Vai al contenuto

Il campionato di Serie B presenta come ogni anno una serie di giovani talenti che cercano di salire alla ribalta del calcio che conta. Da un lato abbiamo le corazzate Parma e Monza, che hanno approcciato il campionato cadetto con un budget da categoria superiore e rose in cui giovani talenti provenienti da tutta Europa si affiancano a giocatori esperti della categoria. 

Ma ci sono anche tutta una serie di squadre che cercano di far sbocciare alcuni giovani talenti italiani, che già hanno fatto parlare di sé a livello giovanile o nelle categorie inferiori, e che sono già nell’orbita della nazionale Under 21. Se manterranno il rendimento che hanno avuto in questo avvio di campionato per tutta la stagione, è facile prevedere per loro un futuro in Serie A. 

Samuele Mulattieri (Crotone) 

Questo attaccante 20enne è arrivato al Crotone in prestito dall’Inter, dopo una stagione di “Erasmus” in Olanda. Prelevato dai nerazzurri nel 2018 dallo Spezia per una cifra considerevole (1,7 milioni, non pochi per un ragazzino di nemmeno 18 anni) Samuele ci ha messo un paio di stagioni per far vedere il suo talento nelle giovanili interiste: è solo nell’ultimo anno utile per la Primavera che si afferma con 16 reti in 22 partite. 

Nonostante i gol e le buone prestazioni messe a segno, nell’estate segnata dagli strascichi del Covid non ci sono offerte allettanti dall’Italia per il giovane attaccante, e l’Inter decide di cederlo in prestito nella seconda divisione olandese, al Volendam. Dopo un inizio un po’ difficoltoso, Samuele si è fatto valere mettendo a segno ben 19 gol, di cui 13 da gennaio in avanti, portando il Volendam ai play-off e affiancando Moise Kean in cima alla classifica dei cannonieri italiani all’estero

Tornato in Italia, Mulattieri è stato aggregato alla prima squadra di Simone Inzaghi, insieme ad un nutrito gruppo di giovani attaccanti che si giocavano il ruolo di quinta punta nell’organico nerazzurro.

Alla fine il “casting” è stato vinto dall’uruguaiano Martin Satriano, mentre Mulattieri è stato ceduto in prestito al Crotone, squadra retrocessa in B bisognosa di sostituire un bomber come Simy, che tra Serie A e Serie B aveva messo a segno 40 gol nelle ultime due stagioni in maglia rossoblù. 

Samuele è subito andato in gol nella prima partita ufficiale, in Coppa Italia contro il Brescia, guadagnandosi il posto da centravanti titolare nonostante l’arrivo di un giocatore di esperienza come Mirko Maric dal Monza.

Autore di una doppietta alla prima di campionato contro il Como, è poi andato a segno nella sconfitta per 4-2 subita in casa del Cittadella. Dopo un altro paio di partite senza segnare, Samuele è poi entrato definitivamente nei cuori della tifoseria calabrese nel match contro il Brescia quando, con la squadra sotto di 2 gol, è entrato in campo a mezz’ora dalla fine e ha messo a segno le 2 reti che sono valse il pareggio.  

Lorenzo Lucca (Pisa) 

Ci sono giocatori che bruciano le tappe e arrivano sui maggiori palcoscenici ancora adolescenti, e poi ci sono quelli che, nonostante fisico e talento siano dalla loro parte, preferiscono maturare con calma e arrivare ai vertici con tempi più lunghi. Lorenzo Lucca, giovane centravanti dal fisico possente, ha deciso di prendersi tutto il tempo necessario per crescere e fare gavetta

Nelle giovanili di Vicenza, Torino e Brescia questo giovane centravanti si è sempre messo in luce grazie al suo fisico sviluppato (è alto più di 2 metri). Dopo aver esordito a 17 in Serie C con la maglia del Vicenza, è tornato nel nativo Piemonte, firmando per il Torino che lo gira subito in prestito al Brescia: nella Primavera delle Rondinelle Lorenzo mette a segno ben 16 gol in 18 partite di campionato. 

Tornato al Torino, inizia la stagione successiva con la Primavera Granata, ma a gennaio viene ceduto all’ambizioso Palermo che cerca di tornare grande dalla Serie D. Il campionato dilettanti viene però bloccato a marzo per la pandemia globale, dopo soli 3 spezzoni di partita giocati da Lucca. 

Con il Palermo promosso comunque in Serie C, Lorenzo si è messo alla prova contro i professionisti per la prima volta in carriera, mettendo a segno 13 gol in 27 presenze, scomodando paragoni con Luca Toni (viste le maglie in comune di Vicenza, Brescia e Palermo) e guadagnandosi le attenzioni del CT dell’Under 21 Paolo Nicolato, che a settembre l’ha fatto esordire nel match vinto contro la Macedonia del Nord. 

Acquistato dall’ambizioso Pisa, nonostante alcune offerte dalla Serie A rifiutate perché “troppo presto” secondo lui, Lorenzo si è subito contraddistinto in campionato andando a segno con un ritmo impressionante nelle prime giornate: 4 gol nelle prime 5 giornate, uno ogni 89 minuti giocati, che hanno permesso ai toscani di issarsi al primo posto della classifica a punteggio pieno.  

