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In una stagione dove abbiamo visto praticamente di tutto, questa 35ª giornata di Serie A è stranamente filata via liscia con la vittoria di tutte le prime quattro e con le due romane appaiate in quinta posizione.

Tutto ancora aperto quindi sia per la corsa al titolo (sempre due punti da di vantaggio per il Milan), sia per i posti in Europa dove si potrebbe riaffacciare anche l’Atalanta.

In coda invece la sconfitta nel derby della lanterna potrebbe risultare decisivo per il Genoa, così come al lumicino le speranze del Venezia. Ma tutto sta nel vedere come proseguirà la rimonta della Salernitana, impegnata nella difficile trasferta di Bergamo nel posticipo e poi nel recupero proprio contro i lagunari.

Riassumiamo tutto il week end di Serie A nei nostri ormai consueti 10 spunti imperdibili per le curiosità statistiche più interessanti.

1. Leao fa volare il Milan sul finale

Non è ancora il Milan brillante che si era visto in certi frangenti di campionato, ma di certo la squadra di Pioli sembra aver la voglia giusta per ottenere un traguardo che sembrava impensabile. Ancora una vittoria, la terza di fila, fatta di sofferenza e acciuffata solo nel finale, con il solito Leao a togliere le castagne dal fuoco con il suo decimo gol stagionale, per la prima volta in carriera.

I rossoneri allungano così la striscia di imbattibilità in campionato arrivata ormai a 13 partite di fila (8 vittorie e 5 pareggi), con una sola rete subita in tutte le ultime otto gare (4 clean sheet consecutivi in casa, come non capitava dal 2019).

Per la Fiorentina invece il terzo stop dietro fila, proprio quando era a un passo dal sogno europeo (ancora distante solo tre punti, nonostante tutto). Da maggio 2021 i viola non riuscivano a segnare per due partite consecutive.

2. L’Inter torna subito in sella

Accantonata la sconfitta di Bologna, i nero azzurri riprendono la corsa sbancando Udine e raccogliendo la quinta vittoria in sei partite. C’è anche questa volta lo zampino di Perisic, alla sua seconda marcatura consecutiva (non capitava da aprile 2019, contro Frosinone e Roma) proprio nella sua 250° partita con la maglia dell’Inter. Da metà marzo a oggi, Perisic ha partecipato a sette gol con due reti e cinque assist, là dove solo Josè Morales con nove è riuscito a fare meglio tra i centrocampisti nei principali tornei d’Europa.

Nelle sue ultime 13 trasferte, l’Inter è riuscita a mantenere la porta inviolata in ben otto occasioni. Nei cinque maggiori campionati europei, solo il Manchester City ha fatto meglio in questo parziale di tempo. Record anche per Lautaro Martinez, che arriva a 21 gol in stagione tra tutte le competizioni, eguagliando il suo best score del 2019/20. Tutti e due i gol contro l’Udinese sono arrivati di testa, tanto che l’Inter è in assoluto la squadra che ha segnato più gol in questo modo (18) nel top cinque campionati.

3. Goleada Napoli, ma è troppo tardi

Forse proprio l’abbandonare le tensioni della lotta scudetto ha liberato il Napoli dalle sue preoccupazioni, esaltandolo in un avvio di partita da record, visto che mai i partenopei avevano segnato quattro gol in appena 21 minuti di gioco. Solo nel 2009 ci era andato vicino segnandone tre in venti minuti (contro il Chievo).

Tempo di record anche per Mertens (quarto giocatore ad andare in doppia cifra in cinque stagioni differenti con la maglia del Napoli, dopo Vojak, Maradona e Insigne) e Osimhen (che con 13 reti in Serie A ha già eguagliato il suo best score con il Lilla del 2019/20).

Il Napoli è anche la squadra che nei top cinque campionati europei ha segnato più volte almeno sei gol: sono tre con questa (solo Lipsia, Bayern e Rennes hanno fatto altrettanto). Solo il City invece ha colpito più “legni” dei partenopei in Europa, 20 contro 22 della squadra di Guardiola. Di contro, nessuna squadra ha subito più volte almeno sei gol in una partita del Sassuolo dal 2013 in avanti (con questa fanno sei, almeno il doppio di qualsiasi altra squadra di Serie A).

4. Juve, basta Bonucci

Serviva solo la vittoria, e vittoria è arrivata. Anche se la prestazione bianco nera non è certo stata brillante e c’è voluto un super Bonucci per portare a casa i tre punti. Per lui già cinque gol in stagione, che rappresentano il suo record personale con la seconda doppietta in campionato dopo quella del novembre scorso contro la Lazio (ma allora furono due rigori).

Bonucci ha anche eguagliato il record del suo compagno di squadra Chiellini, entrambi a segno con almeno un gol in 13 anni solari diversi dal 2000 a oggi.

Per il Venezia ormai è un profondo rosso fatto di nove sconfitte di fila (record assoluto per i lagunari in una singola stagione), con la parzialissima soddisfazione di aver se non altro interrotto il digiuno di gol che durava in trasferta da 350 minuti.

5. La parola alla difesa

Una Roma che in casa non ha subito gol in cinque delle ultime sette partite (nel 2022 solo il Milan con 10 ha portato a casa più porta inviolata della Roma, con sette), non riesce però a trovare la via della rete davanti al proprio pubblico dal 5 febbraio scorso (contro il Genoa). Ora la lotta per l’Europa sarà davvero dura contro i cugini della Lazio che hanno raggiunto Mourinho in classifica.

