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Secondo capitolo delle semifinali scudetti. La Virtus Bologna, dopo aver faticato moltissimo in gara 1, superando Venezia solo dopo un supplementare, ha ripetuto lo stesso canovaccio in gara 2: dominando il primo tempo e andando sopra anche di 22 punti, per poi farsi rimontare tutto il vantaggio e andare sotto, chiudendo punto a punto e vincendo la sfida grazie ai decisivi tiri liberi di Cordinier.

Le V Nere, arrivate da capolista ai playoff, sembrano patire un po’ di stanchezza negli uomini di riferimento. Non considerando Belinelli – in una condizione stratosferica (anche in gara 2 il migliore con 14 punti e una serie di triple senza senso) – Shengelia, Hackett, Mickey e Dunston vanno a corrente alternata, facendo dei primi tempi spesso impeccabili per poi crollare alla distanza, subendo rimonte che mettono paura in vista di un’ipotetica (ma abbastanza probabile) finale contro Milano.

Per contro un plauso a Venezia che, per 2 volte consecutive, ha preso un treno in faccia nel primo tempo, ha rimesso insieme i cocci e nel secondo ha piazzato una contro parziale che stava, ancora, cambiando le sorti del match, uscendo sconfitta e delusa anche per alcune scelte arbitrali che hanno fatto discutere (vedi fallo in attacco fischiato a Tucker negli ultimi e decisivi secondi del match con gli orogranata avanti di un punto). La Virtus, non è un mistero, è superiore a livello di roster alla Reyer, ma ora che ci si sposta al Taliercio, la serie potrebbe allungarsi, così come accaduto con la Bertram Derthona Tortona nel round precedente.

EA7 Emporio Armani Milano – Germani Brescia

Questa sera invece tocca a Milano, che contro Brescia cerca il secondo successo casalingo per incanalare la serie. In gara 1 l’EA7 è partita molto forte, chiudendo il primo tempo avanti di 12, subendo una mini-rimonta (non completata) nel terzo e poi mettendo la firma al successo nonostante i 33 punti di un clamoroso Amedeo Della Valle.

Accorciate le rotazioni ormai a 10 uomini, escludendo Valentine, Baron, Lo, Poythress, Messina andrà fino in fondo con questi, puntando sulla voglia degli italiani – tra i quali Tonut, Flaccadori e Melli sembrano in grado di potersi caricare la squadra sulle spalle anche quando non brillano gli stranieri – e lasciando il comando delle operazioni alla coppia Napier-Shields, con Voigtmann e Haynes come ottimi supporti insieme a Mirotic, il cui finale di stagione farà capire quale potrà essere il suo futuro.

Brescia sa di avere la possibilità di mettere in crisi la difesa meneghina, ma deve poter contare su un Burnell diverso da quello visto in gara 1 (0 punti, 0 rimbalzi e -12 di plus/minus in 9′). Con un roster decisamente più corto rispetto agli avversari, Magro necessita di avere tutti i suoi uomini di riferimento al meglio, pronti per entrare in partita appena chiamati in causa e in grado di portare il proprio contributo alla causa.