Marco Carnesecchi (Cremonese) 

Il problema di un giovane che cresce nell’Atalanta è riuscire a trovare lo spazio per esprimere le proprie qualità, in una squadra che ha sì uno dei migliori vivai d’Italia, ma che allo stesso tempo opera in maniera ottimale sul mercato andando sempre a scovare giocatori da valorizzare per la prima squadra. Se poi si gioca in un ruolo che offre scarse possibilità di conquistare il posto da titolare come quello del portiere, diventa importantissimo scegliere con cura le piazze dove andare a mettersi alla prova in prestito. 

È quello che ha fatto Marco Carnesecchi, giovanissimo portiere che nelle giovanili orobiche si è sempre distinto per precocità e rendimento.

Nato a Rimini e cresciuto nel Cesena, è stato acquistato ancora sedicenne dall’Atalanta. Titolare per due stagioni consecutive nella Primavera bergamasca, Marco viene ceduto in prestito al Trapani nell’estate 2019, dimostrando le sue capacità in Serie B nonostante la retrocessione dei siciliani (preludio del fallimento). 

Rientrato a Bergamo, nelle prime giornate della stagione 20/21 ricopre il ruolo di secondo portiere in attesa del recupero di Pierluigi Gollini, ma in seguito alla positività al Covid retrocede nelle gerarchie a quarto portiere.

A gennaio viene quindi ceduto in prestito alla Cremonese, dove guadagna subito il posto da titolare. Confermato in prestito anche nella stagione attuale, nel frattempo si è guadagnato anche i galloni da titolare nella Nazionale Under 21, mettendosi in luce a livello nazionale soprattutto sbarrando la porta alla fortissima Spagna nella partita dell’Europeo di categoria giocata a marzo 2021. 

All’inizio di questa stagione un’altra prestazione superlativa, nel match di Coppa Italia contro il Torino, quando grazie ai suoi interventi (e al rigore parato nei supplementari a Mandragora) la Cremonese ha portato i granata ai rigori (dove sono stati eliminati per gli errori dal dischetto). 

Salvatore Esposito (SPAL) 

Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di Sebastiano Esposito, giovanissimo talento della Primavera dell’Inter aggregato alla prima squadra a soli 17 anni, che però nella scorsa stagione ha un po’ deluso le attese nei prestiti tra SPAL e Venezia in cui ha fatto intravedere sprazzi di talento ma ben poca continuità.

La scelta interista di mandarlo a maturare a Ferrara era dettata anche dalla presenza nella rosa spallina di Salvatore Esposito, il fratello maggiore, passato anche lui dalle giovanili nerazzurre così come il terzo fratello Francesco (ancora in nerazzurro). 

A differenza del talento spettacolare del fratello, quello di Salvatore è venuto fuori con l’esperienza. Mediano ordinato e capace di leggere bene il gioco, dopo essere arrivato insieme ai fratelli all’Inter dal Brescia è stato ceduto alla SPAL nel 2018.

Dopo un anno e mezzo nelle giovanili ferrarine, è stato ceduto in prestito al Ravenna in Serie C, dove mise a segno 2 gol in 14 partite portando la squadra romagnola ai play-off. 

Ceduto nuovamente in prestito, questa volta al Chievo in Serie B, conquistò presto un posto da titolare nel centrocampo clivense, che gli valse la conferma nella stagione successiva nella rosa della SPAL appena retrocessa in B.

In questi due anni di Serie B Salvatore è cresciuto moltissimo, diventando un metronomo di centrocampo preciso e costante, in grado di mettere in compagni davanti alla porta e di presentarsi lui stesso al tiro. 

Entrato anche nel giro dell’Under 21, alla sua terza stagione da titolare in Serie B a soli 20 anni è il cervello della SPAL, squadra piena di giovani che devono cercare prima di tutto continuità, ciò che non manca più a Salvatore. 

Alessandro Cortinovis (Reggina) 

Alessandro Cortinovis si affaccia al mondo dei professionisti a 20 anni con la maglia della Reggina dopo aver fatto parlare di sé a lungo a livello giovanile. Nato a Bergamo e cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta fin dall’età di 8 anni, Cortinovis è un trequartista che fin da giovanissimo ha fatto vedere un talento nettamente superiore ai suoi coetanei. 

Chi ha seguito i campionati giovanili degli ultimi anni non può non aver notato l’eleganza e la classe di questo giocatore che in molti hanno paragonato a Luka Modric. Controllo palla, dribbling, velocità: le qualità di Cortinovis l’hanno presto reso una stella degli ultimi 3 campionati Primavera, categoria dove è approdato in anticipo rispetto ai coetanei. 

Se bisogna trovargli un difetto, nell’ultima stagione gli veniva rimproverata una certa sufficienza e discontinuità all’interno della partita, dovuta anche all’evidente divario tecnico che si vedeva spesso tra lui e gli avversari: in più di un’occasione Alessandro si limitava a qualche prodezza che risultava decisiva per la partita, per poi scomparire dal campo. 

Ora deve mettersi alla prova in un contesto in cui non può permettersi di crogiolarsi nel talento, ma impegnarsi e faticare. La Serie B è un campionato duro, in cui il semplice talento non è sufficiente per emergere. Ma è appunto anche lo scenario migliore per sviluppare un po’ di cattiveria agonistica che può completare il repertorio di Cortinovis e renderlo un giocatore adatto alla trequarti dell’Atalanta, dove rappresenterebbe un ottimo erede di Josip Ilicic.