I playoff di Eurolega sono entrati nel vivo, dando vita già a 8 gare sensazionali. 3 serie su 4 hanno tenuto fede al fattore campo, con le squadre favorite avanti 2-0. Fa eccezione solo la sfida tra Panathinaikos (campione in carica) ed Efes, che nella seconda gara, riuscendo a tenere il punteggio basso, è riuscita ad ottenere lo scalpo ad Oaka, prendendo il vantaggio del campo ora che la serie si sposta ad Istanbul
Olympiacos Pireo – Real Madrid
Gara 1 senza storia, gara 2 un po’ più equilibrata, ma alla fine vince sempre l’Olympiacos. La formazione greca avanti meritatamente 2-0 nella serie tra prima e ottava della stagione regolare. Vezenkov, Peters, Milutinov e Fournier protagonisti in entrambi i match, con il cestista cipriota a guidare i biancorossi (23 punti in gara 1, 22 in gara 2) verso una gara 3 che potrebbe già mandare la squadra di Bartzokas alle Final Four di Abu Dhabi. Il Real proverà a far valere il fattore campo almeno nella prossima sfida, ma la sensazione è che gli avversari abbiano decisamente qualcosa in più. Campazzo è stato molto ben arginato dalla difesa greca, Musa è stato fermato a soli 2 punti in gara 2 e il solo Hezonja (22) ha tenuto fede ai tabellini del finale di stagione regolare. Con queste premesse ai madrileni servirà un miracolo, anzi 2.
Fenerbahce Beko Istanbul – Paris Basketball
Poca storia anche nel confronto tra Fener e Paris, con Melli e compagni che non hanno lasciato grosso spazio di manovra alla bella Cenerentola della stagione di EL. Gara 1 andata in archivio con un dominio dei gialloblu: 89-72 con 20 punti di Biberovic e Tj Shorts, principale pericolo avversario, tenuto a 18 con 5/13 da due e 0/1 da tre. Più equilibrio in gara 2, con Parigi avanti nel primo e terzo quarto, uscita alla fine con un -6 di passivo. Shorts sempre arginato (17 punti con 1/5 da tre), ci hanno pensato Hifi (21) e Ward (19) a dare la scossa alla squadra di Splitter, che però ha finito col soccombere sotto i colpi di McCollum, Baldwin, Hayes-Davis e Hall e un Fener che ha mandato 6 uomini in doppia cifra tirando col 50% da due e raccogliendo 40 rimbalzi contro i 30 degli ospiti. A Parigi la formazione francese cercherà di fare il doppio incasso, ma davanti a questo Fenerbahce il rischio di finire a 0 vittorie la serie è altissimo.
Barcellona – Monaco
Quella che doveva essere la sfida più equilibrata ha mostrato in realtà una formazione molto più pronta dell’altra per andare alle Final Four. Questa è il Monaco, avanti 2-0 dopo 2 gare dominate. 97-80 il finale del primo match, 92-79 quello del secondo. Senza storia. In gara 1 Theis (22 punti) e James (22 col 55.6% da tre) ci hanno messo poco per indirizzare il match verso il Principato, con Okobo, Strazel e Jaiteh a costruire il resto del successo. In gara 2 la storia si è ripetuta, con una prestazione difensiva che ha tenuto il Barça a 79 punti, mentre il Monaco volava ancora oltre i 90 grazie ai ventelli di Diallo e Jaiteh, perfetti alfieri nella serata in cui James ha realizzato solo 5 punti e Okobo ha giocato più per la squadra (8 assist e 11 punti). Quelle del Monaco sono state prove di forza imperiose, fin qui le migliori tra le prime 4 classificate in stagione regolare.
Panathinaikos AKTOR Atene – Anadolu Efes Istanbul
Clamoroso quanto fatto in gara 2 dall’Efes, che già nella prima sfida era andato vicino al colpaccio, perdendo di sole 4 lunghezze. La squadra di Banchi è riuscita così a togliere il fattore campo ai campioni in carica battendoli a casa propria (Oaka) con il punteggio di 76-79, al termine di una prova super dal punto di vista soprattutto difensivo. Una vittoria figlia della grande preparazione da parte di Luca Banchi, che sta probabilmente andando oltre le aspettative che tutti a Istanbul (fronte Efes) si sarebbero potuto immaginare. E dopo l’1-1 conquistato il 24 aprile, ora la serie si sposta a Istanbul e l’arena turca sarà infuocata per dare supporto a una squadra che ora non ha veramente nulla da perdere e può solo stupire. Oltre alla prova maiuscola nella metà campo difensiva, l’Efes in gara 2 ha ritrovato un superlativo Shane Larkin, come non lo si vedeva da tanto tempo. Suoi i canestri decisivi, per 20 punti e 27 di valutazione che possono cambiare la stagione dell’Efes e del Panathinaikos, rimasto invischiato nella trama difensiva architettata da Banchi e il suo staff. Arginato Sloukas e tenuto Nunn (MVP della stagione) a 14 punti con 1/6 da tre), il Pana è sembrata una squadra alla portata dell’Efes, bravissimo a punirla con il suddetto Larkin. A Istanbul si riparte da 0-0, con il peso della responsabilità tutto sulle spalle dei giocatori in maglia verde.