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Una vittoria in rimonta, contro la prima in classifica, il record personale nel campionato e un successo che vale la salvezza della propria squadra in LBA.

La serata magica di Ryan Hawkins è storia, per sé e per l’Estra Pistoia, che battendo a domicilio la Virtus Bologna nel posticipo del 25° turno ha conquistato meritatamente la conferma in massima serie.

La prestazione

Alla definizione inglese, e molto nota nel basket, di giocatore “on fire”, potremmo associare il volto di Ryan Hawkins nella serata di lunedì, quando il 26enne americano alla prima stagione in Italia (e in Europa) si è trovato a essere totale protagonista di una rimonta clamorosa ad opera della sua Pistoia ai danni della Segafredo Bologna, fino allora capolista del torneo.

Nel parziale di 10-32 con cui la compagine toscana ha ribaltato il risultato nell’arena bolognese, la prova di Hawkins è stata impressionante: 24 punti tirando quasi esclusivamente dall’arto (7/8), rifinendo con 3/4 in lunetta, 6 rimbalzi, un assist, un recupero e 29 di valutazione con 15 di plus/minus.

Il nativo di Atlantic, Iowa, ha stabilito il suo massimo in carriera in Serie A, nella sua seconda gara con almeno 20 punti segnati dopo quella contro la Reyer Venezia. Anche in quella gara realizzò 7 triple, ma la percentuale si fermo al 54%, contro l’87.5% fatto registrare contro le V Nere.

Si tratta della miglior prestazione anche per valutazione (29), terza volta in cui scollina quota 20 dopo i match contro Treviso e Venezia (in entrambe chiuse a 22). La curiosità vuole che in questa occasione l’americano sia partito dalla panchina, come sesto uomo, dopo 20 volte in quintetto base (tra campionato e Coppa Italia).

Le sue cifre in questa stagione parlano di 10.1 punti di media col 49.1% da due, 40.3% da tre e 78.2% dalla linea della carità, con 4.2 rimbalzi, 1.1 assist, 1 recupero e 9.5 di valutazione in 27.4 minuti di media sul parquet.

Pistoia rampa di lancio

Arrivato in estate in Toscana, dopo non essere mai uscito dagli Stati Uniti come giocatore – nell’ultimo anno in G-League ai Raptors 905 – ci ha messo un po’ per trovare la sua dimensione nel nostro campionato, trovando la prima gara in doppia cifra alla seconda giornata e la seconda “solo” alla settima.

I numeri iniziali però non hanno fatto demordere né lui né coach Brienza, che ha creduto e crede nelle doti dell’ala dell’Iowa e ora se la gode, andando a caccia di un posto ai playoff.

Ala grande con stazza e leve lunghe, è dotato di un buon atletismo, che gli consente di giocare in campo aperto, con e senza palla. Tiratore mortifero quando entra in striscia (vedi la serata di Pasquetta), ha una grande intelligenza cestistica che gli permette di essere un ottimo rimbalzista e di sapere come e quando farsi trovare libero sugli scarichi dei compagni.

Grande attaccante, che predilige il “pick and pop” e il “catch and shoot” – situazioni di gioco adatte a giocatori di stazza che sanno sia bloccare che tirare piedi a terra sugli scarichi – è definibile come un semi-lungo moderno, molto a suo agio sul perimetro. Non solo però, perché vanta anche ottimi movimento spalle a canestro ma anche in avvicinamento col palleggio, con una buona varietà di soluzioni con entrambe le mani.

Un giocatore completo, che potrebbe aver trovato in Pistoia un luogo dove maturare ancora, oppure una rampa di lancio per ambire a piazze che puntano a traguardi più importanti, magari giocando una coppa europea.