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Dopo il successo in Coppa Italia, la Gevi Napoli – reduce precedentemente da 3 sconfitte consecutive in LBA – è ripartita da una vittoria ampia sulla Nutribullet Treviso. Se consideriamo la kermesse torinese, sono ora 4 i successi consecutivi per una squadra che, galvanizzata dalla vittoria del trofeo, si lancia verso un finale di stagione elettrizzante, alla conquista di un posto ai playoff.

Tra i protagonisti del successo su Treviso, l’MVP di giornata è Markel Brown, che in questa squadra ha trovato un ruolo chiaro, da leader, rendendo il reparto esterni della Gevi una macchina da guerra. Giocatore duttile e uomo squadra, si è inserito in poco tempo nell’intelaiatura costruita da Milicic, ritrovando quell’alchimia vista già a Varese con il compagno Tariq Owens e un tandem clamoroso con Michal Sokolowski, che nel match con Treviso ha realizzato in due 53 punti sui 95 totali, raccogliendo poco meno della metà dei rimbalzi di squadra (18 su 43), subendo 17 dei 24 falli commessi dalla Nutribullet e registrato 73 su 108 di valutazione.

La prestazione

Le cifre della partita di Brown dicono 31 punti in 35 minuti, 3/8 da 2, 3/8 da 3, 16/16 in lunetta, 9 rimbalzi, 3 assist, 3 recuperi per 39 di valutazione, cui vanno aggiunti anche 10 falli subiti.

Prestazione sontuosa e a tutto campo, per un talento che sa trovare soluzioni offensive in qualsiasi modo: penetrazione, arresto e tiro (da 2 e da 3), ragionando e forzando, con la non trascurabile capacità realizzativa dalla lunetta. Il 16/16 di domenica ne è chiara dimostrazione.

Contro la Nutribullet ha fatto registrare il massimo in carriera per punti segnati (31), per tirili liberi conquistati e convertiti (16), per valutazione e plus/minus (39 e +20).

Un leader a cui affidare la squadra

In sole 8 partite giocate con la Gevi, Markel Brown ha conquistato tutti a Napoli. Titolare in ognuna di queste gare, il classe 1992 sta registrando numeri e percentuali ragguardevoli considerata la mole di tiri presi: 15.8 punti (miglior realizzatore di Napoli) tirando col 48.3% da 2, il 31.2% da 3 e l’87.3% ai liberi; a cui aggiunge 4.5 falli subiti, 3.2 rimbalzi, 1.9 assist, 1 recupero e 14.4 di valutazione in 30.3 minuti di media (in squadra solo Sokolowski gioca di più, 32.8).

Da quando veste la canotta della Generazione Vincente è sceso sotto la doppia cifra solamente in occasione della sfida contro Brindisi, in cui segnò solo 8 punti; tuttavia è la seconda volta che scollina quota 30, dopo che nella passata stagione ne segnò proprio 30 nella sconfitta dell’allora “sua” Varese contro Pesaro. Va a caccia della prima doppia doppia italiana, sfiorata in questa occasione con i 9 rimbalzi catturati, così come accaduto l’anno scorso in un paio di occasioni.

Brown sta facendo sognare Napoli, che dopo la Coppa Italia ora ambisce a un approdo ai playoff da protagonista, provando a togliersi nuove importanti soddisfazioni. Arrivato a stagione in corso, dovrebbe essere un punto fermo anche del roster per la stagione successiva, uno a cui affidare le chiavi della squadra, costruendogliela intorno.