo come te”.

Quella era veramente la telefonata del destino. Barzagli arriva in una Juventus estremamente in difficoltà, quella che avrebbe chiuso per la seconda volta consecutiva il campionato al settimo posto. Ma c’erano tutti gli elementi per rilanciarsi e un allenatore come Antonio Conte che sarebbe arrivato l’anno seguente.

BBC: cosa portava ciascuno dei tre

Del Piero era stato buon profeta, perché Barzagli alla Juve ha portato leadership e una abilità sull’uomo che nessuno degli altri due poteva vantare. Chiellini portava abilità nel gioco aereo, dinamismo e una prorompente fisicità. Bonucci era dei tre nettamente il meno forte sull’uomo, ma aveva un piede destro non propriamente da difensore, dunque era il regista difensivo perfetto, abile nel lancio e anche negli inserimenti in zona gol.

Soprattutto, anche per delle caratteristiche personali che si completavano, i tre raggiungono presto un’intesa eccezionale, che sarà il vero segreto del trio. La conoscenza reciproca si era affinata talmente tanto che ognuno dei tre sapeva dove poteva finire il pallone quando era nella zona di uno degli altri due, ma anche capire quando uno dei compagni si poteva trovare in difficoltà e andava subito ad aiutarlo.

Cosa ha portato la BBC a ciascuno dei tre

Barzagli: semplicemente, la Juve gli ha allungato e anche svoltato la carriera. Dal possibile ritiro anticipato nel 2011 a 29 anni, a quello reale nel 2019. In cambio, lui ha condiviso il suo innato senso della posizione, l’abilità in marcatura e una forte duttilità.

Bonucci: dei tre, è quello che forse ha più beneficiato dei due “big” accanto. La presenza di Barza e Chiello accanto ha dato a Leo la copertura necessaria per dare la sua enorme qualità nell’impostazione del gioco, ma anche negli sganciamenti offensivi. Singolarmente non è mai stato un fenomeno nell’uno contro uno, soprattutto da Barzagli ha assimilato grandi capacità di lettura delle situazioni, che lo hanno aiutato a nascondere i noti difetti in marcatura e i cali di attenzione.

Chiellini: per Bonucci è stato il fratellone che tutti avremmo voluto avere a proteggerci dalle risse. Nella Juve e in Nazionale, la sua intesa con i due compagni è stata occasione – sfruttata alla perfezione – per diventare difensore di caratura internazionale. Alcuni tifosi avversari lo hanno spesso dipinto come esempio di scorrettezza, ma si tratta per lo più di gente che a pallone ha giocato un paio di volte all’oratorio, o di gente manovrabile da qualche giornalista che trae vantaggio dal seminare odio sportivo. La verità è che tanti super attaccanti che lo hanno affrontato (Ibrahimovic e Cavani tra questi) ne ricordano con piacere i duelli fisici, rudi, estremi ma sempre sportivamente di altissimo livello. Chiello prendeva regolarmente la prima punta più pericolosa degli avversari, e questo ha contribuito a farne crescere le skill, tecniche e di mestiere.

Cosa è stata la BBC per la Nazionale

La BBC, insieme all’altra B che era Buffon, ha segnato tutti gli anni ’10 nella storia del calcio, juventino ma non solo. Il trio era titolare nell’Italia di Conte che aveva sorpreso positivamente a Euro 2016 spingendosi fino ai quarti di finale nonostante un ricambio generazionale non proprio eccelso. Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini erano i leader spirituali di quell’Italia che, con tutto il rispetto, schierava Sturaro, Giaccherini, Eder e Pellè. Eppure, perse soltanto ai rigori nei quarti contro la Germania.

Il declino della nostra Italia era in arrivo, ma la qualità scadente del ricambio generazionale si avvertiva soprattutto nel reparto più avanzato. In difesa erano ancora loro, quelli della BBC, a reggere la baracca. Dopo il ritiro di Barzagli, Bonucci e Chiellini hanno continuato a essere titolari inamovibili in una Nazionale che nel frattempo era stata affidata a Roberto Mancini, e che su quei due anziani pilastri ha cotruito l’incredibile ritorno al successo di Euro 2021.

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