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Alzi la mano chi si sarebbe aspettato una finale tra questi due team: probabilmente, in molti avranno scommesso sui Thunder, dominatori della regular season, mentre nessuno avrà puntato un centesimo (o quasi) sui Pacers di Haliburton. Eppure, eccoci qui a raccontarvi queste Nba Finals, che si disputeranno tra la numero uno ad Ovest (OKC) e la numero quattro ad Est (Indiana), pronte a giocarsi il tutto per tutto a partire da venerdì 6 giugno (gara 1 al Paycom Center di Oklahoma City alle ore 2.30, notte italiana).

Oklahoma City Thunder

OKC ha incontrato le difficoltà maggiori al secondo turno, quando i Nuggets di Nikola Jokic hanno portato la squadra di coach Daigneault fino a gara 7. Per il resto, i Thunder hanno dominato gli avversari, sconfiggendo al primo turno i Grizzlies (4-0 secco) e alle Western Conference Finals i Timberwolves in sole cinque partite. E con il successo nel quinto e decisivo atto della serie contro Minnesota, OKC ha raggiunto la quarta vittoria con 30 o più punti di scarto in questi playoff, un vero e proprio record per la lega. Il dominio è risultato evidente (serie del secondo turno a parte) e, se qualcuno si aspettava un tracollo dei Thunder, tutto ciò non è avvenuto. Anzi, da gennaio la statistica dice che OKC ha vinto 53 dei 66 match disputati, miglior record dell’intera lega, a testimonianza del fatto che i ragazzi di coach Daigneault, seconda squadra più giovane negli ultimi 70 anni a raggiungere le Finals, fanno sul serio.

Impossibile poi non parlare di Shai, il quale ha ottenuto il titolo di Mvp e sta giocando da vero go tu guy: contro Minnesota ha fatto registrare 31 punti in gara 1, 38 in gara 2, ben 40 in gara 4 e 34 per chiudere la serie in gara 5. Unica pecca i soli 14 realizzati nel terzo atto, per altro unica sfida vinta dai Timberwolves. Al di là dei tiri liberi lucrati (che fanno parte del gioco), il suo impatto nella metà campo offensiva è risultato devastante, così come l’apporto dei suoi compagni di squadra, specie a livello difensivo.

Indiana Pacers

Il percorso del gruppo di coach Carlise è stato a dir poco stupendo: eliminati i Bucks di Antetokounmpo in cinque gare, Haliburton e compagni hanno ribaltato il pronostico anche contro i Cavs di Mitchell (4-1) e soprattutto contro i Knicks di Brunson (4-2), raggiungendo meritatamente le Finals. Era da 25 anni, ovvero dai tempi di Reggie Miller, che Indiana non agguantava la finalissima: nel 2000 furono, però, i Lakers di Shaq e Kobe a sconfiggere i Pacers e a vincere l’anello. I tifosi di Indianapolis sperano che la storia venga riscritta dal lato dei vincenti e, vista la strada intrapresa fin qui dagli uomini di coach Carlise, tutto è possibile.

I Pacers hanno dimostrato di avere una squadra completa in ogni reparto e hanno trovato diversi protagonisti nelle sfide contro i Knicks, questi ultimi favoriti alla vigilia: in gara 1 è stato Nesmith a riaprire la contesa con 4 triple in fila; in gara 2 Siakam ha fatto il vuoto con ben 39 punti; in gara 4 Haliburton ha dominato, facendo registrare 32 punti, 12 rimbalzi e 15 assist, senza nemmeno una palla persa, mentre nel quinto atto è stato ancora Siakam decisivo (31 punti). Nesmith è stato inoltre il difensore designato a marcare Brunson ed è riuscito quantomeno a limitarlo (specie in gara 4).

In tutto questo, Siakam è risultato l’Mvp delle Eastern Conference Finals (24.8 punti, 5 rimbalzi e 3.5 assist di media), un premio che, probabilmente, avrebbe dovuto condividere con Haliburton – quest’ultimo già pronto a riceverlo, salvo poi accorgersi di non esserselo aggiudicato.

Il pronostico

Come successo fin qui, i Pacers sono sfavoriti nella serie, ma allo stesso tempo hanno dimostrato di poter battere chiunque. E allora, la differenza tra le due squadre sembra assottigliarsi, anche perché si parla di Nba Finals, il palcoscenico cestistico più prestigioso a livello globale.

Entrambe gli allenatori possono contare su una panchina lunga e su una squadra completa, per cui saranno i dettagli a fare la differenza. Shai e Haliburton proveranno a battagliare per guadagnarsi il titolo di Mvp, ma gli occhi sono puntati anche sul resto delle due formazioni: Dort contro Nesmith; Turner e Siakam contro Hartenstein e Holmgren; Obi Toppin contro Alex Caruso (dalla panchina), senza dimenticare Nembhard contro Jalen Williams. Insomma, gli ingredienti per divertirsi ci sono tutti e, chi riuscirà ad avere la meglio negli scontri individuali, avrà probabilmente più possibilità di spuntarla.

Date e orari

Il primo atto della serie è in programma nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 giugno (ore 2.30) al Paycom Center di Oklahoma City, mentre gara 2, sempre in casa di OKC, si disputerà tra domenica 8 e lunedì 9 giugno (ore 2.00).

La serie si sposterà poi ad Indianapolis: gara 3 andrà in scena tra mercoledì 11 e giovedì 12 giugno (ore 2.30), mentre gara 4 tra venerdì 13 e sabato 14 giugno (stesso orario). Se necessario si ritornerà Paycom Center per gara 5 (notte tra lunedì 16 e martedì 17 giugno, ore 2.30) e gara 7 (domenica 22 e lunedì 23 giugno, ore 2.00). Il sesto atto, invece, si giocherebbe alla Gainbridge Fieldhouse tra giovedì 19 e venerdì 20 giugno (ore 2.30).

Sarà possibile seguire le Finals in diretta su Sky Sport Nba (anche su SkyGo e Now) oppure su Nba League Pass.