Per il Bologna invece sesto risultato utile consecutivo (pur avendo affrontato Juventus, Milan, Inter e Roma) come non accadeva addirittura dal 2012. Per i felsinei si tratta anche del settimo pareggio in questo 2022 (solo il Genoa con otto ne ha fatti di più) e anche del quinto zero a zero in stagione (anche qua solo il Genoa ne ha fatti di più arrivando a otto). La squadra di Mihailovic rimane però quella con il rendimento peggiore in trasferta nel girone di ritorno, con appena 4 punti portati a casa su otto partite (solo il Venezia ha fatto peggio, con tre).

6. Tre punti in zona Cesarini

Poteva essere un punto importante in chiave salvezza per lo Spezia, ma la Lazio ci ha creduto fino alla fine e dopo il pareggio è stata brava a ottenere il gol vittoria proprio al novantesimo e proprio con il suo giocatore più contestato in questo periodo, Acerbi.

C’è anche questa volta lo zampino di Ciro Immobile, che apre le marcature ottenendo il suo sesto gol di fila per la sua squadra (l’ultimo italiano a riuscirci fu Francesco Totti nel 2011), oltre al 27° assoluto in campionato. Diventa così il decimo giocatore ad aver segnato almeno 150 gol con una singola maglia.

Anche Milinkovic-Savic realizza un buon traguardo, quello dei 10 gol e 11 assist in stagione, un doppia/doppia riuscita in passato solo a Luis Alberto nella Lazio delle ultime quindici annate. Dall’altra parte non è bastata per lo Spezia, la prima partita di questa Serie A dove ha segnato più di due reti, per evitare la seconda sconfitta consecutiva in casa.

7. Tudor inguaia Mazzarri

Doveva essere la partita del riscatto per il Cagliari, è diventata invece la consacrazione del veneti. Primo tempo senza storia con i giallo blu in vantaggio di due reti, poi Mazzarri ci prova in tutti i modi a cambiare la partita ma è ormai troppo tardi. Seconda vittoria in trasferta di fila per Tudor, con l’undicesimo gol di Barak (quarto calciatore della Repubblica Ceca a varcare la soglia delle dieci reti in Serie A, dopo Schick, Nedvedev e Skuhravy) e il dodicesimo di Caprari (che ha preso parte già a 10 reti nel solo 2022).

Non serve invece il 13° gol di Joao Pedro (che ha segnato il 50% dell’intero monte gol del Cagliari in casa in questa stagione). Per i sardi arriva così la quarta sconfitta davanti al suo pubblico nelle ultime cinque giocate, e si ritrova ora inguaiata dalla rimonta della Salernitana, che potrebbe agganciarlo dopo il recupero contro il Venezia.

8. Il Gallo torna a cantare

Dopo un primo tempo con appena un tiro nello specchio tra tutte e due, la ripresa offre decisamente più spettacolo. Merito di Zurkowski che sblocca il risultato con la sua sesta rete in campionato (solo Pinamonti nell’Empoli ne ha segnati di più) e poi del Gallo Belotti che realizza una tripletta (non gli capitava dal 2018) con due rigori e il gol vittoria al 96′ della partita.

L’attaccante granata supera così Francesco Graziani nella classifica all-time dei goelador del Torino, diventando con 100 reti all’attivo, il secondo miglior marcatore di sempre alle spalle del solo Paolo Pulici (con 134). Questa è anche la prima volta che il Torino riesce a portare a casa tre punti sul campo dell’Empoli nella massima serie.

9. Sprofondo Rosso(Blu)

Doveva essere una sorta di spareggio salvezza, e in effetti questo derby della lanterna di soprese ed emozioni ne ha riservate parecchie. Il risultato finale da ragione a Giampaolo, che riesce così non solo a regalare ai blucerchiati la seconda vittoria in stagione contro i cugini (è solo la seconda volta nell’era dei tre punti che la Samp si porta a casa i tre punti in entrambi i derby di stagione, l’altra nel 2016/17), ma anche a diventare l’allenatore con più vittorie nella stracittadina di Genova (cinque, contro le quattro di Gasperini). E tutto questo proprio nella sua 100° partita vinta come allenatore di Serie A.

In mezzo il gol di Sabiri, che diventa così il primo giocatore tedesco a segnare nel derby, la parata di Audero (che diventa il primo portiere a parare un rigore al Genoa dal 2005/06) e di conseguenza l’errore di Criscito che esce tra le lacrime, così come tutta la sua tifoseria che vede ora sempre più da vicino lo spettro della retrocessione.

10. Manca solo la Salernitana

Non abbiamo ancora ovviamente dati in merito alla partita dei campani contro l’Atalanta, ma resta il fatto che non si può chiudere l’analisi della giornata senza dire due parole sulla squadra di Nicola che dopo tre vittorie di fila ha riaperto la corsa salvezza.

Se a Bergamo non sarà facile ottenere punti (anche se nelle ultime quattro giocate in casa ha ottenuto solo due punti), decisiva sarà invece il recupero con il Venezia tra un paio di giorni, che potrebbe davvero riscrivere la classifica nella parte bassa. Con il Cagliari ovviamente, primo spettatore interessato.