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La Serie A continua a regalare sorprese ed emozioni anche in questa 28ª giornata, decisiva nella parte alta con il colpaccio del Milan in casa del Napoli (che rivoluziona le gerarchie per la vittoria finale) e con le vittorie di Juventus, Roma e Lazio che riaccendono anche la zona Champions.

In coda perdono quasi tutte, tranne il Genoa che raccoglie l’ennesimo pareggio della gestione Blessin. Ma vediamo nel dettaglio tutte le dieci principali curiosità di questo turno di campionato.

1. La prima volta di Pioli

Finalmente c’è riuscito, e forse proprio nel match più importante di tutti. Stefano Pioli infatti non aveva mai battuto Luciano Spalletti in Serie A nelle nove precedenti sfide, ma questi tre punti si potrebbero rivelare quanto mai pesanti. Valgono il primo posto in classifica, il vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a tre con l’Inter, e ovviamente la convinzione di potersi realmente giocare il titolo.

Per Olivier Giroud, a segno per la 11° volta in stagione (lo stesso bottino ottenuto con il Chelsea in tutta la scorsa stagione), questo è però il primo messo a segno fuori da S.Siro.

Il Napoli dal canto suo può forse recriminare per un rigore negato, ma non può essere un caso che quattro delle cinque sconfitte di stagione siano arrivate allo stadio Maradona. Resta un piccolo record per Spalletti, con i partenopei che mantengono la miglior difesa assoluta, ma anche quella per quanto riguarda il primo tempo di gara: solo 8 reti subite nella prima frazione, e ben 21 partite su 28 senza subire gol nei primi 45 minuti (nessuno ha saputo fare meglio).

2. Finalmente arriva Lautaro

Dopo 425 minuti di astinenza e 58 conclusioni di fila senza reti (non accadeva dal 2012 con 68), l’Inter ha finalmente ritrovato la via del gol. E a sbloccare il risultato è stato proprio Lautaro Martinez, anche lui in bianco da otto giornate di Serie A (non segnava proprio dalla partita di andata contro la Salernitana di dicembre).

L’argentino poi ha esagerato mettendo a segno una tripletta, la sua seconda di Serie A dopo quella realizzata al Crotone nel gennaio 2021. Con questi tre gol, Lautaro diventa anche il settimo giocatore a superare quota 50 reti in campionato dal suo debutto nel 2018.

C’è spazio anche per il record di assist di Nicolò Barella, arrivato a nove ieri (già superati i sette della scorsa stagione), così come per il record del miglior parziale contro una singola squadra in stagione, con il conto di 10-0 dato alla Salernitana (al pari di quello della Fiorentina contro il Torino nel 1958/59).

3. Il ritorno del corto muso

Con il 14° risultato utile consecutivo, la Juventus si rimette in corsa non solo per un posto Champions (saldamente nelle sue mani al momento), ma a conti fatti anche per la possibile vittoria finale.

Tre punti arrivati in pieno stile Allegri, con un minimo vantaggio e una solida difesa. Solo la Roma ha vinto più partite con il punteggio di 1-0 in stagione (5 contro 4), ma nessuno nei cinque maggiori campionati europei ha mantenuto più volte la porta inviolata in partite casalinghe (ha subito solo 5 reti in 11 partite da ottobre a oggi, con 7 clean sheet all’attivo).

E ritorna al gol anche Alvaro Morata, che non segnava in campionato dal dicembre scorso contro il Bologna, arrivando così a quota sei gol stagionali (solo due però segnati allo Stadium). Per lo Spezia invece arriva la quarta sconfitta di fila, non le era mai accaduto in Serie A.

4. Mourinho inguaia Gasperini

La squadra di Mourinho è senza dubbio una delle grandi protagoniste di questo 2022. Non solo per le sette partite di fila senza sconfitte (eguagliata la striscia di Fonseca del 2020), ma anche perchè da metà gennaio a oggi è in assoluto la squadra che ha raccolto più punti in campionato (15 per i giallo rossi, 14 per il Napoli e 13 per il Verona).

Parte del merito è sicuramente di un Tammy Abrham sempre più incisivo, arrivato a quota 20 gol in stagione in tutte le competizioni (non accadeva dai tempi di Edin Dzeko nel 2017/18 quando arrivò a 24) e primo in assoluto per quanto riguarda il giocatore che ha segnato più volte il gol di apertura della partita (otto, contro le sette di Simeone).

Attenuanti per l’Atalanta che continua a giocare senza i suoi migliori attaccanti, trovandosi così alla sua terza sconfitta nelle ultime cinque giornate (tante quante in tutte le 22 gare precedenti) e per la prima volta dal 2017 con due sconfitte di fila in trasferta. Bergamaschi a secco di gol fuori casa per la terza gara di fila (anche in questo caso non accadeva dal 2015).

5. Un Verona da record

Continua a sorprendere il Verona di Tudor, che con il pareggio di Firenze ha raggiunto il suo record di punti in Serie A nell’era dei tre punti (41 in 28 partite, mai così bene dal 1994 in poi). I veneti sono anche l’unica squadra in Europa insieme a al Liverpool, ad avere già tre calciatori in doppia cifra (Caprari, Barak e Simeone, dieci a testa i primi due, quindici per l’argentino).

