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Vittoria della Liga già matematicamente acquisita e accesso alla finale di Champions League, dopo un’incredibile partita contro il Manchester City di Guardiola. Cosa può volere di più il Real Madrid? Beh, dopo tutto questo, vincere anche il derby di Madrid al Wanda Metropolitano sarebbe proprio la ciliegina sulla torta.

Certo, bisogna vedere se la squadra di Ancelotti ha smaltito la sbornia di emozioni di mercoledì sera, ed in caso contrario l’Atletico Madrid del Cholo Simeone è prontissimo a somministrare un durissimo risveglio.

I precedenti

PRECEDENTI
Partite giocate in Liga169
Vittorie Atletico Madrid39
Pareggi40
Vittorie Real Madrid90
Gol Atletico Madrid217
Gol Real Madrid296

170° derby tra Real e Atletico giocato in Liga spagnola, con un bilancio che vede nettamente avanti i merengues. Nella partita d’andata, giocata al Bernabeu lo scorso 21 dicembre, il 7° gol su 37 derby giocati in totale da Karim Benzema ha condannato i colchoneros, poi affondati dal raddoppio di Marco Asensio. In quella partita Vinicius Junior è diventato il primo giocatore a fornire due assist in una singola partita del derby di Madrid nella Liga nel XXI secolo.

Il bilancio tra i due allenatori, invece, è in perfetta parità: su 16 volte che si sono affrontati in tutte le competizioni, Carlo Ancelotti e Diego Simeone hanno vinto 6 volte a testa, pareggiando in 4 occasioni. E si è sempre trattato di un derby madrileno, tranne che per il doppio confronto tra Atletico e Bayern nei gironi di Champions del 2016, quando Carletto allenava il Bayern Monaco.

Il Real Madrid non perde da 11 gare consecutive contro l’Atletico Madrid nella Liga, la striscia d’imbattibilità più lunga per i blancos nel derby di Madrid da quando Diego Simeone siede sulla panchina dell’Atletico. Però solo nel 2012-2013 hanno vinto entrambe le gare di Liga contro il Real con il Cholo alla guida dei colchoneros.

Tra gli ex della partita, nell’Atletico troviamo Mario Hermoso (cresciuto nel Real Madrid dal 2006 al 2017) e Marcos Llorente (anche lui prodotto della Castilla, in camiseta blanca dal 2008 al 2019, con una parentesi all’Espanyol nel 2016-2017), mentre per il Real citiamo Thibaut Courtois (all’Atletico tra il 2011 e il 2014).

Statistiche a confronto

ATLETICO MADRIDREAL MADRID
61punti81
18vittorie25
7pareggi6
9sconfitte3
59gol fatti73
41gol subiti29
46xG creati65.6
29.5xG concessi39.2
– 7.7Rapporto xG su tiri subiti-gol subiti+ 4.8

Ci aspetta un derby tra due squadre dalla filosofia opposta: improntato all’attacco e che lascia spazio a estro e fantasia il Real, organizzato, chiuso e pronto a pungere in ripartenza l’Atletico.

Eppure quest’anno l’Atletico non è sempre riuscito a mettere in atto il suo piano, anzi: ha subito ben 41 gol, pur concedendo solo 29,5 xG in totale. Il che vuol dire che, vuoi per disattenzione, vuoi per gesti fuori dal comune degli avversari, hanno incassato ben 11,5 reti in più di quanto la prestazione avrebbe fatto prevedere in termini di Expected Goals. Solo il Levante (13,8) ha fatto registrare una differenza maggiore.

Il Real Madrid invece ha incassato solo 29 gol e concesso ben 39,2 xG, il che significa che la sorte o la bravura dei difensori, ed in particolare dell’ottimo Courtois di questa stagione, hanno sventato ben 10,2 gol che gli avversari avrebbero “meritato” in base alla prestazione.

Andando a confrontare i due portiere, tra i migliori in Europa, vediamo come Courtois, nel saldo tra gol subiti e xG previsti dopo il tiro dell’avversario, ha salvato direttamente la porta quasi 5 volte, mentre Oblak ha subito quasi 8 reti che non erano previste.

Stati di forma e probabili formazioni

L’Atletico è reduce dalla brutta sconfitta di Bilbao, in casa dell’Athletic, arrivata dopo lo sfortunato autogol di Mario Hermoso in apertura e dal raddoppio su rigore di Inaki Williams.

In queste ultime giornate Simeone deve pensare a difendere il quarto posto dalla rimonta del Betis, distante solo tre punti, ma deve affrontare il Real privo di Hermoso, squalificato per somma di ammonizione.

Ha rischiato di dover fare a meno anche di Reinildo Mandava, l’ammonizione del mozambicano è stata annullata in appello, e quindi potrà fare parte della linea di difesa insieme a Savic, che rientra dalla squalifica e Gimenez.

Il dubbio di Simeone è quello di mantenere una linea a 4 davanti a Oblak, con Vrsaljko a completarla sulla destra e Marcos Lllorente più avanzato, oppure a 5, con Renan Lodi sull’out di sinistra e Llorente a destra.

A centrocampo Koke e Kondogbia formeranno la diga centrale, con Carrasco e Correa larghi in appoggio della punta centrale Matheus Cunha. In panchina quindi sia Griezmann che Suarez, mentre sono indisponibili Joao Felix e Lemar.

ATLETICO MADRID (5-4-1): Oblak; Llorente, Gimenez, Savic, Reinildo, Lodi; Correa, Kondogbia, Koke, Carrasco; Cunha. All. Simeone

Dopo l’impresa di Champions, Ancelotti ha concesso due giorni di riposo ai suoi giocatori. Difficile dire quindi come potrà scendere in campo al Wanda Metropolitano, anche se le prime indicazioni danno come probabili assenti sia Alaba che Eder Militao. Ecco quindi la coppia di scorta davanti a Courtois, composta da Jesus Vallejo e Nacho Fernandez. A sinistra Mendy, a destra Lucas Vazquez.

A centrocampo occasione dall’inizio per Camavinga, che nelle ultime partite in cui è subentrato ha sempre portato un fondamentale cambio di passo al centrocampo. Ai suoi fianchi Kroos e Valverde, riposo per Modric e Casemiro.

Nessun riposo invece per Karim Benzema: The Dream è nella sua serie più lunga di gare in gol contro l’Atletico Madrid in tutte le competizioni (due gare consecutive, due gol).

Inoltre, il francese ha segnato tre gol negli ultimi quattro incontri di campionato contro i rojiblancos, solo uno in meno rispetto a quanto fatto nelle precedenti 33 gare. L’attaccante non hai mai segnato in due gare stagionali distinte contro i colchoneros nella stessa stagione.

Ai suoi fianchi le frecce brasiliane Vinicius Jr e Rodrygo.

Real Madrid (4-3-3): Courtois; Lucas, Vallejo, Nacho, Mendy; Valverde, Camavinga, Kroos; Rodrygo, Benzema, Vinicius. All. Ancelotti.