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È sempre difficile prevedere le stagioni dei giovani, perché spesso il loro impiego in campo non dipende esclusivamente da loro, ma dall’andamento della squadra e le opportunità che si presentano, dovute a svariate dinamiche interne allo spogliatoio, infortuni e rotazioni del coach.

Proviamo a stilare un “quintetto” di quegli under 23 che nella prossima stagione potrebbero ritagliarsi in campionato un minutaggio tale da portarli al termine dello stesso a giocarsi il titolo di miglior giovane (anche se per LBA il titolo è dedicato agli U22, ma noi facciamo un’eccezione).

Davide Casarin

Classe 2003, è tornato all’ovile dopo la buona annata a Verona, eccezion fatta per la retrocessione. In 30 partite ha viaggiato, con una media di 18.8 minuti in campo, a 4.1 punti, 1.9 rimbalzi e 1.8 assist e ha chiuso come candidato al titolo di miglior giovane della scorsa stagione, vinto da Matteo Spagnolo. Giocatore in forte crescita, potrebbe essere chiamato a un’annata da protagonista in Italia, considerando il doppio impegno della Reyer Venezia, come cambio del playmaker. L’anno scorso coach Ramagli a Verona lo schierava anche da guardia, ruolo in cui non sfigura grazie al buon tiro da fuori e alla ottima capacità di leggere il gioco. Per lui una stagione che potrebbe lanciarlo anche in chiave Nazionale.

Leonardo Faggian

L’anno scorso con Marcelo Nicola era diventato un giocatore da quintetto titolare, un punto di riferimento, ripagando la fiducia del coach con prestazioni sempre di alto livello. In 12′ minuti di impiego medio in 24 gare giocate, viaggiava a 3.2 punti, 1.6 rimbalzi e 1.1 assist ad allacciata di scarpe con vette di 13 e 12 punti nei match contro Napoli e Varese. La rosa di Vitucci prevede inizialmente altri giocatori al suo posto dall’inizio, ma il classe 2004 di Treviso potrà ritagliarsi un minutaggio interessante, con la sua capacità di saper agire da guardia o da ala piccola, consentendo al coach di vederlo in una doppia veste.

Sasha Grant

Classe 2002, è tornato a Reggio Emilia dopo averla lasciata nel lontano 16-17 quando ancora giocava nelle giovanili, è alla stagione del definitivo lancio in massima categoria. Dopo gli anni al Bayern Monaco, con prestiti alla seconda squadra bavarese, a Verona e l’anno scorso a Bayreuth (3.8 punti, 1.6 rimbalzi in 13.2 minuti di impiego medio in Bundesliga), quella di Reggio è l’occasione buona per diventare grande e avvicinarsi anche alla nazionale maggiore (visto che la trafila in quelle giovanili l’ha fatta tutta e questa estate ha fatto parte del gruppo “sperimentale”). Il roster della Unahotels fa pensare che Sasha potrà trovare un po’ di spazio, ma dovrà essere molto bravo a sfruttare le occasioni che gli capiteranno.

Leonardo Okeke

Anche lui è un cavallo di ritorno. Classe 2003, messo sotto contratto dall’Olimpia Milano nel 2022, con la squadra di Messina non ha mai giocato, andando in prestito l’anno scorso prima alla Joventut Badalona e poi al Prat, squadra affiliata che disputa la terza serie spagnola, dove in 14 gare viaggiava a 13.3 punti e 8.5 rimbalzi di media. La Serie A con la maglia di Varese sarà sicuramente un’altra cosa, ma come per i nomi sopracitati anche per lui questa stagione vorrà dire rifarsi le ossa nel nostro torneo e avvicinarsi prepotentemente alla maglia azzurra, che ha già indossato nell’amichevole contro la Slovenia del giugno 2022. Varese è squadra tutta da scoprire, che ha cambiato tanto e dove il gruppo italiani è giovanissimo e con mediamente poca esperienza. Lui, come Librizzi, Virginio e Ulaneo saranno chiamati a farsi trovare pronti quando i titolari non andranno in campo. L’occasione è ghiottissima.

Giordano Bortolani

Classe 2000, lo inseriamo in questo quintetto nonostante il prossimo dicembre compirà 23 anni e quindi non sarà candidabile al premio di miglior U22 della stagione. Però Bortolani non può non essere inserito tra le possibili soprese della stagione dopo il magico pre-campionato giocato. Anche nella sconfitta contro la Virtus è stato uno dei migliori per l’Olimpia e vista la momentanea assenza di Flaccadori, l’ambientamento di Lo e le poche certezze che fin qui sembra dare a Messina il play titolare, Pangos, Giordano sa di potersi andare a prendere un bello spazio nella squadra campione d’Italia. Sicuramente l’avrà in campionato, ma visti i presupposti potrebbe giocarsi le proprie carte anche in Eurolega, pur con un gap fisico che a livello europeo pagherà sicuramente.