Questa è in effetti la prima stagione in carriera in cui Gianluca Caprari arriva alla soglia dei dieci gol, e non poteva che arrivarci contro la Fiorentina, sua vittima preferita con già cinque gol in dieci partite. In generale, in Serie A solo Domenico Berardi ha preso parte a più gol di Caprari nel 2022 (nove per il giocatore del Sassuolo, otto per Caprari con sei reti e due assist).

Non è bastato per i Viola il sesto gol (in nove partite) di Piatek dal suo arrivo a Firenze, che con la marcatura al 10° minuto del primo tempo ha realizzato anche il gol più veloce per i toscani questo campionato.

6. Il Sassuolo dei giovani

Dopo un avvio in sordina, Dionisi sembra aver trovato la marcia giusta con il suo Sassuolo che per la prima volta ha centrato tre vittorie di fila in Serie A. Gli emiliani sono insieme al Verona, anche la squadra che ha segnato più gol da inizio 2022, con 19 reti ciascuna in nove partite.

Ma la caratteristica più importante è forse che nessuno nei cinque maggiori campionati d’Europa, ha segnato più gol con giocatori nati dopo il 1999. Per la precisione sono 27 in totale: 11 quelli di Scamacca, 9 per Raspadori, 4 per Frattesi e 3 per Traorè).

A questo, va aggiunto invece un Domenico Berardi al top della condizione e della maturazione, tanto da aver già preso parte a 23 reti del Sassuolo in stagione (12 reti e 11 assist). Nessuno ha fatto meglio in Serie A, così come nessuno ha trasfortato 14 degli ultimi 15 rigori calciati.

7. Ciro Immobile: segna sempre lui

Una Lazio sempre più convincente si è ormai rimessa in corsa non solo per un posto in Europa, ma anche per il sogno Champions (lontano però ancora sette punti). Nel mentre si gode un Ciro Immobile sempre più decisivo, proprio nel giorno della sua 200° partita in maglia bianco celeste.

Il gol segnato contro il Cagliari lo ha portato a quota 143 reti con la Lazio, raggiungendo niente meno che Silvio Piola tra i marcatori di Serie A. Ma è anche il quarto gol di fila segnato in trasferta e il 20° gol della stagione, traguardo raggiunto per sei campionati diversi dal 2013 a oggi (solo Ronaldo, Messi e Lewandoski con otto su otto hanno fatto meglio).

Cagliari del resto nel mirino dell’attaccante laziale da sempre, essendo la seconda squadra in assoluto a cui ha segnato più reti in campionato (14 contro la Sampdoria, 12 contro i sardi, a cui ha segnato almeno un gol in tutte e cinque le ultime sfide). Ma molto bene anche alle sue spalle, con Milinkovic-Savic che è entranto in almeno 17 reti in campionato (8 gol e 9 assist), Luis Alberto in 11 (quattro reti e sette assist) e Felipe Anderson a quota 12 (cinque reti e sette assist).

8. Poco spettacolo, niente gol

Non è stata una partita bellissima quella giocata al Dall’Ara tra Bologna e Torino, due squadre di centro classifica a cui mancano forse gli stimoli (e la condizione) al momento. Si spiegano così gli appena 3 tiri nello specchio in totale, di cui solo 1 per il Bologna (ed è la terza volta in campionato dopo le partite contro Atalanta e Napoli).

Un pareggio fuori casa che però porta se non altro un punto in trasferta per i granata, che arriva così a 10 in totale (solo la Salernitana con 8 ha fatto peggio), anche se continua a non segnare in esterna rimanendo la squadra meno prolifica dei cinque maggiori campionati con solo sette gol realizzati fuori dalle mura amiche (come Getafe e Norwich).

Per il Bologna da una parte il terzo risultato utile di fila (sua migliore striscia in stagione), ma dall’altra in questo 2022 solo Empoli e Venezia (con cinque) hanno raccolto meno punti dei rosso blu (con sei).

9. Il Genoa non sa più vincere (nè perdere)

Dal suo arrivo a Genova, Blessin ha raccolto sei pareggi su sei partite, come solo Leonardo Semplici con la Spal era riuscito a fare (nel 2018). Il sesto pareggio di fila per i Grifoni è un record che non si vedeva dal 1992 a oggi.

Non c’è però molto di cui essere contenti, visto che in stagione il Genoa non è mai riuscito a portare a casa i tre punti in casa (solo il Cadice nei cinque maggiori campionati non c’è riuscito parimenti), non ha mai vinto nel 2022 (solo l’Empoli ha fatto uguale) e non ha trovato il gol in ben 14 partite della stagione di Serie A (nessuno ha fatto peggio in Europa, a parte il Norwich rimasto a secco in 16 partite).

Resta che in ogni caso la zona salvezza si è avvicinata di un punto, con il Cagliari a sette punti di distanza e Sampdoria e Spezia a otto.

10. Tutto in quindici minuti

Blucerchiati ancora a secco in trasferta, dove sono arrivate cinque sconfitte in altrettante partite nell’ultimo periodo (per la prima volta dal 2019 a oggi). Non basta il settimo gol di Caputo in stagione (nessuno ha fatto meglio in squadra, tranne Candreva sempre a quota sette) per evitare la debacle in friuli.

Partita decisa tutta nel primo quarto d’ora di gioco, con l’uno duo dell’Udinese (era dal 2013 che non segnava due reti nei primi quindici minuti di gioco) e il gol di Caputo. Deulofeu è il primo giocatore friulano ad arrivare a 10 partecipazioni a gol in stagione (otto reti e due assist), mentre per Pereyra si tratta del secondo assist di fila.