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Demetre Rivers è l’MVP dell’ultimo turno di Serie A dopo aver trascinato la Givova Scafati al roboante successo sull’Unahotels Reggio Emilia. La squadra di Boniciolli, reduce dalla pesante sconfitta con Tortona, aveva bisogno di una scossa, e questa gliel’ha data l’ala americana, con la miglior partita della sua stagione.

Un successo che tiene la formazione campana in piena corsa per un posto tra le prime 8 della classifica, obiettivo stagionale, ampiamente nelle corde del club gialloblu.

La prestazione

28 punti in 29′ sul parquet con 4/7 da due, 6/8 da tre, 2/2 ai liberi, 6 rimbalzi, 3 assist e 35 di valutazione, la più alta della giornata. Una prestazione sontuosa, che ha spazzato via le velleità di Reggio Emilia, ricaduta negli errori che hanno contraddistinto le gare negative di questa stagione, che fanno della compagine emiliana un’incompiuta, senza vie di mezzo: molto bene o molto male.

Ma c’è chi ha dato la mazzata alla giornata storta dei reggiani, Demetre Rivers. Definitivo da Sacripanti, che lo ha voluto in estate, un giocatore con grande potenziale, ora a goderselo è Matteo Boniciolli, che gli continua a dare spazio lasciando che si prenda tutte le responsabilità di cui è capace.

Contro Reggio ogni cosa è andata bene, soprattutto oltre l’arco: sua miglior prova stagionale per i “tanti” tiri provati (8), come mai ne aveva tentati in stagione (ad eccezione di una sola altra partita). Il 75% da tre si affianca al 57% da due, non la miglior percentuale stagionale ma il maggior numero di tiri tentati, segno di una gara in cui il giocatore si sentiva caldo e, giustamente, ha preso più tiri che in tutte le altre.

Ficcante in pitturato quando attacco il ferro, la differenza in questa prestazione l’ha fatta alzandosi al tiro da oltre la linea dei 6,75 metri, con 6 triple che hanno schiantato la difesa reggiana.

In Italia per esplodere definitivamente

Pino Sacripanti ci aveva visto lungo su Demetre, ala piccola con fisico per fare anche l’ala grande. Dotato di grande atletismo e braccia lunghe, oltre ad essere un buon attaccante sia in penetrazione che tirando da fuori, è aggressivo ed energico, doti che ne fanno anche un più che discreto difensore.

Una carriera, la sua, mai sbocciata fino a questo momento. Cresciuto alla Mercer University in NCAA, dove viaggiava a oltre 10 punti di media nell’ultima stagione da senior, ha iniziato in G-League per poi spostarsi in Europa tra Estonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Grecia e Turchia, prima di approdare nel nostro campionato la scorsa estate.

Il suo andamento stagionale dice di 10.6 punti di media e 3.3 rimbalzi; numeri leggermente più bassi rispetto alla passata stagione al Buyukcekmece in Turchia, ma che dicono di un talento con ancora tanto potenziale da esplorare. Detto della duttilità offensiva, che lo rende pericoloso in area e fuori, la dinamicità nonostante un fisico potente ne fanno un giocatore difficilmente arginabile, quando in serata.

L’obiettivo di Scafati è raggiungere i playoff, traguardo non semplice ma assolutamente alla portata della squadra, che fin qui ha ottenuto 8 vittorie e 8 sconfitte e si trova a pari punti con Cremona, attualmente piazzata all’8° posto, ultimo valido per approdare ai playoff. Con un Rivers in queste condizioni, la corsa verso l’obiettivo è più semplice, soprattutto se l’americano riuscisse a dare continuità alle proprie prestazioni.